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San Giovanni in Marignano
Rimini
chiesa
parrocchiale
S. Pietro Apostolo
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Pianta; Struttura; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1980)
1157 - XIV(costruzione intero bene); XV - 1928(restauro intero bene)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo <San Giovanni in Marignano>
Altre denominazioni S. Pietro Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

1157 - XIV (costruzione intero bene)

La storia di San Giovanni in Marignano è legata alla presenza dei monaci olivetani. In un documento del 1157, papa Adriano IV conferma ai monaci di San Vitale di Ravenna la proprietà sul "castrum Marignani"e sulla annessa chiesa di San Giovanni. Ciò significa che già precedentemente ne erano entrati in possesso, possibilmente per la donazione dei terreni da parte di Pietro di Bennone, come per altre proprietà concesse a San Pier Damiani. Anche il console di Marignano si unì nel 1233 fra i firmatari del giuramento a favore del Comune di Rimini. Nel 1290 la chiesa di San Giovanni dipendeva dalla Pieve di San Giorgio in Conca. Nel Decimario di Leale Malatesta (1376-92) si legge che è sorto il "plebatus Conche" che comprende la chiesa di Cattolica, quella di San Giovanni di Castel vecchio e San Pietro di Castel nuovo di Marignano. Probabilmente il plebato di Conca non è che il vecchio plebato di San Giorgio, ridimensionato nella sua giurisdizione territoriale.

XV - 1928 (restauro intero bene)

Nei secoli XV e XVI fungeva da chiesa parrocchiale quella di San Pietro, ma era modesta, dimessa e insufficiente. E' possibile che risalga a quell'epoca il primo rifacimento e ampliamento della chiesa di San Giovanni, che in seguito ha ereditato il titolo di San Pietro. Nel 1577, dalla visita pastorale di Mons. Castelli, apprendiamo che San Pietro di San Giovanni in Marignano è compreso nel plebato dei Santi Erasmo e Biagio di Misano. San Pietro fu restaurata dalle fondamenta dai monaci Olivetani nel 1750. Gli interventi successivi ebbero come scopo quello di aggiornare e abbellire l'arredo interno. Con l'editto di Napoleone del 1797 i monasteri furono soppressi. I monaci se ne andarono, ma uno di loro fu lasciato come parroco fino al 1803. Nel 1928, don Pollini eresse il campanile.
Descrizione

Posta col fianco lungo l'asse viario principale del borgo murato di San Giovanni in Marignano, l'edificio si impone con le sue ampie dimensioni sul complesso del centro storico Marignanese. La pareti sono intonacate e tinteggiate nei colori del giallo pallido e del sabbia sulle strutture portanti. La facciata si apre su una piccola piazzetta in cui si allarga la via principale del paese con un ampio portale, sovrastato da una lunetta; è tagliata da una fascia di cornicioni sostenuti da sei paraste; i cornicioni fungono a loro volta da base per ulteriori 4 paraste che sorreggono il timpano triangolare, bipartiti dal finestrone rettangolare che funge da rosone. L'interno è a navata unica con cappelle laterali di altezza dimezzata rispetto alla prima. Tutto l'insieme è elegantemente decorato e scandito dalla regolare alternanza di paraste semplici e doppie risvestite di marmo. La navata centrale riceve luce da finestroni rettangolari posti in alto al di sopra del tetto che ricopre le cappelle laterali. L'abside quadrata, sopraelevata di due gradini sul piano della navata, ospita l'altare originale al di sopra del quale, in un cornice drappeggiata di gesso è posta una pala d'altare di grandi dimensioni; davanti all'altare antico è posto quello post-conciliare; non vi sono diaframmi ad interporsi fra presbiterio e navata. Il soffitto è voltato a botte nell'interno, mentre all'esterno le coperture sono a capanna sulla navata principale e a falda unica sulle cappelle laterali. A destra dell'abside è situato il campanile.
Pianta
basilicale con cappelle laterali.
Struttura
muraria in mattoni di spessore variabile.
Campanile
a pianta quadrata; cella campanaria aperta a monofore e ricoperta da un tetto a forma di piramide ogivale.
Coperture
in legno con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
mattonelle in cemento colorato di forma esagonale nei colori del rosso, del bianco avorio; ad intervalli regolari alcune mattonelle con motivo a stella.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Altare versus populum, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II, con mensa posta sopra una base troncopiramidale rivestita da bassorilievi in metallo dorato.
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