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Selci
Sabina - Poggio Mirteto
chiesa
sussidiaria
Sant'Eleuterio
Parrocchia del Santissimo Salvatore
Facciata; Impianto planimetrico; Struttura e coperture; Pavimenti e pavimentazioni; interni
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
1343 - 1343(menzione intero bene); XVII - XVII(menzione intero bene); 1702 - 1702(menzione intero bene); 1779 - 1782(menzione intero bene); 1833 - 1835(menzione intero bene); 1970 - 1980(adeguamento liturgico presbiterio); 1971 - 1971(menzione intero bene)
Chiesa di Sant'Eleuterio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Eleuterio <Selci>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sabine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1343  (menzione intero bene)

la chiesetta rurale di Sant'Eleuterio figura già nel "Registrum episcopatus Sabinensis" del 1343 tra le cappelle dipendenti dalla chiesa parrocchiale di Santo Stefano.

XVII  (menzione intero bene)

la vitalità del culto è attestata, nel XVII secolo, dalla pala d'altare della chiesa del Santissimo Salvatore, nella quale anche Sant'Eleuterio papa è raffigurato in adorazione del Salvatore, tra i protettori del paese.

1702  (menzione intero bene)

il Piazza nel 1702 ricorda che nella piccola chiesa si celebra "la festa del Santo Martire Titolare con grande solennità e molto concorso di popolo".

1779 - 1782 (menzione intero bene)

il cardinale Andrea Corsini, durante la sua visita pastorale, ricorda che la chiesa di Sant'Eleuterio ha un unico altare con una tela raffigurante il Santo titolare insieme a Santo Stefano.

1833 - 1835 (menzione intero bene)

nella visita pastorale del cardinale Odescalchi si registra la presenza di una compagnia intitolata al Santo.

1970 - 1980 (adeguamento liturgico presbiterio)

la chiesa presenta una mensa disposta secondo le indicazioni liturgiche post conciliari.

1971  (menzione intero bene)

da notare che ancora nel 1971 il periodico "Selci in Sabina" segnalava la festa del Santo tra i maggiori appuntamenti religiosi del paese.
Descrizione

La Chiesa di S. Eleuterio, è situata a pochi chilometri dal paese e dà il nome anche alla località. La chiesa presenta un profilo a capanna con un piccolo campanile a vela sulla spiovente destro del tetto. L’unico ingresso in legno è sormontato da un piccolo protiro in laterizio. La chiesa è composta da un'unica aula di forma rettangolare, è costruita in muratura portante composta da pietrame di cava e coperta da un tetto a due falde sorretto da due archi trasversali.
Facciata
La facciata della Chiesa presenta un profilo a capanna ed è intonacata, al centro è presente un ingresso con portone in legno inserito in un portale il cui architrave è sorretto da due mensoline. Sopra il portone è presente un protiro in laterizio a copertura di una lunetta cieca in cui sono presenti delle sculture in terracotta. La facciata presenta dei contrafforti presso i due spigoli; un campanile a vela a una fornice in laterizio è presente al centro dello spiovente di destra.
Impianto planimetrico
L'interno della chiesa è a navata unica e a forma rettangolare.
Struttura e coperture
L’edificio è in muratura portante composta da pietrame di cava, mentre la copertura di tutto l’edificio è composta da un tetto a vista a due falde sorretto da due archi trasversali. Sono presenti dei contrafforti murari.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto.
interni
Le pareti interne sono intonacate. Sono presenti una serie di affreschi lungo le due pareti laterali datati tra il XII e il XIII secolo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
la chiesa presenta una mensa disposta secondo le indicazioni liturgiche post conciliari.
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