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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Budrio
Bologna
chiesa
sussidiaria
Madonna dell'Olmo
Parrocchia di San Lorenzo di Budrio
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (1989)
1589 - 1596(costruzione intero bene); 1889 - 1889(restauro copertura); 1913 - 1913(restauro intero bene); 1939 - 1939(restauro decorazioni); 1945 - 1970(restauro intero bene); 2012 - 2017(carattere generale intero bene )
Chiesa della Madonna dell'Olmo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna dell'Olmo <Budrio>
Altre denominazioni Santuario della Beata Vergine delle Grazie dell'Olmo
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie dell'Olmo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1589 - 1596 (costruzione intero bene)

Tra il 1589 ed il 1596 venne innalzata per volontà dei conti Giasone e Pompeo Vizani la chiesa, che prese dedicazione dall’albero in loco, su cui era infissa un'icona mariana.

1889  (restauro copertura)

Un importante restauro si ebbe nel 1889, durante il quale l’antico soffitto a travature fu sostituito con uno a cassettoni.

1913  (restauro intero bene)

Il 1913 vide il Santuario sottoposto a diverse opere di restauro, volute dall’allora parroco Casimiro Cinti. Furono eseguiti lavori murari, riparato l’altare maggiore, murati i coppi dietro il campanile, fatti diversi lavori di falegnameria fra cui stipiti nuovi, griglie e architravi.

1939  (restauro decorazioni)

Nel maggio del 1939, in occasione del settimo cinquantenario, il santuario fu oggetto di piccoli interventi di restauro, rivolti soprattutto alle decorazioni ed agli interni.

1945 - 1970 (restauro intero bene)

Durante la guerra l’edificio subì molteplici danni, tra i quali squarci nelle pareti e il crollo di una parte del campanile. Il grande restauro del 1969-1970 fu volto al ripristino delle strutture e rimise in luce quella che fu l’antica chiesa, pensando a tal fine di demolire i fabbricati di più recente costruzione. Venne così liberato il lato ovest della chiesa dall’edificio addossato ad essa, utilizzato come abitazione. I lavori interessarono anche la sistemazione del soffitto, e riportarono alla luce nella facciata l’ovale di centro, sopra il portale, e i due finestroni dai quali i devoti potevano vedere l’immagine della Vergine. Anche il campanile fu oggetto di restauri. (Servetti Donati F., 1970, p. 160-162) (Manenti C., 2011, p.284)

2012 - 2017 (carattere generale intero bene )

La chiesa, non interessata da danni in seguito al sisma del 2012, è tuttora in buono stato di conservazione.
Descrizione

La chiesa santuariale, di origine secentesca, sorge a pochi chilometri ad est di Budrio, in ambito rurale, a ridosso della storica via Olmo su cui affaccia con il fronte. La dedicazione e l'omonima località prendono il nome dall'abero su cui era l'icona mariana del santuario. L'edificio, che ha subito ingenti restauri post-bellici, è un semplice tempio a capanna, esternamente in facciavista con due porticati angolari ad una campata; internamente l'assemblea siede in un'ambiente quadrato con due cappelle laterali, caratterizzato da alzati semplicemente intonacati con modanature in mattoni e da una copertura lignea a cassettoni.
contesto
La chiesa è situata a circa tre chilometri dal centro di Budrio sulla via Olmo, antica strada che prese il nome dal grande albero al quale era appesa l’immagine della Madonna. L’edificio sorge orientato ad ovest nell’ambito rurale della pianura bolognese.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di un’aggregazione orizzontale di cui fanno parte anche la casa canonica ad ovest e un piccolo campanile sul lato destro della chiesa stessa, più arretrato rispetto alla strada e inglobato nel volume.
esterno
La chiesa non presenta un sagrato, poiché sorge con la facciata a ridosso della via Olmo da cui è separata solo da un piccolo marciapiede. La facciata a capanna è in facciavista e presenta un solo registro suddiviso in tre parti: quella centrale, più ampia, è scandita orizzontalmente da cornici a formare tre specchiature ospitanti al centro il portale in legno, anch’esso incorniciato con sovrastante finestra ovale, nei riquadri laterali due finestre rettangolari. La parte centrale culmina con un timpano modanato intonacato al suo interno, recante al centro la lettera M di Maria in metallo, con sovrastante cornicione aggettante intonacato. Ai lati del volume centrale vi sono due porticati angolari ad una sola campata, inquadrati da arco a tutto sesto sia sul fronte che sul fianco, più bassi e raccordati al volume centrale con salienti rampanti culminanti con pinnacoli. Sotto ad entrambi i porticati, lateralmente al volume centrale, si aprono le porte di ingresso secondarie, rettangolari in legno. I fianchi della chiesa sono in facciavista, spogli e privi di finestrature; sul lato destro è presente il campanile, anch’esso rettangolare e in facciavista, inglobato nel volume della chiesa stessa. L’abside della chiesa non è visibile esternamente in quanto il retro dell’edificio è interamente occupato dalla casa canonica che sorge come prosecuzione del volume della chiesa stessa.
pianta
La chiesa presenta una semplice pianta quadrata, con una sola navata e cappelle laterali, una per lato ed abside rettangolare.
interni
L’aula quadrata presenta un pavimento in graniglia policroma; le pareti intonacate sono scandite da lesene in facciavista culminanti con cornice sommitale ed in controfacciata formano un arco a tutto sesto centrale che incornicia il portale d’accesso con la sovrastante finestra ovale. Lateralmente si aprono due cappelle profonde, una per parte, anch’esse inquadrate da archi a tutto sesto in facciavista, rialzate di un gradino rispetto all’aula e voltate a botte. Ciascuna cappella contiene un altare con paliotto a scagliola e retrostante edicola lignea ed è illuminata da una piccola finestra rettangolare che si apre in facciata, sotto ai porticati laterali. L’aula è coperta da un soffitto a cassettoni. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all’aula, è inquadrato da un arco a tutto sesto in facciavista speculare a quello della controfacciata; ospita un altare con paliotto a scagliola e sul fondo dell’abside rettangolare un’edicola in legno con quadro contenente una formella raffigurante la Madonna. Il presbiterio è coperto da volta a botte.
impianto strutturale
La chiesa presenta una struttura portante in muratura.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in una doppia fila di panche lignee disposte a battaglione. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all’aula, non presenta balasutra e comprende ambone, altare post-conciliare, sede, tabernacolo e croce. L’ambone, sulla destra del presbiterio, è a leggio in legno intarsiato con due colonnine laterali. L’altare post-conciliare, consacrato, è un arredo fisso in marmo di forma parallelepipeda con paliotto in scagliola bianco e nero, rialzato di un gradino rispetto al presbiterio. La sede del celebrante è una sedia in legno ubicata su una pedana lignea rialzata di due gradini rispetto al presbiterio, posta alla sinistra dell’altare. La custodia eucaristica è ubicata nell’aula, all’interno di un tabernacolo argenteo incastonato nell’edicola lignea dell’abside. E’ presente un confessionale in legno di manifattura antica, non integrato, ubicato nell’aula alla destra del presbiterio. La sacrestia è separata dal volume della chiesa e non presenta particolari decorazioni.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1989)
In posizione centrale è posto l'altare fisso post-conciliare realizzato su un basamento sopraelevato di marmo rosso di Verona e costituito da un parallelepipedo con mensa sporgente in marmo e paliotto finemente decorato in scagliola di colore bianco e nero.
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