chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Saliceta San Giuliano Modena Modena - Nonantola chiesa parrocchiale S. Giuliano Martire Parrocchia di San Giuliano Martire Pianta; Struttura; Coperture; Impianto strutturale presbiterio - aggiunta arredo (1975-1980) 1747 - 1782(ricostruzione intero bene); 1750 - 1790(preesistenza carattere generale); 1839 - 1839(lavori intero bene ); XX sec. - XX sec.(ristrutturazione canonica )
Chiesa di San Giuliano Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giuliano Martire <Saliceta San Giuliano, Modena>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di San Giuliano martire S. Giuliano Martire
Ambito culturale (ruolo)
classicismo (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche
1747 - 1782 (ricostruzione intero bene)
La prima notizia storica documentata riguarda un intervento di restauro, nel 1733, giudicato modesto. Si decide pertanto di erigere una chiesa più grande: il 7 agosto 1747 il vicario generale della diocesi modenese, Monsignor Castelvetri benedice la prima pietra, ma i lavori subiscono varie battute d'arresto fino al 1749 per poi essere sospesi per trent'anni. La costruzione riprende I'8 marzo 1779, e il 7 agosto 1782 la chiesa è aperta al culto.
1750 - 1790 (preesistenza carattere generale)
La Chiesa di San Giuliano Martire è stata costruita nella seconda metà del Settecento per volontà del rettore Giovanni Toschi, sull'area di sedime del più antico edificio sacro, databile al 1570, ma già esistente alla fine del XIII secolo (1288).
1839 (lavori intero bene )
Altri lavori sono realizzati nel 1839.
XX sec. (ristrutturazione canonica )
La canonica, il cui impianto risale all'epoca di riedificazione della Chiesa (1782), anche se, negli anni Novanta del XX secolo, è stata oggetto di una radicale ristrutturazione che, però, ha lasciato immutati impianto e volumetria.
Descrizione
La chiesa ha una pianta a croce latina con i bracci del transetto poco profondi, caratterizzata da una navata unica con due piccole cappelle laterali e abside semicircolare. La nave è coperta da una volta a botte scandita da arconi di rinforzo ed unghie in corrispondenza delle cappelle laterali. L'intero perimetro è percorso da un alto cornicione sagomato e modanato, ornato con triglifi e metope, sorretto da paraste con capitello dorico, rivestite in scagliola che riproduce un marmo dalle tonalità rosso-violaceo, che, nella zona presbiterale, diventano due coppie di colonne a segnare la separazione dall'aula e fra il presbiterio e il coro. Sul presbiterio si affacciano, su entrambi i lati, due tribune con balaustre di gusto barocco.
Nell'abside, che prende luce da due finestre con vetrate raffiguranti i Santi Geminiano e Francesco, si trova un coro ligneo, mentre il catino absidale è ornato con un affresco raffigurante "Fede e Speranza". Tra le finestre troneggia un dipinto con i "SS. Giuliano e Marone". Anche la volta del presbiterio è decorata con un'architettura trompe l'oeil con uno sfondato di cielo centrale e una figurazione allegorica.
Si segnala, a sinistra dell'ingresso, il dipinto di scuola veneta della metà del XVIII secolo raffigurante i "SS. Giuseppe, Antonio da Padova, Bernardino e Vincenzo Ferreri".
Accanto alla chiesa si trova il campanile, a pianta quadrata, con muratura di mattoni intonacata nella torre, mentre la cella, dotata di cinque campane, è in laterizio faccia a vista, delimitata da lesene con capitello corinzio. Le grandi aperture a tutto sesto su ogni lato sono chiuse da un parapetto a balaustrini. Al di sopra del cornicione sagomato di coronamento s'imposta la cuspide delimitata da un parapetto a balaustrini.
La canonica, il cui impianto risale all'epoca di riedificazione della Chiesa (1782), anche se, negli anni Novanta del XX secolo, è stata oggetto di una radicale ristrutturazione che, però, ha lasciato immutati impianto e volumetria. Si trova sulla destra della chiesa parrocchiale, con la quale comunica tramite un accesso. Presenta un impianto planimetrico rettangolare, è a due piani fuori terra, in muratura intonacata, Il prospetto principale, che si affaccia su via Stradello Chiesa di Saliceta San Giuliano, è scandito dal ritmo regolare delle aperture in asse tra loro, ed è caratterizzato al centro da una porzione più alta, architravata. All'interno, al pianterreno, si trovano alcuni ambienti destinati a ufficio parrocchiale, segreteria e ufficio del parroco, oltre ad una saletta usata come cappella per le celebrazioni feriali.
Pianta
La chiesa ha una pianta a croce latina con i bracci del transetto poco profondi, caratterizzata da una navata unica con due piccole cappelle laterali e abside semicircolare.
Struttura
Struttura portante in muratura continua laterizia, copertura a falde con orditura primaria e secondaria in legno, manto in coppi laterizi.
Coperture
La copertura a capanna ha struttura portante in legno, manto in coppi tradizionali.
Impianto strutturale
L'edificio di culto ha pianta a croce latina con i bracci del transetto poco profondi, caratterizzata da una navata unica con due piccole cappelle laterali e abside semicircolare. La nave è coperta da una volta a botte scandita da arconi di rinforzo ed unghie in corrispondenza delle cappelle laterali.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1975-1980)
La zona presbiteriale, sopraelevata rispetto all'aula da un gradino, presenta l'altare in marmi policromi; il celebrante trova la sede alla sua sinistra e l'ambone in legnami alla sua destra.