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Chiesa della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna delle Grazie <San Sebastiano, Bisegna>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche
XVI (restauro intero bene)
Una pietra murata alla base della porta della sacrestia indica un restauro avvenuto a cura della contessa di Amalfi nel 1540 e viene citata in occasione di una vasita pastorale fatta dal vescovo della Diocesi di Pescina nel 1680.
XX (demolizione parziale intero bene)
Dopo il terremoto del 1915, venne demolito uno degli altari presenti e mai più ricostruito per far posto ai banchi degli uomini, visto che la chiesa non aveva una capienza adeguata alle necessità della popolazione. Alcune pietre lavorate sono state usate nella costruzione del sottostante muraglione, evidentemente dopo il terremoto del 1915.
XX (restauro intero bene)
La Chiesa della Madonna delle Grazie, riportata agli antichi splendori da un recente restauro, e che per volontà popolare è dedicata anche a Santa Gemma.
Descrizione
Chiesa a navata unica coperta da una volta a botte costruita con mattoni inseriti a taglio; inoltre tre costoloni in pietra, a tutto sesto, viaggiano sulla stessa volta e quello centrale poggia su due colonne squadrate. La facciata, molto rimaneggiata, conserva le pietre originali (una angolare, in alto a destra, porta scolpite le mezzelune dei Piccolomini). Il campanile è a vela posato sopra la sacrestia.
Pianta
La piccola chiesa, presenta una pianta ad aula unica con forma rettangolare.
Struttura
Realizzata con pietre di forma irregolare e malta a base cementizia, gli angolari anch'essi in pietra sono smussati ad angolo retto.
Pavimenti
Attualmente la pavimentazione risulta in mattoni di cotto posti a spina di pesce.
Coperture
La copertura a due falde, ed è stata rifatta nel 1987. Il soffitto è coperto da una volta a botte costruita con mattoni inseriti a taglio; inoltre tre costoloni in pietra, a tutto sesto, viaggiano sulla stessa volta e quello centrale poggia su due colonne squadrate i cui capitelli sono molto rovinati.
Facciate
Dal punto di vista architettonico la chiesa presenta una struttura piuttosto semplice soprattutto all’esterno dove la facciata, molto rimaneggiata nel corso degli anni, conserva alcune pietre originali: una angolare, in alto a destra, porta scolpite le mezzelune dei Piccolomini.
Campanile
Semplice ma elegante è il campanile a vela posto sopra la sacrestia.
Elementi decorativi
Nella parte superiore vi è incastonata una pala d’altare di buona fattura raffigurante la Madonna con il Bambino con ai lati S. Pancrazio con la palma romana e S. Gemma in preghiera. La tela, datata e firmata, è una delle ultime opere di Giuseppe Ranucci, discepolo del grande pittore Sebastiano Conca, realizzata nel 1758.
Adeguamento liturgico
zona presbiteriale - aggiunta arredo (2000-2010)
La mensa d'altare in pietra rialzata di un gardino risulta contrapposta all'altare maggiore. Anche l'ambone e la sede del celebrante sono in pietra.