chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Guastalla Reggio Emilia - Guastalla chiesa sussidiaria Concezione Parrocchia di Santi Pietro e Paolo Apostoli-concattedrale Impianto strutturale; Preesistenze; Interno; Illuminazione; Prospetti esterni; Coperture; Pavimentazioni nessuno 1579 - 1579(preesistenze intero bene); 1620 - 1620(costruzione intero bene); XVIII - XVIII(ristrutturazione dell'interno intero bene); 1991 - 1995(consolidamento strutturale e messa in sicurezza intero bene); 1995 - 1995(progetto pittorico interno); 2001 - 2002(restauro e miglioramento antisismico intero bene)
Chiesa della Concezione
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Concezione <Guastalla>
Altre denominazioni
Beata Vergine della Concezione
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (costruzione)
maestranze emiliane (demolizione coro)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
maestranze emiliane (restauro e miglioramento antisismico)
Notizie Storiche
1579 (preesistenze intero bene)
Una prima chiesa dedicata alla Immacolata Concezione viene edificata nel 1579 dall'omonima confraternita che si era costituita l'anno precedente.
1620 (costruzione intero bene)
Nel 1620 la chiesa viene riedificata a pianta ottagonale su disegno di Antonio Filippi, l'architetto guastallese che nel 1600 aveva riedificato la chiesa dei Servi di Maria.
XVIII (ristrutturazione dell'interno intero bene)
Nel corso del Settecento sono stati compiuti lavori di sistemazione dell'interno fino ad allora piuttosto severo. Sono stati aggiunti i due altari laterali addossati alle pareti, l'altare maggiore è stato arricchito con un dossale in legno intagliato e dorato, e sono state create le due cantorie.
1991 - 1995 (consolidamento strutturale e messa in sicurezza intero bene)
Nel 1924 viene demolito il coro absidato per poter realizzare la casa del cappellano.
1995 (progetto pittorico interno)
Al termine dei lavori di consolidamento del 1994-95 viene redatto dall'ing. Aldrovandi un progetto di restauro pittorico che comprende:
- la deumidificazione delle murature perimetrali per un'altezza di circa 1,50 mt;
- le analisi stratigrafiche e campioni di colore;
- la pulitura delle superfici interne ed eventuale consolidamento degli intonaci;
- il restauro dei paliotti in scagliola e del dipinto nella lunetta della controfacciata;
- il restauro del portone di ingresso e dei serramenti delle finestre.
Il tutto per un preventivo di spesa ammontante a circa 85.000.000 di lire. Si decide però di rimandare l'esecuzione di detti lavori ad un momento più propizio. Probabilmente in quell'occasione viene eseguito soltanto il restauro del portone di ingresso.
2001 - 2002 (restauro e miglioramento antisismico intero bene)
In seguito all'evento sismico del 1996 viene redatto un progetto di restauro e miglioramento antisismico, a firma dell'ing. Aldrovandi. Il progetto comprende i seguenti interventi:
A) manutenzione e ripristino strutturale della struttura lignea di copertura dell'abside;
B) manutenzione del manto di copertura in coppi della lanterna e dei paramenti murari e dei serramenti della stessa;
C) riparazione delle lesioni diffuse nella muratura fondo-absidale e in parte delle murature adiacenti che si affacciano sul cortile;
D) riparazione lesioni diffuse nella sagrestia a piano terra e ripostigli a piano terra e primo piano;
E) restauro dell'affresco nella lunetta sopra il portone di ingresso che presenta fessurazioni e crettature;
F) incatenamenti dei fronti delle facciate nord-ovest, nord-est, sud-ovest, attraverso l'inserimento di catene d'acciaio nella muratura;
G) consolidamento statico della soletta del ballatoio del primo piano, interno cortile.
Descrizione
L'Oratorio dell'Immacolata Concezione ha forma ottagonale. Costruita inizialmente nel 1579 per l'omonima confraternita, la chiesa viene poi ricostruita nel 1620 su disegno del guastallese Antonio Filippi. La sua singolare collocazione (nell'angolo dell'antica piazza della Posta, oggi piazza Garibaldi) denota una cura particolare del dettaglio scenografico.
L'edifico è segnato all'esterno da lesene angolari e ampie specchiature leggermente rientranti. L'ingresso è collocato sul lato prospiciente la piazza.
L'architettura dell'interno ha linee severe. Paraste a libro di ordine dorico sottolineano gli spigoli dell'aula e definiscono l'impaginato delle pareti alleggerite da arcature. Due sono gli altari laterali: a destra è dedicato a S. Ignazio di Antiochia, a sinistra alla Beata Vergine del Carmine.
La scarsella è rialzata di un gradino e contiene l'altare maggiore. Una balaustra la separa dall'aula. Tutti gli altari sono dotati di paliotti in scagliola policroma del maestro carpigiano Giovanni Massa che li ha eseguiti nella prima metà del XVIII secolo. L'aula è coperta da una cupola ad otto spicchi priva di aperture e di decorazioni terminante con una lanterna.
Impianto strutturale
Dalla perizia tecnica redatta dall'ing. Luca Aldrovandi nel 1991 si desume che la chiesa è realizzata con struttura in muratura. In corrispondenza dei vertici della pianta ottagonale, la muratura assume una sezione maggiore a formare dei pilastri d'angolo.
Preesistenze
Sotto il profilo planimetrico la chiesa della Concezione ha un impianto di tipo centrale. L'ingresso è posto sul lato nord-ovest. Il coro ha terminazione rettilinea. Di fianco al coro sono stati realizzati, nel corso del XVIII secolo, due vani rettangolari sopra ai quali si trovano le cantorie. La sagrestia è collegata direttamente con il coro sul fianco est.
Dimensioni complessive dell'interno: larghezza 10,75 mt, lunghezza 16,45 mt.
Interno
L'architettura della chiesa ha linee severe. Paraste a libro di ordine dorico sottolineano gli spigoli dell'aula e definiscono i due livelli di cui si compone l'impaginato delle pareti. Al primo livello gli specchi murari risultano alleggeriti da arcature, due delle quali ospitano gli altari laterali. L'altare di destra è dedicato a S. Ignazio di Antiochia di cui si custodisce una preziosa statua in legno policromo del XVII secolo. Nell'altare di sinistra si venera la Beata Vergine del Carmine. L'architettura degli altari ha un impianto pressoché simile: colonne a finto marmo sostengono il frontone spezzato con attico centrale recante i simboli del santo cui si riferisce (il pastorale e la palma del martirio nell'altare di S. Ignazio di Antiochia, una corona di rose nell'altare della Beata Vergine). La scarsella è rialzata di un gradino e contiene l'altare maggiore. Una balaustra la separa dall'aula. Tutti e tre gli altari sono dotati di paliotti in scagliola policroma del maestro carpigiano Giovanni Massa che li ha eseguiti nella prima metà del XVIII secolo. In essi, S. Ignazio e la Madonna sono collocati in uno spazio dilatato e prospettico definito da ampie balconate aperte su giardini.
Di fianco all'altare sono stati aperti nel XVIII secolo due vani quadrangolari, coperti a crociera, con cantorie al piano superiore. L'arco presbiteriale è ornato da un cartiglio recante un motto mariano ed è sormontato da un dipinto con cornice settecentesca entro la quale è inserito lo stemma dei frati francescani (due braccia incrociate davanti alla Croce in campo azzurro).
Il livello superiore si configura come un attico nel quale sono collocati dipinti alternati ad aperture finestrate. Una cupola ad otto spicchi copre l'aula e termina al centro con una lanterna anch'essa ottagonale.
Illuminazione
L'apporto luminoso di origine naturale nella chiesa è favorito dalla presenza di tre finestre nell'aula e due nella parete di fondo del coro. La cupola è priva di aperture. Soltanto la lanterna sommitale è finestrata. L'impianto di illuminazione artificiale consta di due proiettori posizionati sopra gli archi degli altari laterali e due faretti nel coro. La chiesa è dotata di impianto luce di emergenza.
Prospetti esterni
L'Oratorio dell'Immacolata Concezione occupa un posto di rilievo nell'urbanistica guastallese. La sua posizione angolata (nell'antica piazza della Posta, oggi Piazza Garibaldi) denota una cura particolare del dettaglio scenografico. Soltanto tre degli otto lati di cui si compone la pianta della chiesa aggettano sulla piazza, gli altri risultano inseriti nella cortina edilizia urbana. All'esterno l'edificio è segnato da lesene angolari e ampie specchiature leggermente rientranti. Tutto il paramento murario è in mattoni lasciati a vista, ad eccezione del lato di ingresso, la cui specchiatura è stata intonacata. Sopra al portale si trova un'apertura finestrata a forma quadrangolare. Negli altri lati, medesime aperture si alternano a monofore ormai tamponate ma dalla forma ancora leggibile.
Coperture
La cupola ottagonale poggia su nervature portanti. Anche il tiburio ha otto lati ed è coperto da un tetto spiovente con lanterna centrale. La copertura della scarsella è stata ripristinata probabilmente negli anni '80 del XX secolo.
Pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è in mattonelle di cotto. In più punti si notano segni di degrado dovuti all'umidità risalente dal terreno.
Adeguamento liturgico
nessuno
Nessun intervento di adeguamento liturgico è stato effettuato dopo il Concilio Vaticano II