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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
San Macario in Monte
Lucca
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Macario
Parrocchia di San Macario abate
Facciata; Pianta; Presbiterio; Cantoria; Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
754 - 755(prime attestazioni intero bene); 892 - 892(prime attestazione della pieve intero bene); 1565 - 1566(ampliamento ala desta); 1651 - 1651(modifiche interne navata laterale); 1733 - 1733(descrizione facciata); 1779 - 1780(trasformazione intero bene); 1798 - 1798(arredo liturgico presbiterio); 1844 - 1860(decorazione interno); 1858 - 1858(arredo liturgico presbiterio); 1990 - 1990(restauro copertura)
Chiesa di San Macario
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Macario <San Macario in Monte, Lucca>
Altre denominazioni Chiesa di S. Macario abate
Chiesa di San Macario abate
S. Macario
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
maestranze area lucchese (inversione orientamento)
maestranze area lucchese (trasformazione globale intero edificio)
Notizie Storiche

754 - 755 (prime attestazioni intero bene)

in un ordine del re Astolfo si ha menzione della chiesa «in loco Lupelia et in Pumpiano prope ecclesia Sancti Machari».

892  (prime attestazione della pieve intero bene)

in una sentenza del 892, la chiesa di San Macario, viene menzionata come Pieve Battesimale.

1565 - 1566 (ampliamento ala desta)

viene aggiunta una stanza «quadrangolare», sul lato destro dell’ingresso da usarsi come battistero.

1651  (modifiche interne navata laterale)

viene registrata divisione attraverso delle murature della navata laterale “sproporzionata” dal resto della chiesa, nell'ambiente creato trovano posto i locali della Compagnia.

1733  (descrizione facciata)

viene descritto il portico, con due colonne in muratura intonacata, affiancato dal campanile da una parte e da una stanza dal lato opposto.

1779 - 1780 (trasformazione intero bene)

lavori di trasformazione dell’edificio, la chiesa fu ridotta ad un’unica navata.

1798  (arredo liturgico presbiterio)

collocazione altare della celebrazione in marmi policromi.

1844 - 1860 (decorazione interno)

lavori di rifinitura a scagliola dei pilastri e delle colonne, decorazione pittorica.

1858  (arredo liturgico presbiterio)

collocazione balaustrata in marmo tra il presbiterio e l'aula.

1990  (restauro copertura)

ristrutturazione, consolidamento e impermeabilizzazione del tetto.
Descrizione

la chiesa di san Macario in Monte e` documentata fin dall'anno 754. La torre campanaria era probabilmente inserita nel sistema di avvistamento e segnalazione della regione e la chiesa per comodità` vi sorse nei pressi. Nell'anno 892 viene indicata come pieve battesimale, ed ebbe in origine due navate, intorno alla meta` del XVI secolo si hanno dei piccoli interventi di ampliamento della fabbrica. Nel XVII secolo si interviene costruendo dei muri per dividere le due navate e creare un ambiente liturgico ad un’unica navata. Alcune fonti attestano che tra il XVII e il XVIII secolo si inverte l’orientamento della chiesa, creando l’ingresso a est dove precedentemente era il coro e viceversa. Sono descritti nel “libro de’ sindicati [...]”, conservato nell'archivio parrocchiale, i lavori di radicale trasformazione datati tra il 1779 e il 1780, che hanno portato l’edificio alla forma attuale, cioè` una pianta a croce latina a navata unica, con un tiburio sopra lo spazio di crociera, due braccia del transetto di ridotte dimensione, un’abside ed infine una sacrestia tra il transetto di destra e l’abside. Lo spazio interno e` scandito da un sistema di paraste di ordine ionico, sopra la trabeazione si aprono delle finestre termali per lato, le campate sono voltate a crociera in muratura, tranne la prima che e` a botte, sotto la quale, in controfacciata, si trova la cantoria. Questa è collocata in sopra il portico esterno a tre campate con colonne in stile ionico. Altri lavori, soprattutto di finitura e decorazione, sono stati effettuati nella seconda meta` del secolo XIX. Nello spazio occupato dall'antica navata laterale, sono stati creai gli ambienti della Compagnia dove sono collocati due fonti battesimali, da questo spazio si accede ad un ambiente a pianta quadrata dove e` presente una decorazione parietale raffigurante il battesimo di Gesu`.
Facciata
e` sormontata da un frontone triangolare che poggia su una trabeazione molto semplice; la sottostante parte di facciata è inquadrata in un risalto in muratura intonacato, in cui si apre nella parte inferiore, il portico definito da una pseudo serliana di ordine ionico semplificato.
Pianta
pianta a croce latina con aula di due campate quadrate voltate a crociera come i due bracci laterali del transetto, di dimensioni più ridotte; lo spazio di crociera è sormontato da una cupola a sesto ribassato, ed infine un abside che conclude l’edificio. La chiesa oltre l’ingresso principale, ne possiede uno secondario sul lato meridionale
Presbiterio
il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto al pavimento della chiesa. Lo spazio liturgico è separato da quello della navata da una balaustrata in marmi bianchi e colorati, collocata nel 1858, con un andamento mistilineo convesso verso il centro della crociera. L’altare storico anch'esso in marmi policromi con una predominanza del bianco, e` stato posizionato nel 1798 ed è rialzato di due gradini rispetto al pavimento. Per l’adeguamento liturgico si è provveduto posizionando un altare ligneo.
Cantoria
in controfacciata, è in muratura, voltata a botte ed accoglie l’organo. Il suo parapetto, anch'esso in muratura, si inserisce in un impaginato plastico di paraste corinzie trabeate che formano tre campate che non appaiono coordinate con il resto dell’apparato decorativo.
Impianto strutturale
muratura mista continua, volte in muratura con arconi di irrigidimento incatenati e copertura lignea.
Struttura
strutture verticali in muratura mista, pietra e laterizio per le parti a vista, le restanti murature essendo intonacate non permettono l’individuazione dei materiali componenti ne´ la loro apparecchiatura.
Coperture
a capanna con capriate e orditure secondarie in legno, è coperta con coppi ed embrici; all'interno la copertura è a volte in muratura con mattoni disposti in foglio ed irrigidita da arconi trasversali incatenati.
Pavimenti e pavimentazioni
l’edificio è pavimentato con del seminato bicolore alla veneziana. Il presbiterio e` pavimentato in marmo bianco e grigio scuro disposto a scacchiera.
Elementi decorativi
l’interno della chiesa e` impostato secondo un sistema plastico di decorazione in stile ionico semplificato, gli elementi in stucco dell’ordine sono dipinti di bianco, il fregio e` dipinto a imitazione del marmo e il fondo delle pareti e` in colore beige. Le volte sono dipinte a cielo stellato con le modanature delle crociere dipinte in bianco; i pennacchi, la chiave di volta della cupola e il catino absidale sono dipinti con raffigurazioni di carattere religioso. Nei due bracci del transetto sono collocati due altari in marmi policromi.
Campanile
accostato al lato sinistro della chiesa, al momento dell’impianto faceva parte dell’antico sistema territoriale di torri di avvistamento, e` realizzato in muratura in pietra arenaria grigia a filaretto nella parte inferiore, dove si apre una monofora, e a conci squadrati nella parte superiore dove si sovrappongono una monofora, una bifora con colonnino bianco al centro ed una trifora con due bianchi colonnini, queste ultime rifinite nella parte superiore da una serie di archetti pensili. I merli sono un’aggiunta molto più tarda.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
L'intervento di adeguamento liturgico ha carattere di provvisorietà; è formato, infatti, da elementi eterogenei. È stato aggiunto innanzi all'altare maggiore storico, su pedana lignea, l’altare della celebrazione in legno. A sinistra, poco più avanti l’altare della celebrazione, si trova un leggio metallico che funge da ambone, mentre sulla predella dell’altare maggiore storico un seggio ligneo è stato adattato a sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella del tabernacolo marmoreo dell’altare maggiore storico.
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