La zona dell'alta Val d'Illasi venne occupata tra il IX ed il X sec. da popolazioni cristiane di origine franca. Esse portarono con sé le proprie tradizioni e fondarono chiese e cappelle che intitolarono a santi di origine francese. Appartengono alla fase di occupazione carolingia le chiese di S. Vito a Badia Calavena, S. Martino di Tours a Tregnago, S. Egidio sempre a Tregnago, S. Dionigi a Marcemigo. In base alla intitolazione originaria della chiesa di Scorgnano, dedicata a S. Brigida (451-525), santa molto venerata nelle regioni transalpine, e S. Severo, è ipotizzabile che anch'essa sia stata eretta in periodo franco e che dipendesse dalla pieve di S. Maria Assunta di Tregnago.
1130 - 1185 (bolla di Papa Lucio III carattere generale)
Il primo documento a nominare direttamente il paese di Scorgnano risale al 1130. Nessuna menzione sulla chiesa. Nel 1185 (bolla di Papa Lucio III), la contrada di Scorgnano figura anche nell'elenco dei beni confermati dal pontefice al vicino monastero dei SS. Pietro e Vito a Calavena. Anche questa volta nessuna menzione sull'edificio.
1530 - 1532 (visite pastorali del vescovo Giberti carattere generale)
La prima notizia diretta inerente la chiesa di Scorgnano risale al 1530, anno della prima visita pastorale del vescovo Giberti (1524-1543). L'edificio viene chiamato "ecclesiam Sanctorum Severi et Brigidae de Scorgnano" di "nullius valoris, sine cura", dotata di cimitero per gli abitanti della contrada e non più dipendente da Tregango, bensì dalla chiesa parrocchiale di S. Biagio di Cogollo. Nella visita pastorale successiva, datata 1532, definisce l'edificio in buone condizioni, grazie alle cure proferite dalla società della Beata Vergine Maria, ma nulla aggiunge sulla sua struttura architettonica.
1612 (santuario mariano carattere generale)
Nel 1612 Papa Paolo V conferisce alla Confraternita della Beata Maria Vergine l'indulgenza plenaria in perpetuo a chiunque il giorno dell'Annunciata, il 25 marzo, visitasse la chiesa. Da allora la chiesa prese il nome di Santuario dei SS. Brigida e Severo.
1761 (ampliamento e nuova copertura intero bene)
Nel 1761 l'edificio venne ampliato in lunghezza alle dimensioni attuali (internamente 5 x 18 m.). In tale occasione fu anche costruito il soffitto a capriate lignee.
1781 (erezione campanile)
Nel 1781 venne costruito il nuovo campanile, parzialmente inglobato nella struttura della chiesa. Una iscrizione sul lato ovest ricorda l'evento: "Contrate Scurniani 1781 - M.D.C.C.L.X.X.X.I".
1936 (costruzione e decorazione pittorica sagrestia e arco trionfale)
Nel 1936 venne edificata la sagrestia. In tale occasione venne anche decorato l'arco trionfale che conduce al presbiterio con soggetti raffiguranti il "Mistero dell'Annunciazione" con a sinistra l'Arcangelo Gabriele, a destra la Madonna ed al centro la scritta: "Ave Maria gratia plena dominus tecum benedicta tu in mulieribus". Opera del pittore dilettante locale Amabile Rossetti.
1942 (costruzione e collocazione oratorio e statua della Madonna)
In data 1942 a lato del Santuario di Scorgnano venne edificato l'oratorio, di dimensioni 4 x 8 m. Sempre nello stesso anno venne collocata all'interno di una nicchia ricavata nell'altar maggiore, una nuova statua in marmo bianco di Carrara, raffigurante la Madonna Annunciata.
1943 - 1978 (modifiche facciata)
Come si evince da foto d'archivio tra il 1943 ed il 1978 venne chiusa una lunetta soprastante il portale d'ingresso. Al suo posto venne aperta una nicchia all'interno della quale fu collocata una statuetta raffigurante la "Madonna Annunciata".
1978 - 1979 (restauro intero bene)
Nel 1978 il parroco di Cogollo don Antonio Scappini decise di metter mano al Santuario di Scorgnano, che venne restaurato nelle parti ammalorate. In tale occasione, oltre al rifacimento della copertura della sagrestia, all'intonacatura delle pareti interne ed esterne della chiesa e all'installazione di nuovi infissi, venne anche riedificato l'oratorio a lato della chiesa.
2011 (tinteggiatura facciata)
Nel 2011 è stata ritinteggiata la facciata del Santuario.
Descrizione
Oscure sono le origini della chiesa dei SS. Brigida e Severo a Scorgnano. Alcuni ipotizzano, come per altre chiese dell'alta Val d'Illasi (pieve e chiesa di S. Egidio a Tregnago, chiesa di S. Dionigi a Marcemigo), una fondazione carolingia, allorchè questo popolo si stanziò pacificamente in quest'area tra il IX ed il X sec. Altro indizio di antichità sarebbe la dedicazione a S. Brigida, vissuta in Irlanda tra il 451 ed il 525 e molto venerata tra le popolazioni transalpine. Notizie più concrete provengono dalle visite pastorali del vescovo Giberti (1524-1543), il quale ci informa che la chiesa di Scorgnano era allora cappella dipendente dalla parrocchiale di Cogollo, condizione che permane tutt'ora. Nel 1612 Papa Paolo V conferì alla Confraternita della Beata Maria Vergine l'indulgenza plenaria a chiunque visitasse la chiesa il giorno dell'Annunciata. Da allora la chiesa divenne santuario mariano molto frequentato. Qualche modifica nella struttura è occorsa nel corso del Novecento, come la costruzione della sagrestia e dell'oratorio adiacente alla chiesa.
L'edificio si presenta con facciata a capanna in stile neoclassico rivolta ad occidente. Torre campanaria parzialmente inglobata nella struttura della chiesa, in corrispondenza della facciata. Impianto ad unica navata rettangolare, e presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di un gradino. L’ambiente interno è caratterizzato da una complessiva sobrietà e semplicità compositiva, interessato da un apparato decorativo a tempera che culmina nella decorazione dell’arco trionfale e delle pareti del presbiterio. Copertura a due falde con struttura portante costituita da travature e capriate lignee a vista con decorazioni policrome in corrispondenza dell'aula; il presbiterio è coperto da una controsoffittatura piana decorata a finti cassettoni; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in piastrelle di cemento con decorazioni geometriche policrome.
Pianta
Piccolo oratorio costituito da un’unica navatella rettangolare ad asse maggiore longitudinale con orientamento est-ovest; presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di un gradino rispetto il livello dell’aula. In corrispondenza dell’ingresso principale, che si apre centralmente in facciata con bussola lignea interna, la porzione destra dell’aula è occupata dalla struttura a pianta quadrata della torre campanaria, che risulta pertanto inglobata nel corpo edilizio principale. Lungo il fianco settentrionale si colloca l’oratorio a pianta rettangolare (ora adibito a sala polivalente), con facciata preceduta da un modesto atrio porticato esterno, di poco arretrato rispetto il prospetto principale della chiesa; sullo stesso lato insistono anche l’ambiente della sacrestia ed alcuni vani di servizio. Sul lato meridionale si colloca il cimitero di pertinenza della chiesa, delimitato da un muro di recinzione.
Facciata
Facciata a capanna, rivolta ad occidente. Due lesene angolari di ordine tuscanico inquadrano il prospetto. Al centro si apre il portale rettangolare di marmo bianco, sovrastato da una nicchia contenente una statua raffigurante la "Madonna Annunciata". Sopra alla nicchia un oculo illumina l'interno dell'edifcio. Frontone e timpano privi di elementi architettonici di rilievo. Sul vertice sommitale dello spiovente e su quelli laterali campeggiano tre croci in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura mista legata con malta di calce, con prevalenza di conci di pietra calcarea della Lessinia. I paramenti esterni ed interni si presentano intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista decorate con motivi ornamentali floreali. Il presbiterio è coperto da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato e decorato a tempera con un motivo a cassettoni con oculo circolare centrale.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde sovrapposta all’aula è realizzata con un sistema di quattro capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale collegato alla catena mediante staffatura metallica; in corrispondenza degli innesti nelle pareti d’ambito le teste delle catene lignee poggiano su mensole in pietra a semplice modanatura; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e travetti lignei, con sovrapposto tavolato; manto di copertura in coppi di laterizio. Le travature lignee dell’orditura principale e secondaria presentano decorazioni policrome a motivi floreali.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio è realizzata in piastrelle di cemento con inerti colorati che disegnano un motivo geometrico policromo. Il gradino che introduce al presbiterio è in marmo rosso Verona.
Prospetti interni
L’ambiente interno si presenta caratterizzato da una complessiva sobrietà e semplicità compositiva interessato da un apparato decorativo a tempera che decora i prospetti interni e che culmina nella decorazione dell’arco trionfale e delle pareti del presbiterio.
Prospetti esterni
I prospetti esterni si presentano semplicemente intonacati e tinteggiati, caratterizzati unicamente dalle finestrature lievemente strombate che interrompono la continuità muraria.
Campanile
Torre campanaria parzialmente inglobata nella parete meridionale della chiesa. Pianta quadrata, fusto emergente dalla struttura della chiesa per circa 2 m. Una cornice marcapiano lo separa dalla cella campanaria ad edicola, caratterizzata da una monofora a tutto sesto per lato. Copertura a quattro falde in coppi. Sul vertice sommitale campeggia un'esile croce in ferro.
Adeguamento liturgico
aula dell'assemblea - aggiunta arredo (1976)
Nuovi banchi lignei.
presbiterio - aggiunta arredo (1978)
L'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle antiche balaustre in marmo (spostate ai lati dell’altare maggiore), il posizionamento del nuovo altare rivolto verso l’aula, e dell'ambone ligneo. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1978)
Nuovo altare in legno rivolto verso l’assemblea, realizzato dal Sig. Giorgio Ambrosi di Scorgnano, decorato con intarsi a mano e decorato frontalmente con quattro colonnine e da un pannello con la raffigurazione dell’ultima cena. L’altare è collocato su una pedana lignea a prolungamento del primo gradino dell’altare maggiore pre-conciliare.
sede - aggiunta arredo (1978)
Sedili mobili in legno. Sede del celebrante collocata sulla predella dell’altare maggiore pre-conciliare; sedili dei concelebranti disposti lungo i fianchi laterali del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (1978)
Nuovo leggio in legno, opera del Sig. Giorgio Ambrosi di Scorgnano, con decorazioni scultoree realizzate in ferro battuto dai fratelli Gino e Mario Bonamini di Cogollo, rappresentanti la Vergine e l’Arcangelo Gabriele.