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adeguamento liturgico
Ferrara
Ferrara - Comacchio
chiesa
parrocchiale
San Giacomo Apostolo e San Cristoforo Martire
Parrocchia di San Giacomo Maggiore
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (2000)
XI - XV(preesistenze intero bene); 1459 - 1461(costruzione intero bene); 1705 - 1781(restauro intero bene); XX - XX(restauri intero bene); 1998 - 1998(consolidamento cupola); 2009 - 2009(restauro campanile); 2011 - 2011(ristrutturazione intero bene); 2012 - 2015(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Giacomo Apostolo e San Cristoforo Martire di Casaglia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giacomo Apostolo e San Cristoforo Martire di Casaglia <Ferrara>
Altre denominazioni Chiesa di San Giacomo Maggiore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze ferraresi (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XV (preesistenze intero bene)

La borgata di Casaglia è già citata nel XI secolo, quando è documentata l’esistenza di una pieve dei Santi Gervaso e Protaso e una chiesa dedicata a San Biagio situata a oriente dell’attuale centro. Il paese attuale fu edificato grazie alla bonifica estense della metà del XV secolo, già indicata come fatiscente e priva dell’abitazione del rettore all’inizio del Quattrocento, con rendite tanto modeste da non garantire il sostentamento di un sacerdote. Era di dimensioni talmente ridotte da non consentire all’intera popolazione di partecipare alle celebrazioni, tanto che si dovevano spostare a Ravalle.

1459 - 1461 (costruzione intero bene)

Una nuova chiesa di Casaglia sorse negli anni di costruzione della delizia ducale. I lavori ebbero inizio nel 1459 per volontà dello stesso duca Borso d’Este e fu disegnata con pianta a croce greca. Fu consacrata nel 1461 dal Vescovo di Forlì con il titolo originario di San Cristoforo; dopo il 1470 la chiesa ottenne il fonte battesimale e aggiunse alla titolazione a San Cristoforo la dedica a San Giacomo Maggiore Apostolo. La torre campanaria mantiene ancora oggi la sua veste quattrocentesca.

1705 - 1781 (restauro intero bene)

Dopo i restauri resi necessari dalla rotta del Panaro del 1705, dei quali non si hanno attualmente notizie, nel 1779-1781 la chiesa fu ingrandita per ordine di Alessandro Mattei e ne venne mutato l’orientamento; furono edificati ex novo la sagrestia e il coro dietro l’altare maggiore. Sono rimasti riconoscibili alcuni particolari dell’architettura romanica nell’area prossima al campanile.

XX  (restauri intero bene)

Dopo la rotta del Po del 1812 e i necessari successivi restauri nel corso del Novecento il parroco Attilio Dal Prà, che tenne la cura di Casaglia per oltre cinquant’anni, provvide più volte al restauro dell’edificio con interventi successivi di cui non si ha la cronologia esatta.

1998  (consolidamento cupola)

Nel 1998 è stato necessario intervenire per consolidare la cupola centrale.

2009  (restauro campanile)

Nel 2009 è stato restaurato il campanile con consolidamento della muratura.

2011  (ristrutturazione intero bene)

Nel 2011 sono stati effettuati alcuni lavori al corpo della chiesa e alle pertinenze: è stato eseguito il restauro della canonica, lo studio del parroco è divenuta la cappella feriale e si è realizzata una seconda sagrestia.

2012 - 2015 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa ha subito alcuni danni in conseguenza degli eventi sismici occorsi nel maggio 2012; è stata prontamente restaurata e riaperta al culto in breve tempo.
Descrizione

La chiesa di San Giacomo Maggiore sorge al centro dell’abitato di Casaglia, lungo la SP 19. Affaccia su un sagrato in porfido al quale si giunge mediante uno stradello asfaltato che origina dalla Provinciale. La facciata a capanna è scandita da cornici in stucco; in essa si aprono il portale e una finestra mistilinea in asse. I fianchi evidenziano la struttura interna a croce greca, con abside semicircolare; la copertura reca memoria del primitivo orientamento della chiesa poi mutato. L’interno, interamente decorato, è pavimentato a marmo. Il volume è scandito da lesene che reggono una trabeazione continua sulla quale si impostano le volte a botte che sormontano l’ingresso e i bracci laterali e i pennacchi della falsa cupola centrale. Il presbiterio, rialzato di un gradino e voltato a botte con unghie, è concluso da un’abside semicircolare finestrata.
contesto
La chiesa di Casaglia sorge al centro dell’abitato che si snoda lungo la SP 19 in direzione est-ovest, in un’area definita a nord e ad est da un’ansa del fiume Po. Ad ovest del complesso parrocchiale corre via del Riposo che conduce al cimitero locale. La chiesa è orientata lungo un asse nord-sud.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una complessa aggregazione orizzontale di volumi che comprende la casa canonica ad est, con facciata leggermente arretrata rispetto alla facciata della chiesa, il campanile innestato fra quest’ultimo volume e il presbiterio e due ulteriori volumi destinati ad abitazione civile e a magazzino addossati all’abside. Ad ovest, un volume di ridotte dimensioni addossato al presbiterio ospita la sagrestia; un locale di servizio ad ovest della facciata equilibra in parte il volume della canonica.
esterno
Si giunge al complesso parrocchiale mediante un vialetto asfaltato che origina dalla SP 19 e prosegue in direzione nord fino al sagrato pavimentato a porfido. La facciata della chiesa, a capanna, è intonacata e tinteggiata in bianco e grigio perla. La superficie è suddivisa in sei settori da cornici in stucco in leggero aggetto che disegnano specchiature dal profilo mistilineo. Al centro si apre il portale sormontato da un timpano curvilineo e da una finestra mistilinea in asse, in parte cieca. La facciata è conclusa da un timpano con cornice modanata sormontato da tre cippi lapidei con vasi e croce centrale. Il fianco sinistro della chiesa, solo in parte intonacato, evidenzia la struttura a croce greca con il volume aggettante del braccio trasversale, con nicchia per statua sormontata da una finestra, affiancato dai due volumi minori del locale presso la facciata e della sagrestia accanto al presbiterio. Quest’ultimo è concluso da un’abside semicircolare finestrata. Il fianco destro è scarsamente indagabile; quanto emerge dai volumi addossati ripete volumetrie e finiture del sinistro. L’aula è coperta a capanna; il braccio trasversale ha una copertura a quattro falde che interseca l’asse principale della chiesa.
pianta
A croce greca, con presbiterio semicircolare.
interni
Si accede all’aula mediante un portale ligneo a due battenti privo di bussola, sormontato da una cantoria lignea a profilo mosso e a tutta larghezza al centro della quale è posizionato l’organo con mostra; una finestra si apre in sommità e in asse con il portale. L’aula è pavimentata in lastre di marmo grigio venato. Il volume dell’aula, a croce greca con angoli smussati, è scandito da lesene angolari sulle quali si imposta una trabeazione continua, con fregio convesso con iscrizione, che origina in controfacciata e si conclude all’altezza dell’ancona absidale. Ingresso e bracci laterali sono coperti a botte; entro le lunette descritte dalle volte laterali si inscrivono due finestre rettangolari. La crociera è coperta a falsa cupola su pennacchi. L’area presbiteriale, pavimentata a marmo rosso di Verona con inserti in bardiglio, è rialzata di un gradino con profilo mosso; è coperto a botte con unghiature e concluso da un’abside semicircolare ai lati della quale si aprono due porte; l’abside è illuminata da due finestre rettangolari e conclusa da un catino.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti presumibilmente a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione lungo l’asse centrale, con sedie collocate nei bracci laterali. Il presbiterio è privo di balaustra e ospita un altare per la celebrazione al popolo collocato su un rialzo ligneo che ospita anche l’ambone all’angolo destro, la sede costituita da sedie imbottite con schienale poste sopra un altro rialzo addossato alla parete destra, e l’altare antico, datato 1941, rialzato di due gradini, con dossale e gradini d’altare entro i quali si inscrive il tabernacolo sormontato da ciborio. Nell’abside è presente un coro ligneo. Il fonte battesimale originario, in pietra e marmo, è collocato in una cappella separata a sinistra dell'ingresso ma viene utilizzato un secondo battistero in rame, mobile, collocato nell’area presbiteriale a sinistra. Il luogo della riconciliazione prediletto e usato è oggi la cappella feriale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2000)
Nel 2000 è stato aggiunto un altare in legno marmorizzato collocato al centro dell'area presbiteriale e adeguato per la celebrazione al popolo.
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