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Calceranica al Lago
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Ermete
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
VIII - IX(fondazione intero bene); 1346 - 1346(menzione carattere generale); 1500 - 1524(decorazione arco santo); 1512 - 1512(rimaneggiamento intero bene); XVIII - XVIII(decorazione arco santo); 1786 - 1786(cambio giurisdizione carattere generale); 1833 - 1855(scialbo affreschi arco santo); 1883 - 1883(rinvenimento affreschi arco santo); 2003 - 2004(restauro intero bene); 2004 - 2004(manutenzione sagrato)
Chiesa di Sant'Ermete
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Ermete <Calceranica al Lago>
Altre denominazioni S. Ermete
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

VIII - IX (fondazione intero bene)

Il ritrovamento di una stele romana dedicata alla dea Diana nel luogo in cui sorge la chiesa e la dedicazione del tempio a Sant'Ermete hanno dato adito alle più svariate ipotesi circa la fondazione della chiesa, tutte da ritenersi fortemente incerte. Secondo Ochner (1878) un primo edificio fu fondato nel II secolo; Schmid (1980) ritiene di farlo risalire alla metà del IV secolo, mentre Campregher (1993) sostiene che l'edificio attuale potrebbe risalire all'VIII-IX secolo.

1346  (menzione carattere generale)

La chiesa è ricordata per la prima volta in un documento del 1346.

1500 - 1524 (decorazione arco santo)

Nel corso del primo quarto del XVI un anonimo frescante locale eseguì i riquadri con immagini di santi presenti ai lati dell'arco santo.

1512  (rimaneggiamento intero bene)

La chiesa subì un rimaneggiamento nel 1512, quando la famiglia Trapp fece realizzare i due portali rinascimentali e il protiro situato sul lato sinistro. Contestualmente a tale intervento o in epoca immediatamente successiva furono forse condotti il rifacimento in forme gotiche del presbiterio e l'apertura o la sostituzione delle cornici in pietra delle monofore centinate presenti in facciata e lungo la fiancata sinistra (ndc; incerta).

XVIII  (decorazione arco santo)

Nel corso del XVIII secolo la decorazione dell'arco santo fu completata in alto con le figure di due padiglioni oggi praticamente illeggibili.

1786  (cambio giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Calceranica rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 1786, quando fu accorpato a quella di Trento.

1833 - 1855 (scialbo affreschi arco santo)

Schmid (1980) ipotizza che gli affreschi ai lati dell'arco santo siano stati scialbati nel 1833 o nel 1855 come misura profilattica (incerta).

1883  (rinvenimento affreschi arco santo)

Gli affreschi sulle pareti dell'arco santo sono stati scoperti nel 1883 durante alcuni lavori di riparazione del soffitto.

2003 - 2004 (restauro intero bene)

Nel 2003-2004 l'edificio è stato sottoposto a un intervento di restauro conservativo progettato dall'architetto Giorgio Oss ed eseguito dalla ditta Tecnoart s.a.s. di Sembenico Lea & C. di Besenello. Gli interventi hanno riguardato in particolare il risanamento e il consolidamento delle murature e delle parti lapidee, la bonifica della cuspide del campanile da depositi di terra e vegetazione, la realizzazione di un grondino di rame a protezione del bancale in pietra delle finestre del campanile, il trattamento degli elementi in ferro (castello campanario, croce apicale, etc…). Contestualmente a tale intervento è stato condotto il rifacimento del manto di copertura in coppi in laterizio della navata e la sostituzione dei canali di gronda.

2004  (manutenzione sagrato)

Nel 2004 il sagrato è stato recintato con un parapetto.
Descrizione

La chiesa di Sant'Ermete sorge su uno sperone roccioso incuneato tra le case del paese di Calceranica, con orientamento a nord. Il ritrovamento in tale luogo di una stele romana con un'iscrizione dedicata alla dea Diana ha dato adito alle più svariate ipotesi circa la fondazione dell'edificio, che qualcuno vorrebbe addirittura d'epoca tardoantica. La prima menzione della chiesa, tuttavia, risale al 1346. L'edificio attuale è il risultato dei rimaneggiamenti promossi nel 1512 dalla famiglia Trapp, ricordati dall'iscrizione riportata sull'architrave del portale maggiore. La semplice facciata a due spioventi, caratterizzata unicamente dalle aperture del portale e delle due monofore laterali, è affiancata a sinistra dal campanile con cella a quattro monofore e cuspide in muratura. Sul lato destro, presso il campanile, si apre un accesso secondario, preceduto da un protiro aperto su due lati da arcate a pieno centro sostenute da una colonnina. All'interno la navata unica è sormontata da un soffitto piano in legno. L'arco santo in pietra a vista introduce al presbiterio con volta reticolata, rialzato su un gradino, la cui ricostruzione in forme gotiche è riconducibile agli inteventi promossi dai Trapp.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, intonacata a raso sasso, caratterizzata dalle aperture del portale architravato protetto da una tettoia monospiovente, e delle due monofore centinate profilate in pietra che lo affiancano.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, intonacate a raso sasso. Sul lato sinistro, presso il campanile, è presente un accesso secondario preceduto da un elegante protiro aperto su due lati da arcate a pieno centro rette da una colonnina libera e profilate in pietra. Monofore centinate profilate in pietra si aprono lungo la fiancata destra (una) e ai lati del presbiterio.
Campanile
Tozza torre a pianta quadrangolare interamente intonacata a raso sasso, conclusa da una cella a quattro monofore centinate. Copertura a piramide svasata verso l'alto.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a raso sasso all'esterno, intonacate e tinteggiate all'interno. Strutture portanti orizzontali: soffitto ligneo piano sulla navata; volta reticolata sul presbiterio, sull'abside e sul protiro esterno.
Coperture
Chiesa: navata coperta da tetto a due falde con struttura lignea e manto di copertura in coppi; tetto multi-falda sul presbiterio, con struttura in legno e manto di copertura in lastre di ardesia. Campanile: piramide in muratura.
Interni
Navata unica con pareti lisce; lungo la parete sinistra si trovano l'accesso al campanile e l'ingresso secondario. L'arco santo a sesto ribassato, profilato in pietra, introduce al presbiterio, rialzato su un gradino.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cemento bianche e nere in corsi diagonali comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Affreschi sono presenti ai lati dell'arco santo.
Adeguamento liturgico

nessuno
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