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Canalnovo
Villanova Marchesana
Adria - Rovigo
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo diacono e martire
Parrocchia di San Lorenzo diacono e martire
Pianta; Coperture; Pianta
altare - aggiunta arredo (1980-1990)
XIII - 1603(preesistenze intorno); 1649 - 1649(rifacimento intero bene); 1797 - 1946(passaggio di proprietà intero bene); 1956 - 1957(variazione d'uso intero bene); 1967 - 1967(costruzione campanile)
Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire <Canalnovo, Villanova Marchesana>
Altre denominazioni S. Lorenzo diacono e martire
Autore (ruolo)
Stori, Dino (progetto campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - 1603 (preesistenze intorno)

Fin dal 1200 i monaci dell'abbazia di Gavello si erano trasferiti, due miglia più a sud, a Canalnovo dove avevano convento e chiesa: un complesso di edifici in cui trovare ricovero temporaneamente, scacciati dalle acque alluvionali. Ferretti in Memorabilia cita la chiesa di S. Lorenzo, che non aveva cura d'anime ed era proprietà del monastero e della abbazia di S. Maria di Gavello. Il verbale della visita nel 1603 di mons. Peroto per conto del vescovo Porcia è assai esauriente: l'oratorio era "in commenda" a don Marcantonio Cornaro, aveva tre navate, un solo altare marmoreo, un pulpito addossato alla parete, le croci di consacrazione sui muri, tre porte e un campanile sul retro. Dalla relazione l'oratorio risultava essere in condizioni assai precarie.

1649  (rifacimento intero bene)

Nel 1649 per la irrecuperabile vetustà venne demolito e ricostruito nella forma attuale dall'Abate commendatario, il patrizio veneto Marcantonio Cornaro, come ricorda la lapide infissa sulla facciata della chiesa.

1797 - 1946 (passaggio di proprietà intero bene)

Il regime commendatario finì con Napoleone nel 1797 e l'oratorio di S. Lorenzo passò in proprietà a Pietro Rinaldi, che lo mise a disposizione per il servizio liturgico degli abitanti. Nel 1859 l'edificio risulta nel Catasto austriaco essere di Teresa Vianello ved. Salvagnini e nel 1877 dei suoi figli. Negli anni '20 invece figura in proprietà di Valentino Pavanelli, che fece restaurare e riaprire al culto il luogo sacro il 24 settembre 1922. Gli eredi Pavanelli, rispettando la volontà del congiunto, donarono l'oratorio al vescovo di Adria nel 1946 per l'erigenda parrocchia di Canalnovo.

1956 - 1957 (variazione d'uso intero bene)

Il I° febbraio 1956 mons. Guido M. Mazzocco, vescovo di Adria, firmò la bolla con cui veniva eretta la nuova parrocchia di S. Lorenzo a Canalnovo e l'anno successivo finì l'iter burocratico col riconoscimento civile per decreto del Presidente della Repubblica.

1967  (costruzione campanile)

La costruzione del campanile, il cui progetto era stato redatto dall'ing. Dino Stori, si protrasse per diversi anni a causa della carenza di fondi e venne finalmente completata nel 1967.
Descrizione

La chiesa di San Lorenzo sorge in Canalnovo con orientamento Nord-Sud, isolata, preceduta da un ampio sagrato. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata ai lati da lesene doriche, a tutta altezza, tra le quali corre una cornice modanata in aggetto. Al centro del timpano si inserisce uno scudo in stucco. Tra le lesene laterali si aprono due finestroni, ora ciechi, rettangolari, sormontati da frontoni curvilinei interrotti e, tra quelle centrali, in alto un finestrone a lunetta. Al centro si apre l'unico portale, rettangolare, sormontato da un frontone rettangolare, con cornice a dentelli. Sui lati la facciata è chiusa da bassi muri, rampanti curvilinei. Nei fronti laterali, scanditi da lesene doriche a tutta altezza, si aprono due finestroni rettangolari. Al fronte destro si addossa il basso volume di un accesso laterale con fronte a capanna e cuspide curvilinea. Sul retro al profondo presbiterio e abside semicircolare si addossa la sagrestia.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, coperta da soffitto piano con voltine di raccordo, al di sotto delle quali corre una cornice modanata. In controfacciata si addossa la cantoria, la cui parte centrale, che ne costituisce il sostegno, aggetta verso l'aula e crea la bussola d' ingresso alla chiesa. Lo stretto presbiterio si apre verso la navata con un arco a tutto sesto, su pilastri dorici e in continuità con l'abside è coperto con una volta a botte. Nelle pareti laterali di fondo si inseriscono due nicchie che accolgono statue di Santi.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pianta
Pavimento in lastre di marmo rosso e bianco poste a scacchiera.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-1990)
Altare maggiore, mensa in ferro su struttura metallica.
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