chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Santo Stefano di Moriano Lucca Lucca chiesa parrocchiale S. Stefano Parrocchia di Santo Stefano Pianta; Facciata; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti interni; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1965/70) X sec. - X sec.(notizie storiche intero bene); XVII sec. - XVII sec.(ampliamento intero bene); XVIII sec. - XVIII sec.(notizie storiche intero bene); XVIII sec. - 1840(ricostruzione intero bene)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santo Stefano <Santo Stefano di Moriano, Lucca>
Altre denominazioni
S. Stefano protomartire S. Stefano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucchesi (impianto)
maestranze lucchesi (ampliamento)
Notizie Storiche
X sec. (notizie storiche intero bene)
La chiesa sorge come cappella nel X sec. (1)
XVII sec. (ampliamento intero bene)
La chiesa è stata ampliata nel XVII sec, assumendo le forme attuali. (1)
XVIII sec. (notizie storiche intero bene)
La chiesa era dipendente dalla Pieve di S. Maria di Sesto, per passare poi nel XVIII sec. sotto quella di S. Michele. (1)
XVIII sec. - 1840 (ricostruzione intero bene)
La chiesa fu ricostruita nel XVIII sec e restaurata nel 1840.(2)
Descrizione
Dell'originario edificio del X sec. non sono rimaste tracce. Quello attuale, ricostruito nel XVIII sec. e restaurato nel 1840, è situato nel punto più alto della collina di Castello, nei pressi dei ruderi dell'antico castello e in posizione panoramica. Esternamente la chiesa appare molto semplice e di dimensioni contenute. In facciata il portale d’accesso è arricchito da una cornice in pietra serena e da alcune targhe commemorative dedicate ai caduti dell’ultima Guerra. Al di sopra del portale d’ingresso principale si trova una nicchia, delimitata da una cornice in pietra ad arco, che accoglie una raffigurazione della Madonna, attualmente molto deteriorata. Ai lati la facciata è incorniciata da due lesene in pietra che terminano in corrispondenza del frontone a timpano. L'interno, ad aula unica con abside semicircolare, è coperto da una volta a botte lunettata in corrispondenza delle finestre ed è intervallata da arconi rinforzati con catene in ferro. L’ultima campata della chiesa, in prossimità del presbiterio, è coperta con una cupola emisferica. All’interno le decorazioni, in particolare i risalti, sono di buona fattura mentre la volta dichiara un intervento molto più recente che appesantisce e penalizza l’equilibrio misurato dell’apparato decorativo della navata.
Pianta
La pianta è con abside semicircolare.
Facciata
In facciata il portale d’accesso è arricchito da una semplice cornice in pietra serena e da alcune targhe commemorative al valore militare. Al di sopra del portale d’ingresso principale una nicchia, delimitata da una cornice in pietra ad arco dal sapore di marginetta commemorativa, accoglie una raffigurazione pittorica della Madonna. Ai lati la facciata è incorniciata da due lesene in pietra che terminano in corrispondenza del frontone timpanato.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è con muratura mista continua.
Coperture
La copertura è a capanna con manto in coppi e tegole in laterizio.
Pavimenti interni
Il pavimento interno è contraddistinto da mattonelle in cotto disposte diagonalmente.
Campanile
Il campanile è con muratura mista con monofore in corrispondenza della cella campanaria. La sommità termina con pilastrini sui quattro vertici.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965/70)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto il prolungamento del primo gradino della predella dell’altare maggiore, fino a raggiungere il centro del presbiterio, con una pedana lignea dove è stato collocato l’altare della celebrazione, in legno scolpito e dipinto a finto marmo. Sulla sinistra, a ridosso della balaustrata e poggiante direttamente sulla pavimentazione, si trova un antico leggio ligneo che funge da ambone; mentre sulla predella dell’altre maggiore storico una sedia antica in legno è utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella del tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico.