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Monforte d'Alba
Alba
chiesa
sussidiaria
Visitazione della Beata Maria Vergine
Parrocchia di Madonna della Neve
Campanile; Facciata
mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
1643 - 1643(prima menzione intero bene); 1698 - 1698(prima menzione intero bene); 1773 - 1773(descrizione intero bene); XIX - XX(edificazione portico); 1887 - XX(edificazione campanile)
Chiesa della Visitazione della Beata Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Visitazione della Beata Maria Vergine <Monforte d'Alba>
Altre denominazioni Mad.na di Pansolio
Madonna di Pensolio
Cappella della Visitazione di Beata Maria Vergine
Ambito culturale (ruolo)
barocco (edificazione)
maestranze piemontesi (edificazione campanile)
maestranze piemontesi (edificazione portico)
Notizie Storiche

1643  (prima menzione intero bene)

La chiesa, indicata con la sua corretta titolazione, è menzionata per la prima volta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Brizio. A giudicare dalla struttura dell'edificio, si direbbe costruita in anni immediatamente precedenti.

1698  (prima menzione intero bene)

La chiesa, indicata come Madonna di Pansolio, è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Roero.

1773  (descrizione intero bene)

La chiesa è menzionata e sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vagnone.

XIX - XX (edificazione portico)

Di architettura ottocentesca, è realizzato probabilmente in un momento in cui l'aula non risultava più in grado di accogliere tutti gli abitanti della frazione.

1887 - XX (edificazione campanile)

Il campanile è databile agli anni a cavallo dei secc. XIX e XX. Non si esclude che possa essere frutto di una ricostruzione a seguito dei documentati danni arrecati nella zona dal terremoto del 1887.
Descrizione

Edificio di grande interesse nonostante le piccole dimensioni e la collazione decisamente eccentrica, nasconde al suo interno i principali elementi degni di menzione. Esternamente, infatti, al di là dello svelto campanile tardottocentesco, la chiesa quasi non si nota, dal momento che risulta inserita senza soluzione di continutià nel tessuto edilizio della frazione e anticipata da un portico privo di particolari caratteri architettonici, frutto di un intervento collocabile nel sec. XIX. L'interno è ad aula rettangolare, coperta da una volta a botte unghiata scandita in tre campate da sottarchi che ricadono su una trabeazione continua in corispondenza delle lesene che ritmano le pareti laterali. Il presbiterio non mostra alcune elemento distintivo dal punto di vista spaziale, ed è di fatto riconoscibile solo per la presenza della pala di altare (di fattura settecentesca) addossata al muro terminale, rettilineo.
Campanile
Realizzato a cavallo dei secc. XIX e XX, si presenta in muratura a vista, scandito verticalmente in tre livelli, definitivi sugli spigoli dalla presenza di robuste lesene. Il primo è segnato dalla presenza della porta di ingresso, il secondo da una finestra centinata, mentre il terzo è interamente occupato dalla cella campanaria. Superiormente è concluso da una cuspide piramidale.
Facciata
Oggi segnata dalla presenza di un profondo portico, mostra, parzialmente nascosto alla vista, l'originario portale, segnato lateralmente da due lesene che sostengono un timpano mistilineo.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
L'intervento di adeguamento ha salvato solo la pala dell'altare maggiore, la cui macchina è stata completamente scompaginata e sostruita con altra marmorea. Le celebrazioni liturgiche si avvalgono oggi di una semplice mensa mobile.
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