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Adria
Adria - Rovigo
chiesa
parrocchiale
S. Vigilio vescovo e martire
Parrocchia di San Vigilio vescovo e martire
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale
altare - aggiunta arredo (1990-2000); ambone - aggiunta arredo (1990-2000); fonte battesimale - aggiunta arredo (1990-2000)
1952 - 1957(preesistenze intorno); 1958 - 1969(costruzione intero bene); 1970 - 1978(completamento intero bene)
Chiesa di San Vigilio Vescovo e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Vigilio Vescovo e Martire <Adria>
Altre denominazioni S. Vigilio vescovo e martire
Autore (ruolo)
Maltoni, Edgardo (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze polesane (costruzione)
Notizie Storiche

1952 - 1957 (preesistenze intorno)

Nel 1957, qualche anno dopo la disastrosa alluvione del 1951, il Vescovo di Adria sollecitava l'arciprete della Cattedrale mons. Pietro Mazzocco perchè si creasse un edificio di culto nel Borgo Dolomiti, sorto di recente col contributo della Regione Trentino-Altoadige per gli alluvionati del Polesine. Si diede il via al progetto con la creazione del Centro ricreativo, edificio provvisorio per il culto, intitolato a S. Vigilio, patrono di Trento, che in seguito sarà scelto anche come protettore della nuova parrocchia, in segno di riconoscimento per gli aiuti prestati dalla Regione Trentino-Altoadige.

1958 - 1969 (costruzione intero bene)

Con Bolla vescovile del dicembre 1958 venne eretta la Parrocchia di S. Vigilio, l'anno dopo seguì il riconoscimento giuridico da parte del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Il progetto, redatto dall'ing. Edgardo Maltoni di Adria (1964), fu approvato nel 1966 dalla Commissione per l'Arte Sacra, dopo un adeguamento ai canoni della liturgia rinnovata col Concilio Vaticano II. Autorizzata la costruzione della chiesa anche dal Ministero dei lavori pubblici e aggiudicato l'appalto alla Ditta Passadore di Lendinara, i lavori iniziarono dopo la solenne cerimonia di posa della prima pietra alla presenza del Vescovo, delle autorità e dei fedeli (2 giugno 1968). Dopo un anno, portati a termine i lavori, la chiesa venne inaugurata domenica 20 luglio 1969.

1970 - 1978 (completamento intero bene)

Rimanevano ancora diversi interventi da fare: pavimentazione, tinteggiatura, arredi, etc..., che saranno completati un pò alla volta sino alla solenne cerimonia di dedicazione, avvenuta il 21 maggio 1978 alla presenza del vescovo Giovanni Sartori.
Descrizione

La chiesa di San Vigilio Vescovo e Martire sorge in Adria, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La moderna chiesa, in mattoni a vista, presenta una bassa facciata, fronte principale dell'atrio di ingresso, coperto da tetto piano. Nella facciata si aprono finestre quadrate, poste in diagonale, con cornici in mattoni e riquadri in marmo bianco. Al centro si apre l'unico ampio portale rettangolare con architrave in cemento armato a vista. Dietro all' atrio si eleva il volume poligonale della navata centrale con fronti a capanna, scanditi da pilastri in cemento armato e forati da ampie vetrate a rombo. I fronti sono decorati nella parte inferiore da croci in cemento a vista. Al di sopra della navata si imposta un alto lucernario a piramide. Sul retro si inserisce il volume del presbiterio anch'esso forato nella parte superiore da ampie vetrate a rombo, con due fronti a capanna scanditi da pilastri in cemento armato e croci decorative. Tra il volume della navata e del presbiterio si inserisce, su entrambi i lati, una cappella votiva, bassa, con finestre quadrate, poste in diagonale, coperte da tetti piani.
Pianta
Schema planimetrico a pianta centrale allungata, con navata ottagonale, coperta da soffitto a vele, alla cui sommità svetta un alto lucernario a piramide poligonale. Le pareti sono scandite agli angoli da alti pilastri murali in cemento armato a vista. Ai lati del portale di ingresso si aprono due vani che accolgono i confessionali. Il Santissimo si colloca all'interno della cappella votiva di destra, semplice a pianta rettangolare, coperta da soffitto piano. Il presbiterio, rialzato di tre gradini in cotto sul piano della navata, è coperto da due tetti a falde. Nelle pareti laterali del presbiterio si aprono gli accessi alla sagrestia, al di sopra dei quali aggettano due architravi in cemento a vista.
Coperture
Tetto a falde con manto in rame.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di marmo rosa nella navata e cotto nel presbiterio.
Impianto strutturale
Strutture verticali in pilastri di cemento armato a vista e mattoni industriali a vista portante.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1990-2000)
Altare maggiore, mensa in marmo bianco su pilastrino centrale in cemento, rivestito di tessere rettangolari in cotto, con bassorilievo centrale raffigurante l'Ultima Cena.
ambone - aggiunta arredo (1990-2000)
Ambone poligonale in cemento, rivestito con tessere in cotto e formella centrale con bassorilievo raffigurante Cristo Benedicente.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1990-2000)
Fonte battesimale poligonale in cemento, rivestito di formelle rettangolari in cotto, con tessera centrale con bassorilievo raffigurante il Battesimo di Cristo.
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