chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Verrayes Aosta chiesa parrocchiale S. Martino Parrocchia di San Martino Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Scale altare - aggiunta arredo (1970 circa) 1798 - 1804(ricostruzione intero bene); 1904 - 1904(ampliamento navata e campanile); 2016 - 2016(restauro intero bene)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Martino <Verrayes>
Altre denominazioni
S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze valsesiane (costruzione)
Notizie Storiche
1798 - 1804 (ricostruzione intero bene)
La chiesa parrocchiale di Diémoz è già esistente nel XIII secolo, in quanto menzionata nella bolla papale di papa Innocenzo III del 2 maggio 1207 in cui ne viene ribadita la dipendenza dalla prevostura di Verres (dipendenza che durerà fino al 1781). Poco si conosce dell'edificio che alla fine del XVIII versava in pessime condizioni. Nel 1798 si decise pertanto di ricostruirlo mantenendo inalterato il campanile e la facciata. I lavori si conclusero nel 1804.
1904 (ampliamento navata e campanile)
Nel 1904 la chiesa venne ampliata. Fu demolita la facciata e l'antistante portico e la navata fu allungata di circa 6 metri verso sud. In quell'occasione fu anche interamente rifatto il campanile.
2016 (restauro intero bene)
La chiesa è stato oggetto di lavori di consolidamento e restauro relativamente al tetto e al campanile. Sono stati inoltre revisionati e in parte sostituiti gli infissi.
Descrizione
La chiesa è orientata in direzione nord-sud. Presenta un piccolo sagrato terrazzato. La facciata si caratterizza per la finestra quadrilobata e il portone a due ante con sei riquadri scolpiti raffiguranti i santi Martino e Lucia e motivi floreali. Il campanile a pianta quadrata sorge a est della navata. Sul lato ovest si apre l'ingresso secondario, preceduto da una bussola, costruita in epoca successiva rispetto alla costruzione della chiesa. Ai lati del presbiterio si aprono a est la sagrestia e a ovest un locale voltato ad uso vestibolo.
Le decorazioni intrene della chiesa sono opera dei pittori Geninazzi di Lugano e Giovanni Stornone di Ivrea.
Pianta
La chiesa presenta una pianta a croce latina con una unica navata longitudinale terminante con il presbiterio, absidato e sopraelevato, e due cappelle laterali absidate. La superficie interna della Chiesa è pari a 165 m.q.
Coperture
Il tetto è realizzato con lose norvegesi.
Internamente la navata è coperta da 4 volte a crociera, il presbiterio da una cupola a spicchi e costoloni ottagonali. Le volte di spessore di 25-30 cm sono state eseguite con conci in pietra legati con malta di calce e sono contrastate da n. 4 catene-tiranti in ferro pieno. Altre catene, con chiavi esterne a vista, sono posizionate all'interno delle murature all'estradosso del cornicione e lungo tutto il perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è realizzato in legno trattato con corsia centrale in lastre di marmo verde locale, così come i tre gradini di accesso al presbiterio. Il pavimento di quest'ultimo è costituito da una moquette color marrone.
Struttura
La struttura portante verticale è di grande spessore (circa 70-80 cm), realizzata in pietrame legato con malta di calce. Le pareti interne della navata sono scandite da lesene terminanti con cornicione aggettante.
Le facciate esterne sono intonacate a grezzo con malta di calce e mai tinteggiate, mentre la facciata a sud è stata tinteggiata di colore giallo (su una precedente tinteggiatura color vinaccia).
L'interno della chiesa è illuminato da 9 finestre in legno, poste a 5,50 m. di altezza, sopra il cornicione.
Relativamente alla torre campanaria, la muratura portante eseguita con pietre sbozzate per uno spessore superiore a 1 metro alla base, si rastrema in corrispondenza di ogni impalcato di piano. La torre è alta 17 metri a cui si aggiunge il tettuccio con quattro pinnacoli e guglia di circa 8 metri, per un totale di 25 metri di altezza. La cella campanaria si apre con quattro trifore, una per lato. Sul lato sud si apre una bifora in corrispondenza dell'orologio posto sul lato nord. Quest'ultimo, a contrappesi, non è al momento funzionante e manca delle lancette.
Scale
Una scala a chiocciola in ghisa consente l'accesso alla tribuna in legno, con balaustra in legno con pannelli scolpiti, e sorretta da due pilastrini circolari, posta sopra l'atrio d'ingresso ad una altezza di circa 2.80 m e con una superficie di 20 m.q.. Essa è destinata ad ospitare l'organo a canne
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970 circa)
Negli anni Settanta del Novecento è stato aggiunto un altare "coram populo" , ostituito dalla tavola attuale nel 1995.