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adeguamento liturgico
Bergamo
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Michele al Pozzo Bianco
Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
776 - 776(parrocchialità carattere generale); 801 - 801(parrocchialità carattere generale); 1805 - 1805(parrocchialità carattere generale); 1913 - 1915(completamento facciata)
Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco <Bergamo>
Altre denominazioni S. Michele al Pozzo Bianco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

776  (parrocchialità carattere generale)

dal dizionario odeoporico del Fornoni si legge: questa chiesa dev'essere assai antica e ne parla Tuidone nel suo testamento del 776 e quindi è anteriore a Carlo magno di cui alcuni si ostinano a volerne fare il fondatore. Credo però che sia opera longobarda, dato anche il nome del Santo a cui è dedicata

801  (parrocchialità carattere generale)

con ogni probabilità il primo rifacimento o ampliamento, fu attuato sotto Carlo Magno e fu consacrato nel 801 da Tilpino vescovo di Reims

1805  (parrocchialità carattere generale)

in seguito al decreto sulla riunione delle parrocchie nelle venti città principali del Regno d’Italia, alla parrocchia di Sant’Andrea venne riunita la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco (decreto 22 giugno 1805).

1913 - 1915 (completamento facciata)

venne eseguita la facciata su progetto dell'ing. Camillo Galizzi, inoltre furono aperte nella prima campata due finestre e furono ricondotte alla primitiva forma arcuata quelle rettangolari delle altre campate
Descrizione

la chiesa, preceduta da un ampio sagrato in ciottoli, presenta una facciata in pietra a vista, con un portico aperto ad arco e chiuso da cancellata. Più in alto sono collocate due finestre ad arco poggianti su di una colonna in pietra e compete di davanzale. Nella parte superiore sono collocate sei finestre scandite da piccole colonne che servono da imposta agli archi. Un tetto coperto da coppi conclude la facciata. La chiesa presenta internamente un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa da due archi a sesto acuto in muratura, in tre campate coperte da tetto in legno a due spioventi con travi a vista. Ciascuna campata presenta ai lati due finestre monofore strombate che danno luce alla chiesa. La parete in controfacciata presenta nella parte alta ancora il vecchio rosone di quando la facciata era completamente libera. Le pareti delle campate presentano affreschi quattrocenteschi. La parete di fondo presenta al centro un’apertura ad arco a sesto acuto che delimita il presbiterio e due altre aperture ad arco che ospitano a sinistra la cappella dedicata alla Madonna del Buon Consiglio e a destra quella dedicata a S. Agostino. Mentre le due cappelle laterali sono in rilievo di un solo gradino coperte da volta a tazza, il presbiterio è in rilievo di tre gradini coperto da volta a crociera con due finestre ai lati. Il presbiterio come anche le cappelle laterali sono chiuse da alte cancellate in ferro con applicazioni in bronzo
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Elementi decorativi
sulle pareti laterali interne di sinistra sono visibili affreschi votivi, commissionati per richiedere intercessioni ai santi protettori e per affermare lo status sociale di chi li commissionava; sulle pareti laterali di destra invece, si trovano dipinti databili alla seconda metà del XV secolo o all'inizio del XVI. Nella parete di fondo si aprono tre cappelle: quella centrale, che ha dimensioni doppie rispetto altre due, quella di sinistra, dedicata alla Vergine e affrescata dal Lotto e quella di destra, dedicata al Corpus Christi e restaurata tra il 1514 e il 1519
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975)
secondo le direttive dettate dal Concilio vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. L'arredo è realizzato in legno intagliato, dipinto e dorato
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