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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castel d'Aiano
Bologna
chiesa
sussidiaria
San Cristoforo di Labante
Parrocchia di Santa Maria e Santo Stefano di Labante
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - aggiunta arredo (2017)
1378 - 1378(origini intero bene); 1633 - 1633(ricostruzione intero bene); 1794 - XIX(costruzione campanile); 1872 - 1872(1872 intero bene); 1944 - 1965(restauri intero bene); 2001 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa di San Cristoforo di Labante
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Cristoforo di Labante <Castel d'Aiano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1378  (origini intero bene)

La chiesa di S. Cristoforo viene citata una prima volta nel 1378 fra le parrocchie dipendenti dal plebanato di Pitigliano.

1633  (ricostruzione intero bene)

S. Cristoforo fu abbattuta nel 1633 perché minacciava rovina. Fu ricostruita nelle forme barocche che ancora la caratterizzano, ma ne fu invertito l’orientamento.

1794 - XIX (costruzione campanile)

Nel 1794 fu costruito il campanile usando il travertino proveniente dalla cava sottostante. Le campane furono acquistate dalla chiesa di Santa Maria Labarum Caeli di Bologna, soppressa in età napoleonica. Alla fine dell’Ottocento vi fu posta la guglia sommitale.

1872  (1872 intero bene)

Restauri consistenti furono effettuati nel 1872 a cura dell’abate Ruggeri e dei conti Nanni Levera, come attesta una iscrizione dipinta sulla porta maggiore.

1944 - 1965 (restauri intero bene)

La chiesa fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale e, secondo gli storici locali, malamente riparata negli anni Sessanta dal Genio Civile al punto che, in poco tempo, cornicioni e finestroni del campanile crollarono di nuovo.

2001 - 2005 (restauro intero bene)

Nel 2001, su impulso di don Gaetano Tanaglia, abate e parroco di Santa Maria e Santo Stefano di Labante di sotto e di conseguenza anche di San Cristoforo, fu avviata un’opera di ristrutturazione generale della chiesa iniziando dal coperto, per il quale furono recuperati i coppi antichi. L’intervento immediatamente successivo riguardò le lesioni evidenti nella volta e il ripristino dei muri; fu infine ritinteggiato completamente l’interno. Entro il 2005 i muri esterni furono liberati dall’intonaco e portati in pietra a vista. Nell’ambito degli stessi interventi fu ristrutturato il campanile con nuovi finestroni e restaurata la sagrestia.
Descrizione

La chiesa di San Cristoforo sorge a mezza costa lungo la provinciale che conduce dal fondovalle del Reno a Castel d’Aiano. E’ strettamente connessa alle grotte di travertino sottostanti, dalle quali fu ricavato il materiale da costruzione. La facciata a capanna, così come i fianchi e la porzione visibile di presbiterio sono stati liberati dall’intonaco e si presentano oggi faccia a vista. L’interno, ad aula, è pavimentato a cementine e voltato a botte con unghie. Lungo i lati si aprono quattro cappelle poco profonde e voltate a botte. Il presbiterio ha pianta quadrangolare e volta a botte.
contesto
La chiesa si trova all’interno di un Sito di Importanza Comunitaria per la presenza di una vena sotterranea d’acqua calcarea che ha scavato nel corso dei millenni una delle più grandi grotte di travertino d’Italia. La presenza abbondante di questo travertino, detto “spunga” o “spugna” per l’aspetto, ha determinato il materiale di costruzione dell’edificio stesso. L’intero sito sorge a mezza costa, lungo la SP 68 che dal fondovalle del Reno sale verso il crinale e il paese di Castel d’Aiano. La chiesa è orientata a nord ovest; dal prato che la circonda e che ospita le fontane nelle quali scorre l’acqua che alimenta la cascata delle grotte sottostanti parte un breve vialetto che conduce al cimitero.
impianto planivolumetrico
La chiesa è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che comprende, alle spalle del presbiterio, la casa canonica e la sagrestia e, nell’angolo sud ovest di questa, il campanile.
esterno
L’aula è preceduta da un vialetto sterrato che parte dalla strada provinciale, corre a nord della chiesa e la circonda terminando nel prato a sud. La facciata, in pietra a vista con spalle angolari costituite da pietre di maggiori dimensioni, comprende il portale con cornice architravata in pietra e, in asse, una nicchia con bassorilievo in terracotta e una finestra rettangolare. Il profilo del tetto a capanna è sottolineato da una cornice in pietra; al culmine delle falde è collocata una croce. Il fianco sinistro, in pietra faccia a vista e privo di finestratura, è caratterizzato dalla sporgenza del volume che include le cappelle laterali. Al centro di questo volume un arco a tutta altezza comprende la porta laterale e un’unica finestra rettangolare. Il volume del presbiterio, a pianta quadrangolare, si erge solo in parte, privo di decorazioni o finestrature, oltre oltre il tetto a capanna della casa canonica. Il fianco destro del presbiterio è caratterizzato dalla finestra rettangolare che ne illumina l’area interna. Il fianco dell’aula ripete la finitura e i volumi del sinistro; in esso l’arco al centro del volume che comprende le cappelle è tamponato e a filo.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali. Abside quadrangolare.
interni
Si accede all’aula mediante un portale a due battenti privo di bussola. L’aula è pavimentata in cementine tricrome esagonali che disegnano fiori stilizzati. Le pareti, prive di elementi di scansione spaziale, sono definite in alto da una cornice modanata che si interrompe all’altezza dell’arco trionfale e sulla quale si imposta una volta a botte con unghiature. Su entrambi i lati si aprono due cappelle laterali rialzate di un gradino, introdotte da una cornice ad arco e voltate a botte. Le cappelle ospitano altari laterali e ancone addossate alla parete di fondo. Fra la prima e la seconda cappella di sinistra si aprono la porta laterale inserita in una profonda strombatura e, in asse, la finestra; a destra la nicchia che ospita il confessionale e, in asse, una balconata. Il presbiterio è rialzato di due gradini e introdotto da un arco a larga battuta. E’ pavimentato a cementine bicrome con profilo definito da una cornice a motivo geometrico disegnato da mattonelle più piccole. Nella parete sinistra si apre la porta d’accesso alla sagrestia, nella parete destra la finestra. E’ voltato a botte.
impianto strutturale
Struttura portante in pietra. Orizzontamenti non indagabili, presumibilmente a capriate. Manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio è tuttora separato dall’aula da una balaustra in ferro battuto. L’area presbiteriale comprende l’altare post conciliare al centro. Addossato alla parete di fondo è ancora presente l’altare antico con dossale e custodia eucaristica collocata al centro dei gradini. La struttura è sormontata da una imponente ancona in gesso fittamente lavorata. Completano l’arredo del presbiterio l’ambone a leggio a cornu evangelii e la sede, costituita da tre sedie in legno con seduta imbottita, a destra. Il confessionale è inserito in una nicchia del muro, lungo la parete destra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2017)
Nel 2017 sono stati donati al parroco attuale l'altare e l'ambone a leggio, entrambi in marmo.
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