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Castino
Alba
chiesa
parrocchiale
Santa Margherita e San Bovo
Parrocchia di S. Margherita e S. Bovo
Campanile; Facciata; Coperture; Elementi decorativi
mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
1577 - 1577(descrizione intero bene); 1594 - 1594(dedicazione intero bene); 1600 - 1600(manutenzione canonica); 1632 - 1634(edificazione altare laterale); 1643 - 1643(descrizione intero bene); 1651 - 1651(riedificazione intero bene); 1654 - 1654(riedificazione intero bene); 1705 - 1705(consacrazione intero bene); 1887 - 1887(danneggiamenti intero bene); 1893 - 1893(restauro intero bene); 1894 - 1894(riconsacrazione intero bene); 1896 - 1896(decorazione intero bene); 2002 - 2003(manutenzione intero bene); 2005 - 2005(ridecorazione intero bene)
Chiesa di Santa Margherita e San Bovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Margherita e San Bovo <Castino>
Autore (ruolo)
Alimondi, Carlo (progetto di riplasmazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riplasmazione)
maestranze piemontesi (riedificazione)
gotico (edificazione campanile)
Notizie Storiche

1577  (descrizione intero bene)

Il vescovo di Bergamo Regazzoni in visita apostolica cita la chiesa di S. Maria (dedicazione originaria, documentata sino al 1594), suggerendo di rifare la pala dell'altare maggiore, sistemare pavimento e copertura, modificare porte e finestre e terminare la sacrestia.

1594  (dedicazione intero bene)

Il parroco, nelle risposte al vescovo albese Capriano, in visita pastorale, afferma che la chiesa di S. Margherita è "destructa" e che il titolo è stato traslato alla chiesa di S. Maria.

1600  (manutenzione canonica)

Gli ordinati comunali menzionano interventi edilizi alla casa canonica.

1632 - 1634 (edificazione altare laterale)

Viene realizzato l'altare laterale dedicato all'Angelo Custode

1643  (descrizione intero bene)

Il vescovo di Alba monsignor Brizio, in visita pastorale, descrive sommariamente l'edificio.

1651  (riedificazione intero bene)

Iniziano i lavori di ricostruzione della chiesa nel sito di quella preesistente, su disegno di Giovanni Battista Levatore.

1654  (riedificazione intero bene)

La comunità rivolge una supplica al duca di Savoia e al vescovo di Alba per essere esentata dai tributi in quanto impegnata economicamente nell'ultimazione dei lavori di ricostruzione della chiesa parrocchiale.

1705  (consacrazione intero bene)

Consacrazione del rinnovato edificio.

1887  (danneggiamenti intero bene)

La chiesa viene gravemente danneggiata dal terremoto che colpisce l'intera Langa.

1893  (restauro intero bene)

Iniziano i lavori di restauro, su progetto dell'ing. Giovanni Alimondi. L'altare in stucco viene ricostruito in marmo. Vengono aggiunte tre cappelle, mentre le quattro esistenti sono ampliate. Soprattutto, però, si procede al ribaltamento di 180 gradi dell'asse della chiesa, realizzando una nuova facciata dove prima era il muro di chiusura del presbiterio.

1894  (riconsacrazione intero bene)

L'edificio viene nuovamente consacrato.

1896  (decorazione intero bene)

Il pittore albese Fedele Finati realizza la tela raffigurante la Madonna Addolorata.

2002 - 2003 (manutenzione intero bene)

Intervento di manutenzione straordinario, su progetto dell'arch. G. Riolfo, delle strutture murarie e della copertura della chiesa parrocchiale.

2005  (ridecorazione intero bene)

E' avviata e conclusa un'esteso intervento di decorazione delle superfici murarie interne.
Descrizione

Corpo di fabbrica a pianta rettangolare, a navata unica con cappelle laterali, con facciata principale eclettica (esito dell'intervento del 1893-1894) ripartita in altezza in due ordini. Quella che era la facciata originaria, ora muro terminale del presbiterio, è invece quasi del tutto priva di decorazioni. Sopravvivono unicamente le candelabre in cotto che concludono superiormente le lesene che scandiscono la parete, definendo l'andamento delle volute di connessione tra le ali corrispondenti ai volumi delle navate laterali e il corpo centrale, il timpano e due rosoni. Lo spazio interno è ritmato lateralmente da una serie di archi a tutto sesto sorretti, al pari delle volte a botte che coprono le cappelle, da setti murari trasversali.
Campanile
Interamente realizzato in pietra locale, a esclusione della cella campanaria in elementi laterizi, risale, nella parte basamentale, ai secoli finali del medioevo, mostrando le caratteristiche decorazione ad archetti pensili.
Facciata
L'odierna facciata principale, eclettica di gusto neoclassico, è interamente realizzata in mattoni a vista. E' ripartita in due ordini sovrapposti e ritmata da lesene doriche che sorreggono trabeazioni e, al livello superiore, inquadrando, lateralmente, due specchiature centinate.
Coperture
Tetto a due falde con struttura lignea e manto di copertura in coppi. All'interno, lo spazio è definito da una volta a botte con sottarchi, unghiata in corrispondenza delle aperture.
Elementi decorativi
Le decorazioni interne, a motivi geometrici che sottolineano le partiture architettoniche, risalgono al 2005.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
Aggiunta di una mensa lignea con struttura in ferro. Sopravvive, alle sue spalle, l'originaria macchina d'altare.
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