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restauro
adeguamento liturgico
Vigarano Mainarda
Ferrara - Comacchio
chiesa
parrocchiale
Santi Pietro e Paolo Apostoli
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1995)
X - XV(origini intero bene); 1434 - XVI(ricostruzione intero bene); XVII - XVII(restauri intero bene); 1716 - XVIII(demolizione cappelle laterali); 1760 - 1777(ristrutturazione intero bene); 1983 - 2008(restauri pertinenze); 1987 - 2019(ristrutturazione post sisma intero bene); 2002 - 2002(rifacimento pavimento)
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli di Vigarano Pieve
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli di Vigarano Pieve <Vigarano Mainarda>
Autore (ruolo)
Foschini, Antonio (ristrutturazione)
Baseggio Massimo (facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze ferraresi (costruzione)
Notizie Storiche

X - XV (origini intero bene)

Il territorio di Vigarano si trova in una terra di antica bonificazione, nei pressi dell’antico alveo del Po che prima della rotta del 1153 scorreva più a sud, fra Bondeno, Vigarano e Ferrara. L’abitato di Vigarano sorse sul dosso del Po ed era già fiorente e attivo in età romana. La pieve di Vigarano è ricordata dalla metà del X secolo; viene citata di nuovo in un documento del 1143 ma non se ne hanno ulteriori notizie fino alla visita pastorale del Beato Giovanni Tavelli, avvenuta nel 1434.

1434 - XVI (ricostruzione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del 1434 fotografano una chiesa estremamente povera, sprovvista di benefici e cadente nelle strutture, al punto che il vescovo Tavelli ne chiede la ricostruzione. Le numerose difficoltà economiche portarono tuttavia a dilazionare l’opera, compiuta solo un secolo più tardi.

XVII  (restauri intero bene)

Nel corso del XVII secolo la chiesa venne restaurata e abbellita, con l’acquisto di paliotti e arredi e la sostituzione dell’antico pulpito.

1716 - XVIII (demolizione cappelle laterali)

Le ripetute inondazioni del Po del 1705 e 1706 minarono la struttura della chiesa e colpirono naturalmente la campagna circostante, determinando un periodo di crisi profonda al quale si sommò il passaggio dell’esercito austriaco. Ne seguirono una serie di provvedimenti emanati dall’autorità ecclesiastica che miravano a ridurre le spese di gestione: furono demoliti due dei quattro altari laterali. Nonostante questi interventi la chiesa a metà del Settecento è ricordata in condizioni precarie.

1760 - 1777 (ristrutturazione intero bene)

Poco prima del 1760 furono approntati i progetti per una profonda ristrutturazione già in buona parte compiuta nel 1763, attuata su disegno dell’architetto Antonio Foschini e per interessamento dell’arciprete don Riccioli. I lavori proseguirono anche nel decennio successivo e terminarono entro il 1777, quando la chiesa fu riconsacrata. La facciata in mattoni a vista è invece opera dell’architetto e quadraturista Massimo Baseggio, autore anche della fastosa decorazione interna insieme al pittore Luigi Corbi.

1983 - 2008 (restauri pertinenze)

Nel 1983 sono stati effettuati lavori di restauro alla casa canonica; la struttura è stata interamente rivista, sono stati rifatti i solai, il coperto e l’esterno. Nel 1992 è stata creata una cappella feriale, ricavata da un magazzino, decorata da Lorenzo Rubini nel 2008 e attualmente usata per la celebrazione quotidiana in attesa del ripristino dell’aula antica.

1987 - 2019 (ristrutturazione post sisma intero bene)

La chiesa nel 1987 versava in condizioni critiche a causa delle infiltrazioni d’acqua: in una documentazione stilata da Mons. Giulio Zerbini si segnala la necessità di un restauro per gli arredi, gli intonaci e le decorazioni in generale. Gli eventi sismici che hanno colpito la pianura emiliana nel maggio 2012 hanno causato danni strutturali anche alla chiesa di Vigarano, attualmente inagibile, in attesa del completamento dei lavori di restauro.

2002  (rifacimento pavimento)

Nel 2002 fu rifatto il pavimento dell’aula e contestualmente fu posato il riscaldamento sottostante.
Descrizione

La chiesa di Vigarano sorge nel cuore del paese, in affaccio sulla via principale. E' preceduta da un ampio sagrato erboso e recintato. La facciata, in laterizio a vista come gli altri prospetti, è scandita in due corpi e ritmata da lesene; ne caratterizzano le diverse specchiature i tre ingressi, la finestra a profilo mistilineo e le nicchie per statua. Salienti rampanti ne raccordano le ali; il prospetto è concluso da un timpano a vela. I fianchi sono caratterizzati dalla presenza di numerosi volumi addossati solo in parte pertinenti all'aula. L'interno presenta una pianta ottagonale con segmenti angolari concavi, due cappelle laterali voltate a botte e una copertura a padiglione; le pareti sono interamente rivestite da una decorazione ad affresco. Il presbiterio, in parte aggettante verso l'aula, comprende un vano a pianta quadrangolare voltato a botte e concluso da un'abside semicircolare finestrata.
contesto
La chiesa e il complesso parrocchiale di Vigarano Pieve sorgono al centro dell’abitato, in affaccio sulla via Mantova che ne costituisce l’ossatura e ne determina lo sviluppo nord-sud. La via è interamente percorsa da una pista ciclabile e costellata di servizi e locali pubblici. Alle spalle del complesso parrocchiale è presente il cimitero. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprendono la sagrestia con cappella feriale, addossate al muro di fondo della cappella laterale sinistra e in parte al fianco sinistro del presbiterio, due bassi volumi di servizio ai lati dell’abside e la casa canonica addossata al fianco destro di presbiterio e aula; fra il presbiterio e quest’ultima è innestato il volume del campanile.
esterno
Dalla via Mantova un ingresso con cancello introduce ad un ampio sagrato erboso con corridoio centrale selciato che conduce fino all’ingresso della chiesa. La facciata a salienti rampanti è scandita verticalmente da un cornicione marcapiano e si presenta in laterizio a vista. Il corpo inferiore è ritmato da sei lesene; la specchiatura centrale comprende il portale sormontato da una finestra sagomata in asse, le due specchiature laterali sono caratterizzate da nicchie per statue; alle estremità si aprono due accessi secondari che conducono a due locali di servizio. Il corpo superiore è a sua volta scandito da quattro lesene; centralmente si apre una nicchia per statua in asse con il portale sottostante. La facciata è coronata da un timpano a vela con cornice aggettante. Le ali a vela, raccordate da salienti rampanti, e le falde della copertura a capanna sono sormontate da cippi lapidei con pinnacoli e croce sommitale. Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza di volumi disomogenei per ingombro, aperture e destinazioni. Presso la facciata un volume di altezza ridotta ospita un locale di servizio sopra il quale si apre una vetrata rettangolare; segue il volume della cappella laterale sinistra coperto a capanna e parzialmente celato dai volumi della cappella feriale e della sagrestia, finestrati, che si sviluppano a L fino ad addossarsi al fianco sinistro del presbiterio quadrangolare. L’abside semicircolare è indagabile solo in parte ed è caratterizzata da due finestre rettangolari. Il fianco destro del presbiterio e dell’aula è solo parzialmente indagabile per la presenza del volume della casa canonica che si addossa alla parete di fondo della cappella laterale destra. Un basso volume presso la facciata denuncia la presenza di un secondo locale di servizio simmetrico a quello presente accanto all’ingresso a sinistra.
pianta
Ad aula ottagonale, con cappelle laterali, presbiterio quadrangolare e abside semicircolare.
interni
Si accede all’aula mediante una porta lignea a due battenti priva di bussola e sormontata da una finestra sagomata che si apre in asse. L’aula è pavimentata a veneziana. Il volume dell’aula è ottagonale ed è scandito da lesene sulle quali si imposta una trabeazione continua. I segmenti angolari sono concavi e caratterizzati da aperture architravate sormontate da nicchie per statue. Sui lati si aprono due cappelle a pianta quadrangolare, voltate a botte e affiancate da un totale di quattro confessionali parzialmente incassati nella muratura, sormontati da cantorie dal profilo mosso. Le due cantorie verso l’entrata sono sormontate da finestre con vetrate moderne, le due verso il presbiterio ospitano rispettivamente l’organo, a sinistra, e un ingresso per i cantori a destra. Il volume dell’aula è concluso da una volta a padiglione interamente affrescata. L’area presbiteriale è rialzata di un gradino il cui profilo mosso aggetta verso l’aula, comprendendo gli ultimi due segmenti concavi che definiscono il perimetro di quest’ultima. La parte più antica del presbiterio, di altezza ridotta, ha pianta quadrangolare ed è voltata a botte; l’area è conclusa da un’abside semicircolare vetrata.
impianto strutturale
Struttura in laterizio, orizzontamenti presumibilmente a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è stata rimossa per consentire i lavori di ristrutturazione. Il presbiterio ospita l’altare post conciliare nell’area in aggetto verso l’assemblea, il dossale che un tempo completava l’altare preconciliare nella porzione più arretrata, e un ambone a leggio sulla sinistra. La sede è stata rimossa. Un coro ligneo semicircolare segue il profilo della parete di fondo dell’abside. Il tabernacolo presente nell’aula a destra dell’altare, incassato nella tamponatura della parete, è ora in disuso e la custodia eucaristica è ora nella cappella feriale. Quattro confessionali lignei sono addossati alle pareti laterali e parzialmente incassati nella muratura. Il fonte battesimale si trova nella cappella a destra dell’ingresso.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1995)
Dopo la rimozione della balaustra, avvenuta nel 1984, nel 1995 si è provveduto al distacco dell'altare antico dal dossale e alla sua ricollocazione nella posizione attuale, al centro dell'area presbiteriale in aggetto verso l'aula.
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