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Monteu Roero
Alba
chiesa
parrocchiale
San Nicolao
Parrocchia di S. Nicolao
Impianto strutturale; Facciata; Elementi decorativi
mensa e leggio - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
1345 - 1345(prima menzione intero bene); 1377 - 1377(sepoltura cappella); 1379 - 1379(sepoltura cappella); 1400 - 1400(sepoltura cappella); 1423 - 1423(sepoltura cappella); 1463 - 1463(sepoltura cappella); 1565 - 1565(restauro cappella); 1585 - 1585(descrizione intero bene); 1602 - 1602(costruzione copertura); 1621 - 1621(descrizione intero bene); 1682 - 1682(acquisizione reliquie); 1737 - 1737(costruzione tribuna); 1742 - 1742(descrizione intero bene); 1752 - 1752(restauro intero bene); 1797 - 1797(cedimento copertura); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1852 - 1852(realizzazione organo); 1858 - 1862(riedificazione intero bene); 1994 - 1994(demolizione altari); 2008 - 2008(restauro intero bene)
Chiesa di San Nicolao
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicolao <Monteu Roero>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (demolizione altari)
Notizie Storiche

1345  (prima menzione intero bene)

Il registro delle chiese della diocesi di Asti elenca la "ecclesia Sancti Nicolai", dipendente della pieve di S. Pietro di Novelle. Nello stesso anno la chiesa è beneficiata da un lascito testamentario di Daniele Roero.

1377  (sepoltura cappella)

Guglielmo Roero, capostipite del ramo di Canale e Sommariva, dispone per la propria sepoltura presso l'altare di S. Maria

1379  (sepoltura cappella)

Obertino Roero dispone di essere sepolto nella cappella di famiglia, intitolata a S. Maria.

1400  (sepoltura cappella)

Bernardo Roero è sepolto nella cappella di famiglia.

1423  (sepoltura cappella)

Domenico Roero dei signori di Montaldo e Canale è sepolto nella cappella di famiglia.

1463  (sepoltura cappella)

Conreno Roero dispone di essere sepolto nella cappella di famiglia, dove già riposano il fratello Percivalle, la moglie Aliana e il figlio Aimonetto. Per volontà testamentaria, destina la sua quota delle decime della chiesa per mantenere un sacerdote che si prenda cura del sepolcreto.

1565  (restauro cappella)

I Roero fanno eseguire lavori importanti alla cappella che ospita le sepolture di famiglia.

1585  (descrizione intero bene)

La visita apostolica di Angelo Peruzzi classifica ancora la chiesa come oratorio, ma ricorda la presenza di ben quattro altari oltre al maggiore (S. Antonio, S. Maria, S. Giovanni Battista, S. Maria Maddalena e Natività della Vergine).

1602  (costruzione copertura)

Viene ricostruita la volta a copertura della chiesa.

1621  (descrizione intero bene)

Il vescovo di Asti Isidoro Pentorio in visita pastorale descrive sommariamente la chiesa, ricordando l'esistenza di sei altari sussidiari.

1682  (acquisizione reliquie)

Con l'intermediazione di un procuratore, vengono acquistate a Roma le reliquie di s. Nicola.

1737  (costruzione tribuna)

Viene costruita la tribuna sopra il portale principale.

1742  (descrizione intero bene)

In una relazione diocesana, la chiesa è definita "antichissima" e viene descritta come composta da due navate, di cui una più grande, coperte da volta, con finestre. Si rileva inoltre la presenza di un nuovo altare, dedicato a s. Secondo.

1752  (restauro intero bene)

L'edificio viene riparato con i mattoni prelevati dalla demolita chiesa di S. Giorgio.

1797  (cedimento copertura)

E' documentato un grave cedimento della volta della navata maggiore.

1817  (giurisdizione intero bene)

Con la restaurazione e la ricostituzione delle diocesi soppresse in età napoleonica, le chiese di Monteu Roero sono assegnate alla diocesi di Alba.

1852  (realizzazione organo)

Viene installato il nuovo organo, opera dei fratelli Collino.

1858 - 1862 (riedificazione intero bene)

La chiesa viene ricostruita nelle forme attuali.

1994  (demolizione altari)

Si procede alla demolizione degli altari sussidiari e viene realizzato uno scavo in trincea per risanare la pavimentazione delle navate laterali.

2008  (restauro intero bene)

Prende il via e si conclude un intervento di manutenzione e restauro conservativo diffuso dell'edificio.
Descrizione

La chiesa è a pianta longitudinale, a tre navate. Quella centrale termina con un'abside aggettante, mentre quelle laterali, più strette, sono concluse rispettivamente, a nord, dalla canna muraria del campanile, a destra dalla parte occidentale della sacrestia. I volumi interni sono facilmente leggibili dall'esterno, in quanto la navata centrale si eleva su quelle laterali, secondo un andamento a salienti ripreso e sottolineato dall'articolazione della facciata. Questa, dal disegno elaborato, è di ispirazione tardoclassicista e pone l'enfasi nella sezione centrale. Presso l'ingresso, sopra la bussola, è presente la tribuna in legno che ancora ospita l'organo realizzato dai fratelli Collino.
Impianto strutturale
La chiesa presenta tre navate di cinque campate, divise da pilastri cruciformi. Quella centrale è coperta da volte a vela su base rettangolare, impostate su una trabeazione che si sviluppa senza soluzione di continuità lungo tutto l'edificio. Al di sopra di questa, nelle lunette sottostanti le volte, si aprono finestre a tutto sesto che illuminano direttamente lo spazio centrale. Le navate laterali presentano anch'esse coperture a vela su base rettangolare, ma sono orientate longitudinalmente, ossia con asse perpendicolare rispetto a quelle della navata centrale. L'abside è coperta da calotta tripartita in unghie che permetto l'inserimento, sul muro perimetrale, di finestre (ve ne sono però solo due, mancando quella settentrionale).
Facciata
La facciata, dal disegno classicista, si sviluppa su due ordini di lesene, separati orizzontalmente da una trabeazione dorica con metope (raffiguranti delle teste di cherubini) e triglifi. Le lesene che tripartiscono il corpo centrale sono scanalate al primo livello e lisce in quello superiore. In basso, nelle specchiature laterali, si aprono nicchie ad arco con statue, mentre in quella la centrale è collocato un protiro timpanato su colonne libere scanalate che incornicia l'unico portale di ingresso. Nella sezione superiore, al centro delle specchiature ornate da elementi floreali, sono poste tre nicchie circolari con altorilievi, il più elaborato dei quali, collocato centralmente, rappresenta la Madonna. Il prospetto è concluso da una trabeazione ad andamento spezzato, su cui poggia il timpano, anch'esso decorato da altorilievi raffiguranti due angeli oranti rivolti verso il tondo centrale, dove è l'Eucarestia. Sul vertice del frontone, la statua del santo titolare chiude la composizione.
Elementi decorativi
All'esterno, le decorazioni si concentrano nella porzione centrale della facciata, mentre le ali corrispondenti alle navate laterali sono intonacate a finto bugnato. L'interno è decisamente più ricco: le decorazioni (che si sviluppano soprattutto sull'intradosso della volta della navata centrale e nel catino absidale) sono di ottima fattura, con riquadrature geometriche che definiscono tondi e losanghe affrescati con soggetti biblici, evangelici o, semplicemente, con motivi floreali. I capitelli delle lesene rivolte verso la navata centrale e la trabeazione sono decorati nei colori dell'oro e del rosso.
Adeguamento liturgico

mensa e leggio - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
L'altare odierno è costituito dalla mensa della macchina originaria, rimossa dalla sua posizione, adeguta strutturalmente, e ricollocata in prossimità del limite del presbiterio. Il leggio è invece costituito da un aredo mobile.
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