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Mariotto
Bitonto
Bari - Bitonto
chiesa
parrocchiale
Maria Santissima Addolorata
Parrocchia di Maria Santissima Addolorata
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi; Arredi
presbiterio - intervento strutturale (1999)
1897/03/22 - 1904(costruzione intero bene); 1905/02/04 - 1905/02/04(carattere generale altare); 1917/05/17 - 1917/05/17(carattere generale erezione canonica); 1985 - 1987(restauro intero bene); 1990/06/02 - 1990/06/02(carattere generale altare); 1998 - 1999/11/01(manutenzione presbiterio); 2010 - 2012(manutenzione aula liturgica); 2013 - 2013(manutenzione facciata)
Chiesa di Maria Santissima Addolorata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Addolorata <Mariotto, Bitonto>
Altre denominazioni Chiesa dell'Addolorata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1897/03/22 - 1904 (costruzione intero bene)

posa della prima pietra per la costruzione della chiesa da parte del vescovo D. Tommaso De Stefano; il suolo venne donato da Carmela Gentile, moglie di Emanuele Sylos Labini. A partire da quel momento i lavori proseguirono fino al 1904 sotto la direzione dell’ing. Luigi Sylos e l’edificio fu aperto al culto il 16 Novembre 1902.

1905/02/04  (carattere generale altare)

consacrazione dell’altare da parte del vescovo Pasquale Berardi.

1917/05/17  (carattere generale erezione canonica)

erezione canonica da parte del vescovo Pasquale Berardi.

1985 - 1987 (restauro intero bene)

lavori di restauro dell’intero edificio che viene notevolmente riconfigurato: si assiste alla rimozione dell’orologio in facciata, alla sostituzione del dipinto presente nella lunetta sopra il portale con un’immagine realizzata con ceramiche policrome quadrate, alla demolizione degli altari laterali, espressione di forme devozionali di culto e frutto delle donazioni dei fedeli; contestualmente l’edificio è stato impreziosito tramite la posa di vetrate artistiche, opera di p. Ambrogio Fumagalli.

1990/06/02  (carattere generale altare)

consacrazione dell’altare maggiore da parte dell’arcivescovo Mariano Magrassi.

1998 - 1999/11/01 (manutenzione presbiterio)

lavori di manutenzione dell’edificio attraverso un complesso intervento di riconfigurazione dell’area presbiterale: si assiste alla collocazione di un nuovo altare e di un nuovo tabernacolo, alla rimozione della balaustra poligonale, alla realizzazione, sul catino absidale, di un mosaico artistico raffigurante il Cristo pentecostale. Gli interventi sono stati eseguiti dalla ditta Toniutti di Bollate su progetto del religioso arch. Padre Francesco Radaelli.

2010 - 2012 (manutenzione aula liturgica)

lavori di manutenzione straordinaria dell’aula liturgica consistenti nella pitturazione delle pareti verticali e delle di tutte le superfici curvilinee interne; a testimonianza dell’avvenimento all’interno dell’edificio è collocata una lapide commemorativa.

2013  (manutenzione facciata)

lavori di manutenzione straordinaria della facciata laterale sinistra consistenti nella pulitura delle superfici verticali lapidee.
Descrizione

Schema planimetrico a croce latina, ad aula unica, composto da due campate quadrangolari, da un transetto con due corti bracci laterali e da un presbiterio inquadrato da un arco a tutto sesto, rialzato di due gradini rispetto allo spazio assembleare e concluso da un’abside semicircolare. La facciata principale, eretta su un alto basamento lapideo e delimitata da due coppie di lesene laterali, è realizzata con paramento in conci di pietra locale, disposti su file regolari i cui ricorsi orizzontali sono particolarmente messi in evidenza. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali di cui quello inferiore contiene il portale d’accesso sormontato da un archivolto inglobato in una più ampia cartella rettangolare la cui lunetta è decorata con ceramiche quadrate dipinte; nella zona intermedia, all’interno di una grande arcata cieca, si apre al centro una trifora impreziosita da vetrate policrome; l’elemento terminale corrisponde ad un fastigio poligonale decorato con una fascia modanata a riquadri. Nella parte posteriore, alla sinistra dell’edificio, si eleva la torre campanaria a base quadrata suddivisa in tre ordini sovrapposti dei quali il secondo è aperto su ogni fianco da bifore mentre sul registro superiore si ergono quattro cuspidi con risvolti alle imposte sormontate da parapetti lineari. Le superfici interne, protette nella parte inferiore da un rivestimento in lastre di pietra, sono completamente lisce, intonacate, completamente tinteggiate in bianco e prive di decorazioni degne di nota, eccezion fatta per alcuni elementi architettonici o strutturali il cui paramento è lapideo è tinto in ocra.
Pianta
Schema planimetrico a croce latina, ad aula unica, composto da due campate quadrangolari, da un transetto con due corti bracci laterali e da un presbiterio inquadrato da un arco a tutto sesto, rialzato di due gradini rispetto allo spazio assembleare e concluso da un’abside semicircolare. Sul braccio destro del transetto si apre un accesso secondario, mentre alla sinistra del profilo curvilineo dell’abside è presente un varco dal quale è possibile raggiungere l’ufficio parrocchiale, la sacrestia ed altri locali di servizio. L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno e successivamente tramite una moderna bussola in legno.
Impianto strutturale
Muratura portante in conci di pietra locale: le campate sono definite da archi a tutto sesto originati da imponenti pilastri poligonali in pietra, addossati alle pareti perimetrali e da esse aggettanti. Sugli abachi dei pilastri ricorre lungo tutto l’edificio una cornice modanata che nelle prime due campate e nel transetto diventa piano d’imposta di tre volte a vela; l’abside semicircolare, posta a conclusione dell’area presbiterale, invece, è sormontata da un catino emisferico.
Coperture
Tetto a due falde inclinate la cui stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti con manto di finitura in tegole e coppi. L’inclinazione delle falde è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono sui prospetti laterali.
Prospetti
La facciata principale, eretta su un alto basamento lapideo e delimitata da due coppie di lesene laterali, è realizzata con paramento in conci di pietra locale, disposti su file regolari i cui ricorsi orizzontali sono particolarmente messi in evidenza. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali di cui quello inferiore contiene il portale d’accesso inquadrato da stipiti lineari, composto da quattro ante in legno decorate con specchiature bugnate scorniciate e sormontato da un archivolto sorretto da mensoline laterali, inserito in un’intelaiatura dal profilo cordonato ed inglobato in una più ampia cartella rettangolare eretta su peducci pensili; la lunetta dell’archivolto, sulla cui ghiera è inciso il testo “VIDETE SI EST DOLOR SICUT DOLOR MEUS”, è decorata con ceramiche quadrate dipinte con le immagini dell’Addolorata e di Gesù Risorto. Nella zona intermedia, all’interno di una grande arcata cieca in cui è messa in grande evidenza la sovrapposizione dei ricorsi orizzontali del paramento lapideo, si apre al centro una trifora impreziosita da vetrate policrome raffiguranti la creazione di Adamo; nelle porzioni laterali, al di sopra degli abachi riccamente scolpiti delle lesene sono visibili due identiche nicchie absidate cieche e prive di elementi decorativi. L’elemento terminale corrisponde ad un fastigio poligonale eretto lungo gli spioventi delle falde di copertura, decorato con una fascia modanata a riquadri con cerchi inscritti e sormontato al centro da una piccola croce in ferro. I prospetti laterali, identici tra loro, sono realizzati in pietra locale e caratterizzati da estrema massività poiché aperti superiormente esclusivamente dai rincassi delle bucature dalle quali filtra luce naturale all’interno dell’aula liturgica; le altre superfici dei prospetti laterali sono occultate dai volumi dei fabbricati posti in aderenza. Nella parte posteriore, alla sinistra dell’edificio, si eleva la torre campanaria a base quadrata suddivisa in tre ordini sovrapposti dei quali l’inferiore è in gran parte inglobato nel fabbricato della chiesa mentre il secondo è aperto su ogni fianco da bifore in pietra e valorizzato da colonnine angolari; sul registro superiore, poggiato su una fascia di archetti pensili e denti di sega, si ergono quattro cuspidi con risvolti alle imposte sormontate da parapetti rialzati con coronamento lineare.
Scale
L'accesso all’edificio avviene tramite una scala piramidale composta da quattro gradini in pietra ad angoli smussati che occupa gran parte della facciata principale.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intero pavimento dell’aula liturgica è rivestito con lastre rettangolari di pietra locale levigata disposte trasversalmente rispetto all’asse di percorrenza principale dell’edificio le cui lastre sono posate a coppie ed in senso longitudinale.
interni
Le superfici interne, protette nella parte inferiore da un rivestimento in lastre di pietra, sono completamente lisce, intonacate, completamente tinteggiate in bianco e prive di decorazioni degne di nota, eccezion fatta per alcuni elementi architettonici o strutturali il cui paramento è lapideo è tinto in ocra. Le tre volte a vela dello spazio assembleare e del transetto, impreziosite rispettivamente da due rosette centrali in rilievo e da un dipinto murale dell’Immacolata, sono prive di decorazioni mentre la calotta emisferica che sormonta l’abside semicircolare è decorata con un moderno mosaico policromo. Dall’uniformità delle superfici intonacate si distinguono alcune porzioni su cui sono fissate doghe rettangolari in legno disposte quale protezione a circa un metro dal piano di calpestio dell’area presbiterale e quale fondale verticale della moderna custodia eucaristica. L’aula liturgica è illuminata naturalmente da sette aperture arcuate collocate sui fianchi dell’edificio e sulla facciata principale, corrispondenti a quattro monofore, due bifore ed un’ampia trifora le cui bucature sono impreziosite da vetrate istoriate policrome. La continuità e l’integrità dei fianchi dell’edificio sono interrotte da un accesso secondario aperto nel braccio destro del transetto e da un varco, presente alla sinistra del profilo curvilineo dell’abside, dal quale è possibile raggiungere l’ufficio parrocchiale, la sacrestia ed altri locali di servizio.
Elementi decorativi
Le superfici verticali dell’edificio sono del tutto prive di decorazioni ma risultano bucate da nicchie poligonali od arcuate nelle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi: nello spazio assembleare sono presenti le sculture di Cristo morto, dei Santi Medici Cosma e Damiano, di Santa Rita, Sant’Antonio da Padova e San Giuseppe e della Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Caterina; le nicchie aperte sui due bracci del transetto, invece, contengono le statue a tutto tondo del Sacro Cuore di Gesù e di San Michele Arcangelo. A ridosso dell’area presbiteriale, inoltre, sono visibili gli elementi decorativi di seguito descritti: sulla volta a vela del transetto è dipinta in una cornice ottagonale la Vergine Immacolata tra uno stuolo di angeli in volo; al centro della superficie curvilinea absidale si apre una nicchia in cui è custodita una scultura dell’Addolorata, titolare dell’edificio; alla destra del presbiterio e sulla calotta absidale sono presenti moderni mosaici in tasselli marmorei policromi, progettati dall’arch. Padre Francesco Radaelli e raffiguranti la discesa dello Spirito Santo ed il Cristo benedicente. L’intera aula liturgica è illuminata naturalmente dalla luce che filtra all’interno dell’edificio tramite sette vetrate policrome istoriate dall’artista P. Ambrogio Fumagalli sulle quali sono rappresentati i giorni della Creazione; dello stesso autore è una vetrata raffigurante l'Assunzione della Vergine e gli apostoli, posta a chiusura dell’accesso secondario dislocato sul braccio destro del transetto.
Arredi
Tutti gli arredi sono disposti all’interno dell’area presbiterale e gran parte di essi condividono caratteristiche materiche e compositive, ovvero monoliti in pietra bocciardata o levigata: al centro si trova l’altare, composto da una spessa mensa lineare sorretta da un sostegno rettangolare completato da quattro ordini rientranti di pietra levigata disposti nella parte posteriore; in posizione assiale, alle spalle dell’altare e su un ulteriore gradino curvilineo, è presente la sede del celebrante realizzata in pietra e legno così come le sedute per gli altri ministri. L’ambone, caratterizzato da identici materiali, è collocato alla sinistra del presbiterio e presenta una struttura verticale dal profilo poligonale completata alla sommità da un moderno lettorino integrato; a destra, invece, prende posto il fonte battesimale, ovvero un’antica vasca circolare in pietra scolpita collocata su un piedistallo mistilineo inserito in una base ottagonale. Nella parete alla sinistra dell’area presbiteriale, infine, è incassato il tabernacolo, eseguito su progetto dell’arch. Padre Francesco Radaelli, e consistente in un elemento circolare in vetri policromi decorato con immagini di simboli eucaristici ed inserito all’interno di una raggiera irregolare realizzata con tasselli colorati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1999)
all’interno di complessi lavori di riconfigurazione dell’intera area presbiterale si provvede alla collocazione di un nuovo altare e di un nuovo tabernacolo, alla rimozione della balaustra poligonale, alla realizzazione, sul catino absidale, di un mosaico artistico raffigurante il Cristo pentecostale; gli interventi sono stati eseguiti dalla ditta Toniutti di Bollate su progetto del religioso arch. Padre Francesco Radaelli.
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