chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Villa
Monticello d'Alba
Alba
chiesa
parrocchiale
San Ponzio e Immacolata Concezione
Parrocchia di S. Ponzio
Campanile; Elementi decorativi; Facciata
mensa e leggio - intervento strutturale (1995)
1391 - 1391(prima menzione intero bene); 1585 - 1585(descrizione intero bene); 1621 - 1621(descrizione intero bene); 1650 - 1673(riedificazione intero bene); 1666 - 1697(dignità intero bene); 1697 - 1697(descrizione intero bene); 1716 - 1718(soprelevazione intero bene); 1717 - 1720(riplasmazione cappella); 1762 - 1762(riplasmazione sagrato); 1800 - 1810(ampliamento intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 2002 - 2002(restauro organo); 2003 - 2008(restauro intero bene)
Chiesa di San Ponzio e Immacolata Concezione
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Ponzio e Immacolata Concezione <Villa, Monticello d'Alba>
Altre denominazioni Immacolata Concezione e S. Ponzio
Ambito culturale (ruolo)
gotico (edificazione)
maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (soprelevazione)
maestranze piemontesi (ampliamento)
Notizie Storiche

1391  (prima menzione intero bene)

La chiesa è menzionata per la prima volta come luogo di redazione di un documento che registra le proprietà feudali della famiglia Roero in Monticello. Sopravvive, di tale fabbrica, il campanile in laterizio.

1585  (descrizione intero bene)

La chiesa, definita oratorio, è sommariamente descritta in occasione della visita apostolica di monsignor Peruzzi. Essa era all'epoca dotata di più altari, ma alcuni risultavano da demolire.

1621  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta nel corso della visita pastorale del vescovo astigiano Pentorio.

1650 - 1673 (riedificazione intero bene)

Sotto la direzione dei mastri da muro Carlo Pozzo e Giovanni Battista Tagliaferro, iniziano i lavori di ricostruzione della chiesa, su richiesta della comunità di Monticello. Nel corso del cantiere è restaurato il campanile e costruita, per ultima, la sacrestia.

1666 - 1697 (dignità intero bene)

Concluse le opere necessarie a rendere la chiesa officiabile, se ne decide la nuova dedicazione e vi si trasferiscono le funzioni parrocchiali.

1697  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta nel corso della visita pastorale del vescovo di Asti monsignor Migliavacca.

1716 - 1718 (soprelevazione intero bene)

Su disegno di Giovanni Carelli di Castagnito, si provvede alla soprelevazione dell'edificio e alla costruzione della volta in muratura.

1717 - 1720 (riplasmazione cappella)

Si apprende che la prima cappella a destra dell'ingresso è dedicata a s. Francesco e spetta in patronato alla famiglia Roero. Nell'occasione si interviene per modificarne la struttura, recuperando però parti della macchina preesistente.

1762  (riplasmazione sagrato)

Il conte Guglielmo Roero, residente nel castello di Monticello, finanzia la ricostruzione del muro a ovest della parrocchiale, impegnandosi, inoltre, a mantenere il sagrato libero da ogni intralcio.

1800 - 1810 (ampliamento intero bene)

Viene ampliato lo spazio della chiesa a sinistra dell'ingresso, ricavando così una nuova cappella, dedicata a s. Fedele, dove viene collocata l'ancona dell'altar maggiore.

1817  (giurisdizione intero bene)

Con la Restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse in età napoleonica, le chiese di Monticello vengono assegnate alla diocesi di Alba.

2002  (restauro organo)

Si procede al restauro dell'organo.

2003 - 2008 (restauro intero bene)

Su progetto dell'arch. Igor Violino, vengono interamente restaurate le facciate esterne e completamente rifatto il manto di copertura del tetto.
Descrizione

Chiesa a sviluppo longitudinale a tre navate, conclusa in corrispondenza della centrale da un presbiterio a terminazione piana, presenta una chiara corrispondenza tra la spazialità interna e la scansione della facciata. L'organizzazione strutturale è, pur nella sua articolazione complessa, chiara e ben leggibile: una serie di lesene appoggiate ai pilastri che dividono la navata centrale dalle laterali sostiene una trabeazione continua su cui imposta una volta a botte lunettata per permettere l'inserimento delle finestre. Interessante la soluzione di copertura delle navate laterali, anch'essa a botte, ma con orientamento ortogonale rispetto a quella che sovrasta lo spazio centrale, in modo da fungere da contenerne le spinte orizzontali. Il fianco settentrionale dell'edificio e il suo prolungamento verso monte fungono da sostegno per una delle pendici collinari su cui si sviluppa il parco del castello, ancora oggi di proprietà dei Roero.
Campanile
Il campanile, in muratura di mattoni a vista, mostra caratteri formali tipici del gotico padano, con canna scandita da lesene legate la archi e da fasce marcapiano a mensole scalari. Essa termina in una cella campanaria, aperta da bifore, ed è sormontata da un cuspide, affiancata da pinnacoli posti ai vertici delle murature. Alla base, un arco a sesto acuto permette ai fedeli di accedere all'interno della chiesa.
Elementi decorativi
Gli altari laterali presentano stucchi settecenteschi di pregevole fattura, soprattutto nel caso degli altari del Crocifisso o di S. Francesco. Quest'ultimo, in particolare, presenta, sulla volta della campata di navata laterale corrispondente, i simboli delle casate Roero e Solaro ed è tuttora di patronato signorile. Gli altri altari sono dedicati all'Addolorata, alla Madonna del Carmine e a S. Felice.
Facciata
Il prospetto, in muratura di mattoni a vista, mostra sostanzialmente una composizione a salienti, benché il corpo corrispondente alla navata meridionale sia mascherato dal campanile. Nell'insieme, la definizione architettonica è assai semplice: due fasci di lesene marcano gli spigoli del corpo centrale, inquadrando il portale principale e una curiosa finestra a serliana, e sorreggono la trabeazione su cui poggia il timpano, con cornici a mensole.
Adeguamento liturgico

mensa e leggio - intervento strutturale (1995)
La zona presbiteriale è stata parzialmente adeguata, con la realizzazione di un nuovo altare di fronte alla macchina settecentesca, nel quadro di un progetto di revisione complessiva che, al momento, non è ancora stato portato a termine.
Contatta la diocesi