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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
S. Anna
Ciriè
Torino
cappella
sussidiaria
Sant'Anna
Parrocchia di San Pietro Apostolo
pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; apparato liturgico; campanile
nessuno
metà XVI - fine XVI(costruzione intero bene); 1597 - 1597(prima citazione carattere generale); 1672 - 1672(proprietà carattere generale); 1752 - 1752(visita pastorale intero bene); 1771 - 1771(visita pastorale intero bene); 1808 - 1808(proprietà carattere generale); 1840 - 1840(visita pastorale intero bene); 1858 - 1858(proprietà carattere generale); 1871 - 1871(realizzazione pala d'altare ); fine XIX - fine XIX(proprietà carattere generale); 1975 - 1975(restauro intero bene); 1985 ca. - 1985 ca.(teca in vetro facciata)
Cappella di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Sant'Anna <S. Anna, Ciriè>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

metà XVI - fine XVI (costruzione intero bene)

La fondazione della cappella risale alla seconda metà del Cinquecento, durante l'espansione del borgo di Ciriè al di fuori delle mura. Proprietari di terreni e cascina attorno alla cappella erano Gabriele e Nicolao Carroccio, borghesi di Lanzo, Antonio Rolando di Ciriè e Giovanni Tommaso Sorle, dottore di legge.

1597  (prima citazione carattere generale)

La prima menzione di una località Sant'Anna è del 1597, toponimo presente nel catasto di Ciriè di quell'anno, nei pressi della località Cassinea.

1672  (proprietà carattere generale)

Nel febbraio del 1672, tra le proprietà che consegna l'avvocato Gabriele Carroccio, troviamo in regione Sant'Anna la cascina con la cappella, oltre ad altri possedimenti terrieri. I beni di famiglia vengono suddivisi tra il conte Bernardino Carroccio di Torino, il vicario di Lanzo Pietro Francesco Carroccio, Giuseppe Ottaviano di Torino, e l'avvocato Gabriele con Giuseppe Carroccio, padre e figlio entrambi di Lanzo.

1752  (visita pastorale intero bene)

Nella relazione pastorale, redatta dal delegato dell'Arcivescovo Giovanni Battista Roero, la cappella è descritta come ben tenuta, con volta e muri imbiancati, l'altare ben ornato e il pavimento in laterizio, provvista del necessario per la celebrazione.

1771  (visita pastorale intero bene)

Nella visita dell'Arcivescovo Rorà è descritta come piccolo sacello sufficiente a contenere le persone della borgata. L'altare è posto contro il muro, ben ornato, con dipinto appeso raffigurante Sant'Anna. La cappella è provvista del necessario per celebrare la messa. Viene segnalata della forte umidità sul lato destro della cappella, in cornu epistole.

1808  (proprietà carattere generale)

Dalle mappe Napoleoniche la proprietà della cappella, e di parte del civile, risulta di un certo Giovanni Pocciollo detto Sassia, il quale condivide parte della proprietà dell'edificio con la famiglia del notaio Carlo Corio di Nole.

1840  (visita pastorale intero bene)

Nella visita pastorale l'arcivescovo Luigi Franzoni descrive la cappella come piccola, ben sistemata, con volta e pareti imbiancate, pavimento in laterizio e con il dipinto di Sant'Anna sulla parete di fondo, oltre a tutto il necessario per la celebrazione della messa. Risultano titolari della cappella l'avvocato Giuseppe Luigi Gerardi e Giovanni Ignazio Gianotti, proprietari anche del civile della ex cascina Carroccio.

1858  (proprietà carattere generale)

Nel registro del catasto Rabbini la cappella risulta di proprietà del solo Gianotti.

1871  (realizzazione pala d'altare )

L'attuale pala d'altare, raffigurante la Madonna col Bambino, Sant'Anna, San Giuseppe, un Angelo e altra donna, è opera di un artista sanmauriziese, Giacomo Genta.

fine XIX  (proprietà carattere generale)

Verso la fine dell'Ottocento parte della cascina e la cappella passano di proprietà al sacerdote don Fornelli Barra di Monastero di Lanzo.

1975  (restauro intero bene)

Dall'inizio del Novecento la cappella è stata oggetto di restauri e modifiche: il manto di copertura in lose viene sostituito con coppi; il campanile viene restaurato e intonacato; la facciata ridipinta; l'altare viene rivestito da pietra in Luserna fiammata. All'interno della cappella è affisso un quadretto con l'elenco dei benefattori che hanno contribuito al restauro del 1975. Del medesimo anno è il dipinto in facciata, opera di Aurelio Caudera, raffigurante Sant'Anna con Maria Bambina.

1985 ca.  (teca in vetro facciata)

All'interno della cappella si trova un quadretto con l'elenco dei benefattori che hanno contribuito al restauro della cappella Il dipinto in facciata è opera di Aurelio Caudera.
Descrizione

La cappella, di modestissime dimensioni, è sita nella frazione di Sant'Anna, attigua ad una cascina costruita alle sue coerenze in tempi successivi. L'edificio ha facciata rivolta a nord-ovest, il prospetto sul lato destro è in aderenza al muro della cascina, mentre il lato sinistro e il retro sono liberi, ma prospicienti il cortile della cascina stessa. La cappella ha pianta quadrangolare, coperta da volta a crociera. Ha pareti imbiancate, con l'altare addossato alla parete di fondo. La struttura è in muratura portante, intonacata sia internamente che esternamente; il tetto è a doppia falda, con struttura lignea e manto di copertura in coppi. La facciata è semplice, con fronte a capanna. In posizione centrale si apre la porta d'ingresso, affiancata da due finestrelle; al di sopra della porta, protetto da teca, è dipinta la raffigurazione di Sant'Anna e Maria Bambina. La facciata è tinteggiata di tonalità ocra, mentre i fronti laterali sono semplicemente intonacati al grezzo. Sulla falda sinistra, in posizione retrostante, si trova la piccola cella campanaria, a base quadrata e con aperture ogivali. L'edificio presenta buono stato conservativo. La cappella è officiata in occasione della festa della titolare.
pianta
La cappella, di modestissime dimensioni, ha pianta quadrangolare ad aula unica.
facciata
La facciata è rivolta a nord-ovest e presenta fronte a capanna. Al centro si apre la porta d'ingresso, in legno a un battente, affiancata da due finestrelle quadrangolari. In asse alla porta, protetta da serramento in alluminio bronzato, è presente un dipinto raffigurante Sant'Anna e Maria Bambina. La facciata ha finitura ad intonaco, tinteggiata di tonalità ocra, con zoccolatura di colore grigio; le aperture sono riquadrate con cornici di colore bianco.
prospetti laterali
I fronti esterni presentano finitura ad intonaco grezzo.
Impianto strutturale
L'edificio ha struttura in muratura portante, intonacata sia internamente che esternamente. L'aula è coperta da volta a crociera. Il tetto è a doppia falda, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
interni
L'aula è di modestissime dimensioni, semplicemente tinteggiata di bianco. Le pareti sono arricchite di quadretti votivi e della Via Crucis. Addossato alla parete frontale si trova l'altare, in muratura, con rivestimento in lastre di pietra di Luserna. Al di sopra dell'altare si colloca la pala d'altare, datata 1871, raffigurante Maria col Bambino con Sant'Anna, San Giuseppe, un angelo e altra donna. La pavimentazione è in pietra di Luserna.
apparato liturgico
Sono presenti due sole panche sui lati dell'aula, disposte ortogonalmente all'orientamento della stessa.
campanile
Il campaniletto emerge dalla falda del tetto, nell'angolo sud-est dell'edificio. Ha base quadrata e si compone della sola cella campanaria, aperta sui quattro lati con monofore ogivali; le superfici sono intonacate, con pilastrini angolari in muratura a vista. La copertura segue l'andamento a sesto acuto delle aperture, sormontata da croce.
Adeguamento liturgico

nessuno
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