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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Monza
Milano
chiesa
sussidiaria
S. Maria in Strada
Parrocchia di San Giovanni Battista
Coperture; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70?)
1348 - 1348(fondazione intero bene); 1393 - 1393(costruzione campanile e facciata); sec. XV - sec. XV(ampliamento intero bene); sec. XVII - sec. XVII(rifacimento volte); 1756 - 1758(adattamenti di stile interni); 1805 - 1805(rifacimento altare s. Nicola da Tolentino); 1870 - 1870(restauro intero bene); 1950 - 1950(rifacimento altare Madonna della Cintura); 1998 - 1999(restauri vano alla base del campanile); 2007 - 2007(restauri copertura dell'abside); 2012 - 2012(restauri volta dell'abside); 2016 - 2017(restauri coperture e affreschi volta)
Chiesa di Santa Maria in Strada
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria in Strada <Monza>
Altre denominazioni S. Maria in Strada
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo gotica (costruzione)
barocco (adattamento di stile)
Notizie Storiche

1348  (fondazione intero bene)

Una pergamena del 3 ottobre riferisce che un gruppo di terziari francescani di Monza chiede a Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano, di poter trasformare in luogo di culto un edificio situato nella contrada di Strada, confinante con altre loro proprietà. Intercede Matteo da Blancano, cappellano dell'arcivescovo e rettore di S. Pietro in Cornaredo: è lui che avrebbe poi posto la prima pietra. Il primo edificio è probabilmente ad aula rettangolare, coperto da capriate e abside a terminazione piatta. A fianco della chiesa sorse un piccolo convento con chiostro.

1393  (costruzione campanile e facciata)

Intorno al 1393, in occasione del passaggio dei terziari francescani all'ordine degli agostiniani, vengono costruiti la facciata e il campanile. A seguito di questi lavori venne probabilmente cambiato il sistema voltato, con delle volte costolonate.

sec. XV  (ampliamento intero bene)

L'edificio viene ampliato per adeguarlo alla cresciuta comunità religiosa. Viene prolungata la chiesa verso est con l'aggiunta di una campata terminata da abside poligonale e trasformando il precedente presbiterio in coro.

sec. XVII  (rifacimento volte)

L'aula viene coperta da volte a botte; per garantire l'illuminazione viene aperta una lunetta in facciata causando la rimozione di cinque edicole in cotto affrescate e l'apertura di due finestre rettangolari al livello inferiore.

1756 - 1758 (adattamenti di stile interni)

Vengono realizzate lesene in stucco alle pareti e fasce decorative nelle volte; intervento seguito da Giovan Battista Riccardi. Vengono anche modificati alcuni altari laterali. Nuovi affreschi vengono eseguiti da Giovanni Battista Gariboldi.

1805  (rifacimento altare s. Nicola da Tolentino)

Viene montato un altare progettato da Giulio Gallori nel 1755 e realizzato con qualche modifica per la cappella dell'Addolorata della chiesa di S. Maria del Carrobiolo.

1870  (restauro intero bene)

La chiesa viene sottoposta ad un restauro, curato da Carlo Maciachini, che modificherà la facciata, ricostruendone in stile la porzione inferiore e la sommità del campanile. Vengono anche strappati due porzioni di affreschi raffiguranti l'Annunciazione posti ai lati del portale.

1950  (rifacimento altare Madonna della Cintura)

Viene sostituito l'altare ligneo con uno di marmo.

1998 - 1999 (restauri vano alla base del campanile)

L'ambiente posto alla base del campanile, che ospita importanti affreschi trecenteschi, viene restaurato.

2007  (restauri copertura dell'abside)

Viene restaurata la copertura dell'abside.

2012  (restauri volta dell'abside)

Viene restaurata la volta interna dell'abside.

2016 - 2017 (restauri coperture e affreschi volta)

Vengono restaurate le coperture e gli affreschi della volte della campata.
Descrizione

Edificio ad aula unica a pianta rettangolare, in affaccio a quello che era l'antico asse viario che partiva da Milano verso l'Adda. La facciata è a capanna, sviluppata in altezza. La parte inferiore, esito del restauro ottocentesco, presenta paramento in laterizio ad eccezione dei cantonali rivestiti in pietra, come dello stesso materiale sono i profili del portale archiacuto con lunetta. La parte superiore, in buona parte antica, è suddivisa in tre porzioni, divise da sottili cornici marcapiano, ed è parzialmente a vento. La prima porzione è costituita da una galleria di edicolette dai profili in cotto decorato e con all'interno degli affreschi ormai quasi scomparsi, raffiguranti forse gli apostoli. La porzione intermedia è occupata da un rosone anch'esso in cotto in scritto in un quadrato; ai lati di questo si aprono due bifore simmetriche con colonnina marmorea e profili in cotto. Tutti questi elementi sono inquadrati da una serie di formelle quadrate in cotto anch'esse. Sulle paraste esterne compaiono due croci e due elementi decorativi rientranti, sempre di modulo quadrato. In alto la facciata è conclusa da un timpano, sottolineato da un complesso intreccio di archetti pensili nel sottogronda, in cui trovano posto due oculi e, al centro, un'altra edicola in cotto con una statua della Madonna col Bambino di fattura campionese. Sul lato destro in continuità con la facciata si erge il campanile con portale di accesso indipendente, in gran parte reintegrato e costruito ex novo durante i restauri ottocenteschi. L'interno non presenta suddivisioni spaziali significative; quattro cappelle laterali poco profonde sono presenti nell'aula. Un coro quadrato, precedente presbiterio, introduce al presbiterio attuale con abside poligonale. L'aula è coperta da volte a botte, coro e presbiterio da crociere costolonate, rimaneggiate in occasione di lavori settecenteschi che hanno aggiunto numerose decorazioni in stucco, come quelle sull'arco trionfale, e lesene con capitelli corinzi alle pareti. Alla base del campanile, accessibile da strada, si trova un ambiente a pianta quadrata dove si conservano importanti affreschi trecenteschi tra cui una Crocifissione e un'Aannunciazione. Da questo vano si accede ad altri annessi che corrono lungo il fianco destro della chiesa, occupati dalla sacrestia e da una piccola cappella dedicata a S. Zenone.
Coperture
falde con coppi
Impianto strutturale
muratura continua
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni '70?)
Presente altare ligneo mobile rivolto verso l'assemblea. Presenti la macchina d'altare tridentina che ospita il tabernacolo e le balaustre a cui si appoggia un ambone ligneo mobile.
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