chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Bologna
Bologna
chiesa
parrocchiale
Spirito Santo
Parrocchia dello Spirito Santo
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1970-75)
1429 - 1600(costruzione intero bene); 1600 - 1700(proprietà intero bene); 1925 - 1925(proprietà intero bene); 1930 - 1930(costruzione campanile ); 1942 - 1942(decorazione interno ); 1960 - 1960(demolizione intorno); 1960 - 1970(restauro interno ); 1967 - 1967(restauro interno ); 1995 - 1996(manutenzione campanile ); 2004 - 2005(rifacimento pavimento); 2010 - 2010(pavimentazione presbiterio)
Chiesa dello Spirito Santo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dello Spirito Santo <Bologna>
Ambito culturale (ruolo)
romanico lombardo (costruzione )
architettura moderna (rifacimento)
Notizie Storiche

1429 - 1600 (costruzione intero bene)

La ricostruzione storica delle origini della chiesa non affonda su dati certi. Parte degli studi sostiene che essa sorgesse presso l’ospedale dello Spirito Santo e che sia stata dedicata a San Giovanni Battista con un documento di papa Innocenzo III. La chiesa è comunque antecedente al 1429 e spettante a un Giacomo Schiappa, come cita la lapide conservata all’interno della chiesa. L’ospedale fu in seguito soppresso e la chiesa sconsacrata.

1600 - 1700 (proprietà intero bene)

Solo nel 1600 la chiesa riacquista la sua funzione liturgica e il suo cimitero ospita, nel corso dell'epidemia di peste che colpisce Bologna nel 1630, duemila persone. In seguito i compiti del cappellano si allargano fino a comprendere la cura dell’Oratorio di San Sebastiano.

1925  (proprietà intero bene)

Il 30 dicembre 1925 segna la data in cui viene esaudita la richiesta di erigere a parrocchia il Sussidio. Contemporaneamente si eseguono opere di abbellimento della chiesa a spese dei parrocchiani stessi.

1930  - 1930 (costruzione campanile )

Sono gli stessi cittadini a costruire, in due giorni, le fondamenta del campanile e il 5 giugno viene benedetta la prima pietra. Il nuovo campanile viene concepito anche come monumento ai caduti. Il 30 aprile 1930 vengono issate la croce e la bandiera.

1942  (decorazione interno )

Nuovi abbellimenti vengono commissionati nel 1942 durante la visita del Card. Giambattista Nasalli Rocca, fra cui, in particolare, l’altare in finto marmo con il nuovo tabernacolo, la Via Crucis, i bassorilievi che richiamano lo stile romanico padano e la balaustra maggiore.

1960  (demolizione intorno)

In seguito alla costruzione dell’ autostrada A14 l’oratorio di San Sebastiano, ormai chiuso a causa dei bombardamenti subiti durante la seconda guerra, viene demolito. Da esso vengono staccati gli affreschi, attribuiti alla scuola del Bagnacavallo e la lapide, oggi conservati nella chiesa.

1960 - 1970 (restauro interno )

Negli anni Sessanta si richiede un nuovo intervento sul pavimento della sagrestia e uno spostamento dell’organo dalla cantoria alla parte posteriore dell’altare, nonché la pulitura delle campane. Viene completata la nicchia in cui è posta una statua in marmo di Carrara di Maini di Pietrasanta che rappresenta il Redentore che allarga le braccia per stringere i caduti, benedetta da Mons. Gilberto Baroni nel 1960.

1967  (restauro interno )

Si rimoderna la chiesa in preparazione della Prima Decennale Eucaristica: vengono rimossi i vecchi confessionali di legno e sostituiti da nicchie che contengono le statue di S. Sebastiano e S. Giuseppe; scompaiono le balaustre dell’altare maggiore, dei due lati e del battistero, si completa il riscaldamento interno, vengono sostituiti gli inginocchiatoi, stuccate e verniciate le pareti e levigati i pavimenti.

1995 - 1996 (manutenzione campanile )

Vengono realizzati dei lavori pagati dal comune di Bologna ed eseguiti dalla ditta Montanari con il geometra Marco Bertuzzi per infiltrazione d’acqua. Viene sistemato l'impianto elettrico, la cella campanaria e, all’esterno, viene collocato l’orologio previsto dal progetto iniziale.

2004 - 2005 (rifacimento pavimento)

Nel 2004-2005 è stato attuato un intervento volto ad eliminare il problema dell'umidità di risalita sollevando il pavimento e rifacendo interamente il piancito.

2010  (pavimentazione presbiterio)

Nel 2010 è stata rifatta in legno la pavimentazione del presbiterio non toccata dall'intervento del 2005.
Descrizione

La chiesa dello Spirito Santo sorge oggi fra Borgo Panigale e Lavino di Mezzo, prossima al confine ovest del comune di Bologna. Presenta una facciata a capanna tinteggiata in rosso mattone e ocra, secondo la tradizione locale. I fianchi consentono di leggere la varia volumetria degli spazi interni, con aggetti differenti per ingombro e finestrature. L'interno, ad aula, presenta due cappelle maggiori laterali, un presbiterio quadrangolare e una volta che alterna botti e vele.
contesto
La chiesa dello Spirito Santo sorge lungo un tratto oggi secondario della via Emilia, destinato al traffico locale in direzione Bologna-Lavino e Anzola, a breve distanza dalla nuova Emilia che origina più ad est e descrive una parabola a nord deviando il traffico pesante dai centri paesani. Lo sviluppo di Lavino di Mezzo, concentrato intorno al ponte che valica il torrente Lavino e all’oratorio di San Filippo, risulta più ad ovest e la chiesa parrocchiale mantiene, nella sua collocazione esterna sia a Lavino che alla più lontana Borgo Panigale, ma lungo la via Emilia, memoria della sua antica origine di cappella dell’ospedale dei viandanti. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende un grande ripostiglio a nord, presso la facciata, e la casa canonica con abitazione civile addossata al fianco sud, presso il presbiterio. Il campanile costituisce un volume a parte, contiguo al fianco nord dell’aula.
esterno
Si accede alla chiesa mediante uno stradello asfaltato che origina dalla via Emilia, costituisce il sagrato della chiesa e ne supera il volume giungendo alla casa canonica e all’abitazione posta a sud. La facciata a capanna intonacata e tinteggiata in rosso mattone, è definita da una cornice in lieve aggetto finita a tempera ocra. L’ingresso, preceduto da un solo gradino pavimentato in cotto, è sottolineato da una cornice con lieve modanatura sormontata da una mensola; in asse si apre una finestra a lunetta. La facciata è conclusa da un timpano con cornice modanata sormontato da un cippo con croce metallica. Il fianco sinistro è parzialmente celato dal volume quadrangolare del grande ripostiglio che si sviluppa in continuità con la facciata e, come questa, è tinteggiato in rosso mattone con cornici in aggetto color ocra; questo volume è concluso da un tetto a due falde. E’ seguito dal volume aggettante delle cappelle laterali all’aula, coperto a leggio e sormontato da una finestra a lunetta, seguito da un secondo volume ulteriormente in aggetto costituito dalla base dell’antico campanile. Il presbiterio quadrangolare è caratterizzato unicamente da una finestra a lunetta che si apre nel fianco sinistro; l’abside non presenta aperture né decorazioni. Il fianco destro dell’aula è solo parzialmente indagabile. Un volume in aggetto che comprende le cappelle laterali è caratterizzato da due finestre ovali sovrapposte, è coperto a leggio e sormontato da una finestra a lunetta. L’aula è coperta a capanna.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali e presbiterio quadrangolare.
interni
Si accede all’aula mediante una porta a due battenti priva di bussola, sormontata da una cantoria lignea a tutta larghezza al centro della quale è collocato l’organo. Una finestra a lunetta si apre in asse con l’ingresso. L’aula è pavimentata a mattonelle di cotto. Il volume dell’aula è scandito in cinque campate complessive da lesene sulle quali si imposta una trabeazione che origina agli angoli della controfacciata e termina in corrispondenza della parete di fondo. Sulla trabeazione si imposta una volta a botte con vele in corrispondenza delle lunette, nella seconda campata e nella quarta corrispondente al presbiterio. Sui lati si aprono cappelle e nicchie di differente forma e profondità. Lungo il lato sinistro un fornice architravato dà accesso ad una prima cappella laterale il cui muro di fondo corrisponde al ripostiglio. Nella seconda campata una cornice ad arco introduce ad una cappella laterale, voltata a botte; nella terza campata si apre fuori asse una nicchia per statua seguita dall’accesso architravato al piano terreno dell’antico campanile. Il presbiterio quadrangolare è inquadrato da lesene in aggetto maggiore sulle quali si impostano due archi che definiscono la volta a vela; due finestre a lunetta si impostano sopra la trabeazione che prosegue dai lati. Il presbitero è concluso da un’abside quadrangolare. Lungo il fianco destro del presbiterio un fornice architravato introduce al locale in uso come sagrestia e cappella laterale. Nella terza e seconda campata le aperture e le nicchie per statue sono speculari al lato sinistro, con cappella laterale voltata a botte nella seconda campata.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione e affiancate da alcune sedie; altre panche per i fedeli sono disposte nel locale laterale al presbiterio destinato a sagrestia e cappella. Il presbiterio comprende un altare per la celebrazione al popolo, il dossale dell’antico altare nei cui gradini è collocato il tabernacolo, un ambone a leggio a sinistra e la sede in foggia di poltrona a destra. Ai lati del dossale antico due tende schermano l’accesso all’abside. Il confessionale è collocato a sinistra, nella cappella derivata al piano terra dell’antico campanile.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-75)
Negli anni immediatamente successivi alla chiusura del Concilio è stata rivista la collocazione dell'altare eliminando l'antica mensa ma mantenendo il dossale con il tabernacolo; è stato collocato un altare al popolo al centro del presbiterio. Nel 2010 questo altare è stato di nuovo arricchito con il bassorilievo rappresentante l'Ultima Cena, in precedenza rimosso e ricoverato in una stanza laterale.
Contatta la diocesi