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Pizzo
Mileto - Nicotera - Tropea
chiesa
sussidiaria
Carmine
Parrocchia di San Giorgio
Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta
altare - aggiunta arredo (1973); ambone - aggiunta arredo (1973)
XVI - 1500(apertura al culto carattere generale); XX - 1995(intero edificio restauro architettonico conservativo)
Chiesa del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Carmine <Pizzo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1500 (apertura al culto carattere generale)

La Chiesa del Carmine certamente è la più antica Chiesa di Pizzo. Pur non avendo una data certa della sua costruzione, pare che questa risalga al XV secolo, iniziata da una confraternita di Carmelitani sui resti di una cappella votiva, eretta dai pescatori di corallo amalfitani. Essa era intitolata a Maria SS. delle Grazie. Attiguo alla Chiesa fu edificato dal 1579 in poi, per concessione del Papa Gregorio XIII, il Monastero dei Padri Carmelitani

XX - 1995 (intero edificio restauro architettonico conservativo)

La notte di Pasqua del 1995, in seguito ad un incendio, la Chiesa è rimasta semidistrutta e andarono perduti tutti gli stucchi, paramenti, organo e coro, arredi, alcuni quadri, mentre delle statue lignee sono state gravemente danneggiate. Gli abitanti del rione, desiderosi di rendere la chiesa nuovamente agibile e di restituirla al suo antico splendore, assieme a tutta la cittadina hanno contribuito, anche in termini economici, alla sua ricostruzione ed alcuni artigiani si sono impegnati al massimo per restituirla al culto ed alla devozione popolare
Descrizione

La Chiesa, a unica navata, ed il convento vennero eretti sul bastione che si affacciava sulla Seggiola. Il convento, semidistrutto dal terremoto del 1783, fu donato al Comune di Pizzo nel 1862, dopo dell'unificazione nazionale. Ristrutturato e modificato alla meglio, fu utilizzato come ospedale, ma la sua sorte ebbe breve durata; infatti il terremoto del 1905 lo rese definitivamente inagibile anche perché parte della roccia tufacea, su cui era edificato, era crollata definitivamente in mare. Sono rimaste soltanto le mura attaccate alla chiesa. Quando i Padri Carmelitani lasciarono il Monastero, anche la chiesa venne abbandonata ed affidata ad un Canonico della insigne Collegiata di S. Giorgio che la resse fino agli anni '80. La chiesa è sempre stata tenuta e mantenuta dalla devozione popolare, specie dalla gente del rione Carmine
Coperture
II tetto è realizzato a doppia falda inclinata con sovrastante manto di copertura di tegole in coppi
Elementi decorativi
All’interno della Chiesa si possono ammirare: la statua marmorea a tutto tondo della Madonna del Soccorso del XV secolo, di autore ignoto, la Statua lignea di S. Teresa d'Avila del 1604 di autore ignoto, Maria SS. del Carmine del 1926 dello scultore leccese G. Melecore, la Statua lignea di S. Rita da Cascia del 1935 dello scultore Stufflesser di Ortisei (Bolzano), la Statua in gesso di S. Maria Goretti del 1954, Statue in muratura dei profeti Elia ed Eliseo situate in alto ed ai lati dell'altare maggiore, di autore ignoto
Fondazioni
Le fondazioni sono realizzate in muratura mista di pietrame
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura in muratura mista di pietrame
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti sono realizzati con piastrelle di marmo disposte a rombo di colore grigio chiaro e grigio scuro
Pianta
La pianta è realizzata a unica navata, con presbiterio sopraelevato di 30 cm
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Altare/Mensa in marmo colore bianco poggiante su quattro colonnine di sempre marmo bianco
ambone - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Ambone in marmo bianco
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