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Angri
Nocera Inferiore - Sarno
chiesa
sussidiaria
S. Benedetto
Parrocchia della Santissima Annunziata
Facciata; Impianto strutturale; Patrimonio artistico
presbiterio - aggiunta arredo (1999)
850 - 1042(preesistenze intero bene); 1181 - 1401(passaggio di proprietà intero bene); 1768 - XVIII(ristrutturazione intero bene); 1871 - XIX(variazione d'uso intero bene); 1999 - 2000(restauro interno bene)
Chiesa di San Benedetto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Benedetto <Angri>
Altre denominazioni S. Benedetto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

850 - 1042 (preesistenze intero bene)

La probabile fondazione della chiesa di S. Benedetto è datata 850. Il più antico documento che ne fa menzione è il documento XXXV-40 del C.D.C. del marzo 1042, nel quale si legge che Roberto Mostazza, figlio di Guglielmo Normanno, fitta a Pietro Ardingo un terreno sito nel casale dei Giudici in Angri, che ha per confine dalla parte occidentale un possedimento della chiesa di S. Benedetto, "A parte occidentis finis res ecclesie Sancti Benedicti de eodem loco"

1181 - 1401 (passaggio di proprietà intero bene)

A seguito della morte dei proprietari i signori Cinzia e Serafino suo marito, per testamento del sacerdote Giovanni de Miro la chiesa di S. Benedetto viene donata al monastero della Badia di Cava, alla cui dipendenza rimase per circa due secoli, probabilmente fino alla istituzione della Parrocchia in S. Benedetto nell'anno 1401.

1768 - XVIII (ristrutturazione intero bene)

Nel 1768 il rettore e patrono di S. Benedetto Don Andrea Forino commissiona i lavori per la ristrutturazione della chiesa di S. Benedetto nelle linee del barocco napoletano, che conserva ancora oggi.

1871 - XIX (variazione d'uso intero bene)

Con regio decreto e con l'assenso dei compatroni la sede parrocchiale passa dalla chiesa di S. Benedetto alla chiesa della SS.ma Annunziata.

1999 - 2000 (restauro interno bene)

La chiesa è stata chiusa per circa un anno e mezzo alle celebrazioni liturgiche perché si è provveduto a dei lavori di restauro interni dall'anno 1999 fino al 2000.
Descrizione

La chiesa oggi sorge in un cortile privato, non visibile interamente dalla strada Ardinghinel rione omonimo. Essa risale al rifacimento della seconda metà del XVIII secolo. Essa presenta una facciata barocca e all'interno è a tre navate scandite dalle antiche colonne della vecchia chiesa. Conserva alcune opere di valore tra cui un prezioso polittico e una pala d'altare attribuibile a Cristoforo Scacco e datate 1503. L'altare è sormontato da una pala che raffigura la Madonna della Provvidenza. Essa rappresenta la Madonna col Bambino che giace sulle sue ginocchia, alla destra sono raffigurati San Pietro avente tra le mani le chiavi del Regno dei Cieli e San Giovanni Battista, San Benedetto prima e San Sebastiano martirizzato alla sinistra. La chiesa venne fatta restaurare ed ampliare una prima volta in stile barocco nel 1786 dalla nobile famiglia angrese De Filippis durante il quale vennero scoperti sotto al pavimento, delle opere artistiche. Sfortunatamente però, durante i lavori di restauro della chiesa, il polittico fu danneggiato nelle figure di San Giovanni Battista e di San Sebastiano. Il polittico della chiesa fu trafugato per ben due volte dai ladri negli ultimi tempi ma alla fine sempre ritrovato e riportato nella chiesa dove attualmente è di nuovo esposto al pubblico.
Facciata
Nonostante è stata eretta nella seconda metà del settecento, la chiesa all'esterno si presenta con una facciata semplice, a due registri, scandita da 4 paraste lisce che incorniciano al centro il portale in piperno sormontato da un timpano mistilineo aperto, a destra e a sinistra due ovali. Nel registro superiore notiamo a sinistra l'alloggio delle campane, essendo la chiesa sprovvista di campanile, e a destra una vano rettangolare. Centralmente vi è un altro ovale.
Impianto strutturale
La chiesa si presenta a tre navate.
Patrimonio artistico
Conserva alcune opere di valore tra cui un prezioso polittico e una pala d'altare attribuibile a Cristoforo Scacco e datate 1503. L'altare è sormontato da una pala che raffigura la Madonna della Provvidenza. Essa rappresenta la Madonna col Bambino che giace sulle sue ginocchia, alla destra sono raffigurati San Pietro avente tra le mani le chiavi del Regno dei Cieli e San Giovanni Battista, San Benedetto prima e San Sebastiano martirizzato alla sinistra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1999)
Il presbiterio non ha subito un intervento strutturale di adeguamento liturgico secondo le norme del Concilio Vaticano II. Ma a seguito dei lavori di restauro del 1999 sono stati aggiunti degli arredi al fine di permettere la celebrazione della messa. Esso presenta solamente la mensa fissa formata da due pietre di piperno sormontato dal piano. Gli altri elementi liturgici sono mobili di cui la sede in legno e l'ambone un semplice leggio commerciale.
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