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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Barisciano
L'Aquila
chiesa
sussidiaria
Santa Maria in Valleverde
Parrocchia di San Flaviano
Facciata; Coperture; Pianta
nessuno
1580 - 1597(costruzione originaria intero bene); 1615 - 1630(decorazione interni intero bene); 1703 - 1703(danni sisma 1730 intero bene); 1709 - 1709(riparazione danni sisma 1709 e decorazioni interne intero bene); 1762 - 1765(crollo campanile e rifacimento campanile originario); 1870 - 1870(rafforzamento murario intero bene); 1950 - 1950(danni sisma1950 intero bene); 1958 - 1959(consolidamento e restauro intero bene); 1980 - 1990(ristrutturazione copertura); 2009 - 2023(Danni sisma 2009 intero bene)
Chiesa di Santa Maria in Valleverde
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria in Valleverde <Barisciano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione originaria)
Notizie Storiche

1580 - 1597 (costruzione originaria intero bene)

la costruzione della chiesa si è individuabile tra 1580 e 1597 in quanto nella vista pastorale del 1580 non viene mansionata ma si fa menzione in un documento del 1597

1615 - 1630 (decorazione interni intero bene)

per iniziativa di Ettore Caracciolo e con il contributo delle famiglie più illustri del paese, venivano iniziati i lavori di decorazione all’interno della chiesa. A questa fase si ascrivono la costruzione dell’altare laterale dedicato a S. Maria di Costantinopoli (datato 1615) e la decorazione a stucco ed affresco della zona absidale (ultimata nel 1628). Si può ipotizzare che la costruzione dell'altare maggiore e della parete-diaframma, con le due statue laterali, siano immediatamente successive alla decorazione a stucco dell'abside

1703  (danni sisma 1730 intero bene)

la chiesa subì crolli a causa del sisma del 1703

1709  (riparazione danni sisma 1709 e decorazioni interne intero bene)

riparati danni del sisma e realizzato il soffitto ligneo cassettonato

1762 - 1765 (crollo campanile e rifacimento campanile originario)

nel 1762 un terremoto fece crollare il campanile che fu ricostruito con le forme attuali nel 1765

1870  (rafforzamento murario intero bene)

nel 1870 furono poi inserite numerose catene di ferro per rafforzare le murature

1950  (danni sisma1950 intero bene)

la chiesa subì danneggiamenti con il terremoto del 1950.

1958 - 1959 (consolidamento e restauro intero bene)

nel 1958-59, i lavori di restauro intrapresi dal Genio Civile compresero il consolidamento delle murature dell’abside mediante un cordolo in cemento armato ed il ripristino della copertura con la costruzione di una nuova struttura a capriate a sostegno del tetto. In occasione di questi lavori fu smontato il soffitto cassettonato

1980 - 1990 (ristrutturazione copertura)

negli anni 80-90, si sono resi necessari ulteriori lavori di ristrutturazione, in seguito al crollo di una parte della copertura della chiesa causato dalla carenza di manutenzione, che ha provocato abbondanti infiltrazioni di acqua piovana, con danni alla controsoffittatura

2009 - 2023 (Danni sisma 2009 intero bene)

la chiesa ha subito gravi danni a causa del sisma ed è inagibile (2023)
Descrizione

la chiesa presenta la tipica facciata aquilana a terminazione piana, con zoccolo basamentale e cornice di coronamento nell’attacco a cielo. E’ contenuta lateralmente da lesene e ripartita orizzontalmente da una fascia marcapiano che la suddivide in due zone: nell’inferiore è situato il portale, fiancheggiato da due finestre a forma quadrata con cornice a timpano; in quella superiore è collocato il tabellone, compreso tra due finestre centinate a tutto sesto. Le pareti laterali, ad intonaco color giallo ocra, sono interrotte solamente dalle finestre, tre per parte, poste in posizione assai elevata. Il campanile, posto in corrispondenza del punto di congiunzione dell’abside con il retro dell'edificio adiacente la Chiesa, reca sulla sommità l’iscrizione commemorativa della ricostruzione, avvenuta nel 1765. E’ formato da un basamento in conci squadrati di pietra calcarea e suddiviso da tre cornici trasversali, terminando a vela con due arcate campanarie, coronate da una cornice mistilinea che sostiene un campaniletto di ridotte dimensioni. L’interno é a navata unica, con pavimentazione in pietra da taglio, interamente intonacato con le stesse tonalità dell’esterno; la zona presbiterale è di poco sopraelevata e delimitata da balaustre in pietra e marmo in corrispondenza dell’arco trionfale poggiante su pilastri scanalati. L’abside, a base poligonale, presenta decorazioni risalenti al 1628. Dal catino centrale si dipartono massicci costoloni decorativi a stucchi che suddividono la calotta in nove spicchi, ciascuno dei quali è finemente stuccato e diviso orizzontalmente in due parti, occupate da affreschi dedicati alla Vergine. Lungo le pareti dell’aula sono disposti complessivamente otto altari contrapposti in pietra e stucco. A completare il ricco interno, troviamo l’organo settecentesco con cantoria in legno dipinto, mentre manca il controsoffitto a cassettoni, smontato ed attualmente conservato in una stanza attigua, probabilmente eseguito dalle stesse maestranze che operarono a Collemaggio. L’edificio porticato, adiacente alla zona absidale, si sviluppa su due ordini simmetrici, di cinque archi su pilastri a pietra concia ed altrettante finestre, ripartiti da una cornice marcapiano; le volte del portico sono a crociera. L’edificio, nei periodi di epidemie, fungeva da lazzaretto. La copertura è costituita da capriate il legno, alternate a capriate in acciaio, inserite nel cordolo sommitale in c.a., realizzate durante l’ultimo intervento nel 1985. La chiesa risulta interamente intonacata. L’intonaco, parzialmente mancante, lascia leggere una tipologia di muratura in pietrame irregolare, di piccole dimensioni, con zeppe in pietra. Anche l’abside presenta muratura in pietrame, con varia pezzatura. Il campanile invece è costruito con muratura in conci squadrati di pietra calcarea.
Facciata
presenta la tipica facciata aquilana a terminazione piana, con zoccolo basamentale e cornice di coronamento nell’attacco a cielo. E’ contenuta lateralmente da lesene e ripartita orizzontalmente da una fascia marcapiano che la suddivide in due zone: nell’inferiore è situato il portale, fiancheggiato da due finestre a forma quadrata con cornice a timpano; in quella superiore è collocato il tabellone, compreso tra due finestre centinate a tutto sesto
Coperture
è costituita da capriate il legno, alternate a capriate in acciaio, inserite nel cordolo sommitale in c.a., realizzate durante l’ultimo intervento nel 1985
Pianta
è ad aula unica con la zona presbiteriale rialzata e terminante con catino poligonale
Adeguamento liturgico

nessuno
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