chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Luco dei Marsi Avezzano chiesa conventuale San Sebastiano Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti zona presbiteriale - intervento strutturale (1965-1970) X - 978(preesitenze chiesa); XVI - XVI(costruzione chiesa); 1915 - XX(ristrutturazione chiesa); 2001 - 2002(rifacimento tetto)
Chiesa di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione
chiesa conventuale
Denominazione
Chiesa di San Sebastiano <Luco dei Marsi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche
X - 978 (preesitenze chiesa)
Della chiesa si ha notizia in documenti di Montecassino già dal 978 d.C., anno in cui risulta abbandonata ed è detta "Sancti Sebastinai in Aquitinu" dalla località sottostante ora detta "Agucchiata" o "Piedimura".
XVI (costruzione chiesa)
La piccola chiesa tardo-gotica di S. Sebastiano e stata costruita nel cinquecento.
1915 - XX (ristrutturazione chiesa)
Dopo il disastroso terremoto del 1915 la chiesa danneggiata ha subito numerosi lavori di ristrutturazione ed il rifacimento della facciata principale
2001 - 2002 (rifacimento tetto)
Sono stati eseguiti i lavori di rifacimento del tetto ligneo e del manto di copertura.
Descrizione
Sul colle di Aquitino sorge il Convento dei Frati di Luco circondato dall'area naturalistica della Selva dei Frati. Il convento, parzialmente distrutto dal terremoto del 1915, fu realizzato fra il XVI e il XVIII secolo ad opera dei Francescani, chiamati a Luco dai Colonna nel 1592, dopo la cacciata dei Benedettini. Sul lato ovest è presente la piccola chiesa tardo-gotica cinquecentesca di S. Sebastiano ad unica navata con due cappelle laterali dedicate a S. Sebastiano martire e S. Francesco: il soffitto è a crociera ornata di costoloni, mentre l'abside quadrato è ornata da una bifora di costruzione moderna. Nell'interno pregevoli opere lignee di scuola luchese del XIX secolo ed una pila per l'acqua santa datata 1525 proveniente dalla chiesa di S. Maria delle Grazie. La facciata, una creazione successiva al terremoto,è stata completamente riedificata, caratterizzata da un pronao e una terminazione a capanna spezzata.
Pianta
Pianta rettangolare ad andamento longitudinale presenta una navata unica che termina con abside quadrato.
Struttura
Muratura portante di pietrame sulla quale poggiano le volte a corcera e il tetto ligneo.
Coperture
Tetto ligneo a due falde rivestito con manto di tegole in laterizio.
Pavimenti
Piastrelle in graniglie.
Adeguamento liturgico
zona presbiteriale - intervento strutturale (1965-1970)
La zona presbiteriale è rialzata di due gradini rispetto al piano di calpestio della navata. La mensa d'altare a pianta rettangolare, anteposta all'altare maggiore, è in marmo. Un leggio metallico funge da ambone. La sede del celebrante è in legno.