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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Bergamo
Bergamo
chiesa
basilicale
S. Alessandro in Colonna
Parrocchia di Sant'Alessandro in Colonna
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Preesistenze; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (2001)
1180 - 1180(preesistenze intero ebene); 1447 - 1474(preesistenze intero bene); 1572 - 1627(ristrutturazione intero bene); 1575 - 1575(parrocchiaità carattere generale); 1618 - 1618(parrocchialità carattere generle); 1666 - 1666(parrocchialità carattere generale); 1711 - 1739(rifacimento intero bene); 1780 - 1780(completamento facciata ); 1842 - 1906(costruzione campanile); 1861 - 1861(parrocchialità carattere generale); 1869 - 1869(restauro interno ); 1929 - 1930(restauro interno)
Basilica di Sant'Alessandro in Colonna
Tipologia e qualificazione chiesa basilicale
Denominazione Basilica di Sant'Alessandro in Colonna <Bergamo>
Altre denominazioni S. Alessandro in Colonna
Autore (ruolo)
Alessandri, Marco (progetto chiesa ((1711))
Muzio, Virginio (progetto completamento campanile (1906))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1180  (preesistenze intero ebene)

una chiesa dedicata a S. Alessandro sul luogo del presunto martirio è menzionata in un documento del 1180

1447 - 1474 (preesistenze intero bene)

venne costruita una nova chiesa, consacrata dal vescovo Ludovico Donato il 23 ottobre 1474

1572 - 1627 (ristrutturazione intero bene)

dopo diversi interventi di ristrutturazione, la chiesa venne riconsacrata il 30 aprile 1627 dal vescovo Agostino Priuli

1575  (parrocchiaità carattere generale)

in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 20 settembre presso la parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, risultava eretta la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare del Corpo di Cristo, con unita la scuola dell’Orazione. Si deduce inoltre che nella parrocchia prestavano servizio due rettori, ciascuno addetto alla cura d’anime in una "porzione" della parrocchia, l’uno con reddito pari a 800 lire imperiali, l’altro con reddito pari a 430 lire imperiali. Entro la parrocchia risiedevano inoltre diciannove cappellani, cinque diaconi, e diciannove chierici

1618  (parrocchialità carattere generle)

la colonna corinzia d'epoca romana presente sul sagrato, fu fatta ricomporre dal vescovo Giovanni Emo

1666  (parrocchialità carattere generale)

nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale cittadina sotto l’invocazione di Sant’Alessandro in Colonna nel borgo di San Leonardo risultava collegiata. A quest’epoca la comunità di Sant’Alessandro della Croce era retta da due curati aventi ciascuno entrata pari a lire 700, da due vicecurati, da otto sacerdoti, e da quattro cappellani. Essa contava 6882 anime, di cui 4750 comunicate

1711 - 1739 (rifacimento intero bene)

l'imponente e nobile assetto attuale fu raggiunto a cominciare dal 1711 con l'esecuzione del progetto dell'arch. can. Marco Alessandri, che alzò le volte e ampliò l'edificio verso est, con un ampio transetto coronato da un cupola e un più profondo presbiterio. La nuova chiesa fu consacrata dal vescovo Antonio Redetti il 4 gennaio 1739

1780  (completamento facciata )

venne realizzata la facciata a due ordini sovrapposti in blocchi di Botticino

1842 - 1906 (costruzione campanile)

l'imponente campanile impostato su enormi blocchi di granito rosa fu iniziato il 25 agosto 1842 e terminato nel 1906 con l'intervento dell'arch. Virginio Muzio

1861  (parrocchialità carattere generale)

ka chiesa prepositurale con residenza corale di "Sant’Alessandro in Colonna" risultava censita come "IV parrocchia urbana". A quest’epoca la comunità contava 12778 anime, era retta da un prevosto, cinque coadiutori, nove sacerdoti addetti alla parrocchiale e tredici residenti corali. La comunità di Sant’Alessandro in Colonna rimase compresa entro la circoscrizione delle parrocchie urbane fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi

1869  (restauro interno )

la chiesa venne restaurata internamente

1929 - 1930 (restauro interno)

internamente la chiesa fu sottoposta ad un generale intervento di restauro, inoltre vennero eseguite nuove tinteggiature e dorature
Descrizione

la chiesa presenta la sua facciata realizzata in marmo di Botticino, rivolta verso via Sant’Alessandro ed è preceduta da un sagrato in arenaria rialzato di quattro gradini rispetto alla via. È suddivisa in quattro settori e due ordini: i primi sono suddivisi da lesene semplici poggianti su alti basamenti, che si completano con capitelli in stile corinzio; mentre i secondi sono suddivisi da una trabeazione completa di fregio e cornicione. Nel settore centrale del primo ordine è presente un portale in marmo formato da due mensole che sorreggono un timpano curvo. Nel secondo e nel quarto ordine sono presenti i due ingressi secondari in cui, i portoni d’ingresso, sono delimitati da una cornice in pietra sormontata da un timpano triangolare. Nel secondo ordine le lesene si ripetono come al primo, dividendone il fronte in settori. Nel settore centrale troviamo una finestra con cornice in pietra e sovrastante cornicione modanato. Nel secondo e quarto settore troviamo rispettivamente, entro nicchie, statue di Santi. Le due lesene ai lati, sorreggono una trabeazione sormontata da timpano triangolare, che si completa con tre statue. La chiesa presenta al suo interno un’unica navata a croce latina, suddivisa in cinque campate da lesene in stucco poggianti su alti basamenti in marmo; capitelli in stile corinzio e cornici raffiguranti la Via Crucis, completano le stesse. Sopra dette lesene, un cornicione praticabile si dispone lungo tutta la navata e funge da imposta alla volta a botte che presenta ai lati, delle strombature di finestre in corrispondenza della cappelle laterali. Nella prima campata troviamo a sinistra il battistero: esso ha pianta rettangolare e conserva al suo interno il fonte battesimale a pianta ottagonale, sormontato da piccolo tempio in legno; nella parte superiore, vi è un matroneo non accessibile, con apertura ad arco e completo di balaustra in legno dorata. Nella cappella di destra invece, vi è un ingresso che conduce all’abitazione del sagrestano e ai locali di deposito della chiesa. Nella seconda campata vi è a sinistra la cappella della Madonna e Santi dotata del suo piccolo presbiterio con balaustra ed altare con ancona; la cappella di destra è dedicata ai Santi della Legione Tebea. Nella terza campata vi è a sinistra la cappella dedicata a S. Giuseppe con altare in marmo grigio con fondelli in alabastro, mentre a destra si trova la cappella di Maria Ss. con altare e ancona raffigurante l’Annunciazione. Nella quarta campata troviamo a sinistra la cappella del Sacro Cuore con altare in marmo e a destra invece vi è la cappella del Corpus Domini con presbiterio che prospetta sulla navata: la cappella è a pianta quadrata ed è coperta da cupola sorretta da quattro arcate con lucernario. Tra la quarta e la quinta cappella di a sinistra, addossato alla lesena, è in opera un pulpito in noce. Nella quinta campata è presente a sinistra la cappella di S. Grata dotata di altare in marmo giallo Verona con fondelli verdi mentre a destra si trova la cappella di S. Anna con altare in marmo. Il transetto ospita a sinistra la cappella dedicata alla Madonna Assunta, con altare marmoreo. Nel breve tratto di transetto che accoglie questa cappella ai lati sono collocati: a sinistra un confessionale e a destra l’ingresso che conduce alla cappella della Madonna del Patrocinio: essa ha pianta a croce latina coperta da volta a botte raccordata alla navata mediante un cornicione non praticabile; è suddivisa in tre campate da lesene in stucco lucido complete di capitelli dorati in stile corinzio. La cappella al lato destro del transetto è dedicata ai Corpus Christi ed ospita un un altare in marmo; anche ai lati di questa cappella si trovano un confessionale e l’ingresso alla sagrestia Il transetto è a pianta ottagonale, coperto da tazza emisferica con al centro un lucernario; dal transetto si accede al presbiterio: esso è sopraelevato rispetto alla navata di cinque gradini ed ospita al centro l’altare maggiore. Dietro l’altare si
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
edificio a navata unica con pianta a croce latina
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Preesistenze
la cappella della Beata Vergine del Patrocinio, edificata sul luogo di un antico cimitero
Elementi decorativi
sull'altare alla parete sinistra del transetto vi è l' "Assunzione della Vergine" di Gerolamo Romanino. Sulla parete destra del transetto, accanto alla Cappella del Corpus Christi, si trova "San Pietro, San Paolo e San Cristoforo in gloria", un dipinto del primo Seicento di Giovan Paolo Cavagn
Elementi decorativi
l'organo maggiore venne costruito nel 1781 ed è collocato nell'abside, ai lati dell'altare maggiore, su due cantorie gemelle; è caratterizzato dalla trasmissione meccanica sotterranea che collega la prima tastiera, situato sulla cantoria di sinistra) alla consolle collocata sulla cantoria di destra
Elementi decorativi
sull'altare alla parete sinistra del transetto vi è l' "Assunzione della Vergine" di Gerolamo Romanino. Sulla parete destra del transetto, accanto alla Cappella del Corpus Christi, si trova "San Pietro, San Paolo e San Cristoforo in gloria", un dipinto del primo Seicento di Giovan Paolo Cavagna
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2001)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, vien posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, consacrato il 4 novembre 2001, è realizzato in marmo giallo dorato di Roano, scolpito
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