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Viterbo
Viterbo
chiesa
parrocchiale
S. Maria della Grotticella
Parrocchia di Santa Maria della Grotticella
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2006-2008)
1696/09/27 - 1696/09/27(realizzazione di una immagine sacra carattere generale); 1756 - 1756(costruzione intero bene); 1768 - 1768(realizzazione campana); 1775 - 1785(elementi decorativi intero bene); 1835 - 1835(ampliamento intero bene); 1860/05/14 - 1860/05/14(sepoltura carattere generale); 1969 - 1970(restauro intero bene); 1996 - 1996(proposta ricostruzione intero bene); 1997 - 1997(approvazione progetto preliminare intero bene); 2003 - 2005(approvazione progetto definitivo intero bene); 2006/02 - 2006/02(posa della prima pietra intero bene); 2008/10/12 - 2008/10/12(inaugurazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Grotticella
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Grotticella <Viterbo>
Altre denominazioni Chiesa di San Paolo Apostolo
S. Maria della Grotticella
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1696/09/27  (realizzazione di una immagine sacra carattere generale)

Su incarico dell'argentiere romano Filippo Giannoni, Giuseppe Amorini dipinge una immagine della Madonna sulla parete di grotta nella proprietà di quello, oggi attuale sede della chiesa.

1756  (costruzione intero bene)

Ritrovata l'immagine sacra posta nella grotta, si stabilisce di costruire una chiesa da dedicare proprio alla Madonna.

1768  (realizzazione campana)

Il viterbese Francesco Belli fonde la campane della nuova chiesa.

1775 - 1785 (elementi decorativi intero bene)

La chiesa si dota di una Via Crucis dipinta su tela dall'artista viterbese Pietro Papini.

1835  (ampliamento intero bene)

La chiesa viene ampliata. Incaricato del lavoro è il capomastro Giacomo Zei.

1860/05/14  (sepoltura carattere generale)

Giacomo Zei viene seppellito al centro del pavimento della chiesa.

1969 - 1970 (restauro intero bene)

La chiesa è oggetto di restauro.

1996  (proposta ricostruzione intero bene)

Alla fine del 1996 monsignor Fiorini Tagliaferri, su proposta del parroco Angelo Valentini incarica all’ingegnere Roberto Bennati e all’architetto Maria Fanti di progettare una nuova chiesa e insieme al vicario generale della diocesi di individuare il sito più idoneo per la sua costruzione. Viene individuata un’area all’interno dell’Oratorio della Mazzetta.

1997  (approvazione progetto preliminare intero bene)

Nel marzo del 1997 viene approvato il progetto preliminare.

2003 - 2005 (approvazione progetto definitivo intero bene)

Tra il 2003 e il 2005 iene predisposto e approvato il progetto definitivo della nuova chiesa di Santa Maria della Grotticella.

2006/02  (posa della prima pietra intero bene)

Nella prima domenica del 2006 si svolge la cerimonia della posa della prima pietra.

2008/10/12  (inaugurazione intero bene)

La chiesa parrocchiale di Santa Maria della Grotticella, intitolata a San Paolo, viene consacrata il 12 ottobre 2008.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria della Grotticella sorge nella estrema periferia di Viterbo, più precisamente nei pressi dell’incrocio fra via Santa Maria in Gradi e via della Mazzetta. Orientata secondo l’asse che va nord-est a sud-ovest, questa fabbrica religiosa dalla forma poligonale si erge solitaria all’interno del lotto di appartenenza e annovera fra le sue strutture di competenza anche una casa parrocchiale e un campo da calcio, polifunzionale all’occorrenza. Procedendo in direzione sud dall'ingresso della recinzione – posto a nord della proprietà – una scalinata diversificata in tre distinte rampe – tutte allo stesso di livello e di otto gradini ciascuna – consente l'accesso alla sala liturgica, scandito quest'ultimo da tre portali sporgenti coperti da una tettoia. Lateralmente, due finestre dal profilo superiore arcuato favoriscono invece una dilatazione trasversale del prospetto che, nei fianchi, si articola di qui in due pareti intonacate cadenzate ognuna da tre gruppi di trifore. Sullo sfondo, una parete in tufo faccia-vista segnala un ulteriore sviluppo della costruzione, evidentemente però dedicato ad altre funzioni, come ribadisce la presenza stessa di una porta indipendente posta al termine di un corridoio dalla parte di nord-ovest. All'interno, invece, la fabbrica si mostra impostata su un perimetro mistilineo che tratteggia un ambiente unico variamente però organizzato al suo interno. Nello specifico, un rialzamento di tre gradini definisce il presbiterio sopra il quale trovano posto l'altare a mensa isolata, l'ambone e le sedute riservate ai presbiteri. Fiancheggiano questo spazio, alcuni vani satellitari – due per parte – utili alla circolazione (a ovest) o destinati a ospitare i confessionali e il fonte battesimale (a est). Inoltre, rispettivamente negli angoli est e ovest prendono posto due porte di emergenza. Domina l'aula una immagine di Cristo Salvatore la quale, posta sulla parete di fondo in corrispondenza della terminazione dell'asse di simmetria della costruzione e realizzata a tutt'altezza, diventa il fulcro stesso della fabbrica sia visivamente sia strutturalmente. Infatti, corrisponde proprio a questo punto il pilastro da cui si dipana la copertura, risolta in un insieme di travi lignee fra loro rinsaldate dall'orditura secondaria e coperte da un tavolato di legno. Dietro la chiesa prende corpo la casa parrocchiale, le cui stanze – variamente usufruite – occupano anche la parte sottostante l'edificio aprendo direttamente verso l'esterno. Conclude il progetto la torre campanaria che, ad un unico livello e triangolare, si pone di punta rispetto alla facciata, sottolineando l'espansione diagonale stessa dell'involucro, tema informante l’intera composizione.
Pianta
La chiesa si presenta impostata su una pianta poligonale variamente articolata. L’edificio sacro vero e proprio occupa infatti solo una parte del perimetro del complesso e, più precisamente, il fronte nord. L’aula si mostra così tratteggiata secondo uno schema a ventaglio caratterizzato da cinque lati convergenti verso un punto centrale a cui corrisponde l’altare. Dietro, si sviluppano invece i vani di servizio: la sacrestia, l’abitazione del parroco e le stanze dedicate al catechismo e alle altre attività della parrocchia, le quali occupano anche gli spazi sottostanti la fabbrica, sfruttando in tal modo al meglio il profilo scosceso del lotto.
Impianto strutturale
Strutturalmente, la sala liturgica si presenta impostata su un sistema di murature continue perimetrali interamente intonacate sopra cui si salda il telaio ligneo della copertura. La casa parrocchiale, invece, sembra mostrare la consueta articolazione in pilastri e travi fra loro interconnessi e tamponati secondo l’occorrenza. Rinsaldano la fabbrica due muri di tufo faccia-vista che, oltre a dividere visivamente gli spazi propri della chiesa dai vani ausiliari, favoriscono un maggiore irrigidimento della costruzione, il che garantisce anche più stabilità all’insieme.
Coperture
All’esterno la chiesa mostra un tetto spiovente a più falde. La copertura è uniforme per tutta la lunghezza dell’edificio e il manto omogeneo. All’interno, si osserva nella sala una struttura lignea formata da travi principali che seguono il profilo della falda e un’intelaiatura secondaria che irrigidisce e rinsalda quella maggiore. Gli ambienti ausiliari, invece, presentano tutti un soffitto piano.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula della chiesa e i suoi relativi spazi accessori sono tutti pavimentati con mattonelle rettangolari di cotto distribuite secondo una tessitura rettilinea che, interrotta solo da alcuni ricorsi di marmo scuro, converge sul corridoio centrale, invece in marmo chiaro. Quest’ultimo collega l’ingresso con il presbiterio che, rialzato, si presenta interamente anch’esso del medesimo materiale. All’esterno, un manto di asfalto connota invece i percorsi aperti, quindi fruibili tanto dai pedoni quanto dai mezzi carrabili.
Elementi decorativi
La chiesa possiede alcuni elementi di pregio. Spicca in particolare l’immagine centrale a mosaico del Salvatore che, a tutt’altezza, domina la sala liturgica.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2006-2008)
Essendo la chiesa di recente costruzione l’arredo liturgico corrisponde ai canoni liturgici.
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