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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Lentigione
Brescello
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
SS. Annunziata
Parrocchia di Santissima Annunziata
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Prospetti; Coperture; Pavimentazioni; Illuminazione
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
XIV sec. - XV sec.(preesistenze intero bene); XIX sec. - XIX sec.(assetto definitivo intero bene); 1828 - 1828(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1866 - 1866(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1901 - 1901(costruzione facciata); 1901 - 1901(innalzamento campanile); 1924 - 1926(restauri intero bene); 1945 - 1946(restauri intero bene); 1974 - 1976(lavori di ristrutturazione e restauro intero bene)
Chiesa della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Annunziata <Lentigione, Brescello>
Altre denominazioni Santa Maria
SS. Annunziata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (assetto definitivo)
maestranze emiliane (costruzione facciata)
maestranze emiliane (restauro)
maestranze emiliane (restauro)
maestranze emiliane (ristrutturazione)
Notizie Storiche

XIV sec. - XV sec. (preesistenze intero bene)

Alcune fonti bibliografiche citano documenti del 1354 in cui la chiesa di Santa Maria di Bersanello risulta citata in documenti del 1354 come appartenente al Plebanato di Sorbolo nella diocesi di Parma. Recenti argomentazioni, suggeritemi dallo studioso Giovanni Santelli, sembrano confutare l'ipotesi che Bersanello fosse l'odierna Lentigione. E' probabile che si trattasse di una località poco distante oggi conosciuta come Ghiarole. Ciò considerato, se non si dovesse accettare il 1354 come data di esistenza della chiesa si dovrebbe necessariamente prendere in considerazione il 1490, anno dal quale ha inizio l'elenco dei Parroci riportato dal Mori. La chiesa appartenne per molto tempo all'abate di San Pietro in Cielo d'Oro di Pavia. Nel 1564 è documentata la sua dipendenza dal vescovo di Parma.

XIX sec.  (assetto definitivo intero bene)

Data la scarsità di notizie reperibili non è stato possibile risalire alla data certa dell'assetto definitivo della stessa. Dall'esame delle linee architettoniche si può supporre che questo sia avvenuto nella seconda metà del XIX secolo (n.d.c.). Come osserva lo studioso Santelli, l'ipotesi potrebbe trovare conforto nel fatto che nel 1866, con l'annessione della frazione di Sorbolo a Mane, la parrocchia di Lentigione subisce un notevole incremento numerico e ciò può aver suggerito la necessità di un ampliamento e di un rinnovamento della chiesa.

1828  (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Nel 1828 entra in vigore la Bolla di Papa Pio VII dell'11 dicembre 1821 che attribuisce la chiesa di Lentigione alla diocesi di Reggio.

1866  (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Nel 1866 la parrocchia di Lentigione passa alla diocesi di Guastalla nella quale resterà fino al 1986 quando Guastalla viene unita alla diocesi di Reggio.

1901  (costruzione facciata)

Da un'iscrizione presente nel fregio si apprende che la facciata è stata compiuta nel 1901.

1901  (innalzamento campanile)

Da un'iscrizione presente nel lato ovest del campanile recante la data del 1901 sembra probabile che lo stesso sia stato innalzato in quell'anno.

1924 - 1926 (restauri intero bene)

Tra il 1924 e il 1926 vengono eseguiti dei lavori di restauro e rinnovamento comprendenti la ripulitura generale, il rifacimento del tetto della chiesa e delle cappelle, la ripavimentazione con mattonelle di graniglia, il completamento della cantoria mancante delle cornici.

1945 - 1946 (restauri intero bene)

In seguito ai bombardamenti la chiesa subisce gravi danni. Crolla la volta del coro e del presbiterio. L'altare maggiore va in frantumi. Anche la canonica e il campanile sono danneggiati. I lavori di restauro iniziano immediatamente per la generosità dei parrocchiani.

1974  - 1976 (lavori di ristrutturazione e restauro intero bene)

A metà degli anni '70 del secolo scorso vengono intrapresi una serie di lavori di ristrutturazione e rinnovamento dell'interno della chiesa. Fra essi si ricordano: - il rifacimento del piano del presbiterio che viene rialzato di due gradini e ripavimentato in marmo rosso e bianco di Verona; - lo smontaggio degli altari laterali; - il rifacimento del tinteggio e delle decorazioni interne; - restauro intonaco e tinteggio campanile.
Descrizione

La chiesa parrocchiale della SS. Annunziata sorge isolata. Un ampio sagrato la separa da un quadrivio di strade. Il suo nucleo originario potrebbe risalire al XV secolo, ma si presume che le linee architettoniche dell'interno siano riconducibili ad interventi compiuti nella seconda metà del XIX secolo (n.d.c.). La facciata, realizzata nel 1901, è stata concepita secondo criteri che tengono conto, seppur in modo piuttosto contratto, degli effetti luminosi prodotti dal gioco di rientri e sporgenze dato dalle lesene e dai piani retrostanti. Tale gioco è particolarmente evidente nel livello inferiore. Quello superiore invece presenta una maggiore ricchezza decorativa culminante nel bassorilievo dell'Annunciazione inserito entro una cornice con frontone spezzato. Sotto il profilo planimetrico la chiesa è costituita da un'unica aula sulla quale si aprono tre cappelle per lato, rialzate di un gradino e comunicanti tra di loro. Quella vicino al presbiterio dalla parte dell'Epistola custodisce il SS. Sacramento ed è leggermente sporgente rispetto al perimetro murario. Ai lati dell'ingresso sono presenti due vani adibiti l'uno alla custodia di statue devozionali (lato sinistro) e l'altro al sacramento della penitenza (lato destro). Il presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto al piano della navata. Al centro vi è collocata una moderna mensa. La composizione termina nel coro absidato al centro del quale è appeso il dipinto del brescellese Carlo Zatti (1809-1899) raffigurante l'Annunciazione (1853). Sul lato nord la chiesa è collegata direttamente alla canonica. A sud è posto il campanile con cella a monofore e copertura cuspidata.
Impianto strutturale
E' presumibile che l'edificio sia realizzato in muratura portante di mattoni.
Pianta
La chiesa ha il fronte rivolto ad ovest. L'unico ingresso immette nell'aula liturgica sulla quale prospettano tre cappelle per lato, rialzate di un gradino, comunicanti tra loro mediante aperture ad arco, forse realizzate nel 1950. Soltanto la più prossima al presbiterio sul lato sud conserva ancora l'altare e sporge di poco oltre il filo del perimetro della chiesa, mentre le altre sono prive di altare e sono tutte comprese entro i confini murari. Vicino all'ingresso sono presenti due vani, dei quali quello a sinistra è delimitato da un cancello e quello a destra da una porta. Il vano di sinistra, che doveva ospitare il Fonte Battesimale, oggi custodisce alcune statue devozionali. Quello di destra è adibito a luogo per le confessioni. La navata termina nel presbiterio rialzato di tre gradini, che si conclude a sua volta con il coro semicircolare privo di stalli ma dotato di uno scranno per il sacerdote e i chierici. Due porte poste ai lati del presbiterio consentono la fruizione della sagrestia e degli spazi di servizio adiacenti. Dimensioni complessive dell'interno: larghezza 13,00 mt, lunghezza 28,50 mt. Dimensioni della navata: larghezza 8,00 mt, lunghezza 18,00 mt.
Interno
Le linee architettoniche dell'interno sono definite dall'impiego di paraste corinzie e trabeazione avente il cornicione fortemente aggettante che percorre e unifica tutto l'interno. La trabeazione non si dispone linearmente per tutta la navata ma risalta leggermente in corrispondenza della prima e dell'ultima campata e nella campata mediana. Al di sopra del cornicione si impostano le volte a botte della navata e del presbiterio e il catino absidale. Anche le cappelle laterali sono coperte a botte. Le ancone parietali, tutte in gesso dipinto a finto marmo, sono state realizzate con lo stesso stile architettonico forte durante i lavori di generale risistemazione compiuti nella seconda metà dell'Ottocento. Nella cappella vicino al presbiterio dal lato dell'Epistola è collocato il SS. Sacramento. Le altre cappelle sono state private degli altari durante i lavori di restauro dei primi anni '70 del secolo scorso. Al centro del presbiterio, rialzato di tre gradini rispetto al piano della navata, è posto l'altare con paliotto in legno proveniente da un soffitto a cassettoni. Il vecchio altare maggiore è stato distrutto nel 1945 a seguito di un'esplosione di natura bellica. In fondo alla navata, dal lato dell'Epistola, è collocato il Fonte Battesimale marmoreo, realizzato nel 1913 e, appena sopra i gradini del presbiterio, il Cero Pasquale. Nella parte bassa della curva absidale sono dipinti schienali per sedili mancanti. Al di sopra dello scranno del sacerdote è appeso il dipinto del pittore brescellese Carlo Zatti (1809-1899) raffigurante l'Annunciazione (1853). Nella chiesa vi è una sola cantoria realizzata in legno posta sopra la porta di ingresso. La sua costruzione è da mettere in relazione con l'installazione del pregevole organo a canne eseguito da Giacomo Serassi nel 1863. L'organo è stato restaurato nel 2009. La decorazione pittorica dell'interno sembra risalire all'inizio del secolo scorso, ma è stata sottoposta a restauro negli anni '70. La volta della navata è trattata a riquadrature con l'inserimento di tondi entro i quali sono rappresentati simboli religiosi, scene bibliche ed evangeliche. Al centro dell'ultima campata è raffigurato il Redentore. Nella volta del presbiterio è dipinto l'Agnello e nella volta del coro la Colomba dello Spirito Santo.
Prospetti
La chiesa parrocchiale della SS. Annunziata sorge isolata. Un ampio sagrato pavimentato con cubetti in porfido la separa da un quadrivio di strade. La facciata è stata concepita nel 1901, come recita l'iscrizione posta nel fregio sopra il portale di ingresso, secondo criteri che tengono conto, seppur in modo piuttosto contratto, degli effetti luminosi prodotti dal gioco di rientri e sporgenze dato dalle lesene e dai piani retrostanti. Nel primo livello detto gioco si svolge su quattro piani, di cui il piano di fondo, più arretrato, è individuato da una colorazione differente. Sei lesene costituiscono il piano più aggettante. Quattro sono poste accoppiate di fianco al portale di ingresso timpanato e le altre due alle estremità. Anche la trabeazione non contravviene al gioco dei risalti. Il suo ruolo di cesura tra il primo e il secondo livello è evidente. Quest'ultimo, più stretto, si raccorda agli estremi tramite setti leggermente arcuati. Quattro lesene ioniche si pongono in continuità con quelle sottostanti. Sostengono il frontone triangolare con cornice a dentelli. Il secondo livello presenta una maggiore ricchezza decorativa rispetto al livello inferiore. Al centro è posto un bassorilievo dell'Annunciazione inserito entro una cornice con frontone ad arco spezzato al centro per l'alloggiamento di una croce. Ai lati vi sono due esili croci sormontate da un piccolo timpano. La fascia che collega i capitelli è arricchita di festoni. Sul lato nord la chiesa è collegata direttamente con la canonica. Il lato sud, privo di modanature, si affaccia su via Chiesa. Su questo lato sorge il campanile innalzato anch'esso nel 1901. Ha cella a monofore e copertura cuspidata (realizzata nel 1946). La parte absidale, che oggi risulta particolarmente degradata, prospetta su di un'area verde adibita alle attività ricreative della parrocchia.
Coperture
La navata è coperta da una volta a botte nella quale sono inserite volte ad unghia in corrispondenza delle finestre semicircolari. Anche il presbiterio è coperto a botte ma senza finestre. La calotta absidale è priva di nervature. Nelle cappelle laterali le volte sono a botte. Si presume che la struttura di sostegno del manto di copertura sia ad orditura lignea.
Pavimentazioni
La navata e le cappelle laterali sono pavimentate con piastrelle di graniglia (1925). Il presbiterio è stato rialzato di due gradini nel 1975 (in totale i gradini del presbiterio sono tre poiché uno era già presente) ed è stato ripavimentato in marmo bianco e rosso di Verona.
Illuminazione
L'apporto luminoso di origine naturale può considerarsi sufficiente poiché fornito dalle sei finestre a lunetta ricavate nella volta della navata e dalle due finestre rettangolari dell'abside. Nessuna finestra è presente sulla facciata. L'illuminazione artificiale è comunque garantita da una serie di proiettori posizionati sopra il cornicione (otto nella navata, due nel presbiterio e due nel coro). Altre fonti luminose a parete sono poste nel presbiterio (quattro) e nella cappella del SS. Sacramento (due). Un lampadario è collocato sotto l'arco del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione di una moderna mensa rivolta verso i fedeli.
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