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Bosaro
Adria - Rovigo
chiesa
parrocchiale
S. Sebastiano martire
Parrocchia di San Sebastiano martire
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale
nessuno
1497 - 1547(costruzione intero bene); 1549 - 1656(rifacimento intero bene); 1822 - 1822(ristrutturazione intero bene); 1927 - 1927(passaggio di proprietà intero bene); 2012 - 2012(restauro intero bene)
Chiesa di San Sebastiano Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Sebastiano Martire <Bosaro>
Altre denominazioni S. Sebastiano martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

1497 - 1547 (costruzione intero bene)

E' del 1497 l'iniziativa della famiglia Turolla di ottenere l'autorizzazione a fondare una nuova chiesa parrocchiale, in quanto gli abitanti della Villa del Bosaro dovevano recarsi sino ad Arquà per accedere alla parrocchia di S. Andrea, alla cui giurisdizione era sottoposta tutta la zona ad est della Fossa di Polesella. Il nuovo edificio fu consacrato una prima volta nel gennaio 1500 dal vescovo di Thelesia Pietro Fiaschi da Trani. Iniziano le visite pastorali col vicario Bartolomeo Zerbinati (1547), che sottolinea nella sua relazione oltre alla casa canonica "di mattoni" anche i cinque altari della parrocchiale.

1549 - 1656 (rifacimento intero bene)

Due anni dopo (1549) si sta già progettando d'ingrandire la chiesa. Dal verbale della visita Pacaroni (1559) si apprende che è stata ricostruita e ampliata "rehedificata et ampliata" da poco tempo. La nuova struttura sarà poi descritta nella visita pastorale di mons. Peroto (1603): a navata unica con presbiterio e coro, cinque altari e fonte battesimale. Anche il campanile originario venne riedificato, come ci ricorda la visita Alliardi del 1656.

1822  (ristrutturazione intero bene)

L'ultima ristrutturazione avvenne nel 1822 per iniziativa del parroco don Benedetto Raminella col generoso concorso della popolazione.

1927  (passaggio di proprietà intero bene)

Il secolare giuspatronato esercitato dai Turolla cessò nel 1927, quando il vescovo Anselmo Rizzi dichiarò la famiglia inadempiente e quindi decaduti i suoi diritti sulla chiesa di S. Sebastiano.

2012  (restauro intero bene)

La chiesa è attualmente interessata da radicali interventi di restauro e consolidamento.
Descrizione

La chiesa di San Sebastiano sorge in Bosaro con orientamento Nord Sud, preceduta da un ampio sagrato. La facciata a salienti, con le ali che si raccordano alla parte centrale tramite rampanti curvilinei, è scandita da due ordini sovrapposti di lesene doriche, separati da una cornice modanata, in aggetto. La facciata è coronata da un frontone triangolare, decorato al centro del timpano con una cornice circolare in stucco. Ai lati dei rampanti si elevano due pinnacoli a vaso, in pietra, così come al colmo e ai lati dei rampanti del frontone. Al centro si apre l'unico portale, rettangolare, con cornice modanata curvilinea. I fronti laterali, in mattoni a vista, presentano due finestroni rettangolari centinati a sesto ribassato e un finestrone a lunetta, in corrispondenza del presbiterio. Due finestroni rettangolari si aprono ai lati dell'abside semicircolare. Ai fronti si addossano i bassi volumi delle cappelle laterali e, sul lato sinistro, in corrispondenza del presbiterio, la sagrestia, sul lato destro la vecchia canonica.
Pianta
Schema planimetrico ad aula verso la quale si aprono due cappelle votive per lato, con archi a tutto sesto, entro lesene composite che sorreggono una trabeazione spezzata in aggetto. L'aula è coperta da una volta a botte ribassata, scandita da archi trasversali e forata dalle profonde unghie dei finestroni. In controfacciata, ove si addossano la cantoria e l'organo, semicolonne ioniche prendono il posto delle lesene. Il presbiterio si apre sull'aula con una serliana con colonne ioniche. La campata centrale del presbiterio è coperta da cupola su pennacchi emisferici. L'ampia abside semicircolare è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di marmo bianco.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
Adeguamento liturgico

nessuno
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