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Cosio di Arroscia
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
Nostra Signora Assunta
Parrocchia di San Pietro
Pianta; Arredi; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile
nessuno
V sec - V sec(preesistenza campanile); 1289 - 1289(citazione campanile); XIV sec - XIV sec(trasformazione campanile); XIV sec - XIV sec(realizzazione portale); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1587 - 1587(citazione intero bene); 1618 - 1636(sede parrocchiale intero bene); 1624 - 1635(citazione intero bene); 1781 - 1781(trasformazione intero bene); 1795 - 1795(danneggiamento intero bene); 1887 - 1892(ricostruzione intero bene); 1915 - 1918(rifugio intero bene); 1932 - 1932(restauro campanile); 1952 - 1952(apertura bucature cella campanaria); 1992 - 1992(restauro copertura e campanile); 1996 - 1997(restauro intero bene); 2003 - 2003(restauro organo)
Oratorio di Nostra Signora Assunta
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di Nostra Signora Assunta <Cosio d'Arroscia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

V sec  (preesistenza campanile)

Da uno studio organico del Cappuccino Renato Gastaldi sugli aggregati dell’alta Valle Arroscia, ed in particolare sull’abitato di Cosio, si desume che il campanile del complesso architettonico costituisce un elemento residuo di una fortificazione di età romana, risalente al sec. V, all’epoca dell’Imperatore Costantino III (+421)

1289  (citazione campanile)

All’interno di un atto notarile, redatto dal Notaio Gheibizio, si cita la presenza di una torre di difesa certificandone la sua piena efficienza di “torre”: successivamente venne trasformata in campanile (probabilmente nel XIV secolo, in concomitanza con la costruzione di una chiesa medioevale di cui restano scarsi elementi di riconoscimento rinvenuti nel corso di recenti lavori)

XIV sec  (trasformazione campanile)

Trasformazione della torre in campanile, in concomitanza della costruzione della chiesa medievale, di cui restano scarsi elementi di riconoscimento

XIV sec  (realizzazione portale)

Datazione dell’architrave presente sopra il portale

1585 - 1586 (citazione intero bene)

Citazione nella visita apostolica di Nicolò Mascardi Vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga: sono descritti lavori da eseguirsi presso la chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine “Si cerchi di ovviare il deflusso delle acque nel pavimento. Si riparino le finestre e si chiudano”. Si citano inoltre “Gli Altari: Maggiore, Beata Vergine, San Muro, San Lorenzo.”

1587  (citazione intero bene)

All’interno di un documento si ha notizia che nell’Oratorio si amministravano i Sacramenti

1618 - 1636 (sede parrocchiale intero bene)

L’Oratorio fu sede parrocchiale, in attesa della costruzione della “chiesa nova”, la parrocchiale posta ai piedi del paese, dedicata a San Pietro Apostolo. Dal 1636 con la costruzione della Chiesa nuova l’Oratorio cadde in disuso.

1624 - 1635 (citazione intero bene)

Nel Sacro e Vago Giardinello, succinto riepilogo delle raggioni delle Chiese e Diocesi di Albenga iniziato dal Vescovo Pier Francesco Costa nel 1624 e completato dal Canonico Paneri, si cita l’Oratorio di N. Signora Assonta de’ Disciplinanti.

1781  (trasformazione intero bene)

L’Oratorio fu trasformato in ospedale per volontà testamentarie di Don G. Gastaldi, raccolte dal notaio Guglierame

1795  (danneggiamento intero bene)

Nel corso delle campagne napoleoniche contro i piemontesi, i soldati francesi saccheggiarono il paese e devastarono l’oratorio

1887 - 1892 (ricostruzione intero bene)

Il terremoto di Diano Marina causò danni molto gravi all’edificio; a seguito dei danni causati dal terremoto, si rese necessario un intervento di ricostruzione

1915 - 1918 (rifugio intero bene)

L’edificio ospitò prigionieri di guerra

1932  (restauro campanile)

Lavori di restauro al campanile per riparare la “piramide” dello stesso: vennero inoltre stuccati i giunti della muratura con malta cementizia ed si “regolarizzò” il cornicione di coronamento con integrazione dei copertini di ardesia. Infine furono riparate le bifore stuccando la muratura in mattoni e fissando le colonnine; fu anche restaurato il quadrato dell’orologio utilizzando malta cementizia

1952  (apertura bucature cella campanaria)

Lavori alla cella campanaria, ripristino delle originali bucature occluse dai quadranti dell’orologio tramite la sostituzione con quadranti metallici meno ingombranti

1992  (restauro copertura e campanile)

Lavori di restauro dell’interno dell’Oratorio, progetto predisposto dalla Soprintendenza per eliminare i motivi di pericolo e di arrestare le cause del progressivo degrado dell’edificio: in particolare si prevedeva di riparare il campanile e il tetto dell’oratorio, con sostituzione del tavolato ligneo esistente con travatura metallica e recupero del manto di copertura in ciappe. Il progetto comprendeva anche il rifacimento dei solai nel campanile (inserendo una scala metallica per le successive manutenzioni), ed il restauro interno dell’Oratorio con riparazione della volta, risanamento degli intonaci e recupero della decorazione originale dell’altare. Nella fase esecutiva dei lavori si è resa necessaria l’esecuzione di ulteriori interventi: è stato eseguito il consolidamento dell’apparato di sostegno delle campane ed è stata riparata una delle stesse

1996 - 1997 (restauro intero bene)

Rifacimento del tetto, del pavimento e degli intonaci. Contestualmente viene eliminata la balaustra interna

2003  (restauro organo)

Restauro dell’organo
Descrizione

L’abitato di Cosio d’Arroscia si sviluppa intorno all’Oratorio di N.S. Assunta. All’interno del paese, centro agricolo e di villeggiatura posto sul crinale dell’alta valle, nel centro storico, e più precisamente in Piazza Mazzini, si trova l’Oratorio dell’Assunta, edificio rialzato in epoca tardo barocca e oggi inglobato nel palazzo comunale, fiancheggiato da un campanile romanico cuspidato del XII secolo con bifore in cotto. Il corpo di fabbrica adiacente, ancora a pianta rettangolare, ora destinato a centro sociale, faceva parte dell’oratorio nella sua ricostruzione ottocentesca. Il campanile medioevale non è solo la torre campanaria dell’Oratorio ma anche l’elemento su cui si incentra armonicamente il nucleo storico, in un disegno compositivo di eccezionale valore paesistico; le case intorno all’Oratorio compongono un tessuto edilizio stratificato che ha le proprie radici nel basamento del campanile. Probabilmente l’originaria chiesa medioevale era impostata ad una quota molto più bassa, probabilmente si estendeva verso monte dove oggi ci sono le case del borgo e la stradina che fiancheggia l’edificio. E’ difficile immaginare come potesse svilupparsi l’impianto della chiesa medioevale: certamente era impostato ad una quota molto più bassa, ma possiamo solo ipotizzare genericamente che si estendesse verso monte dove ora ci sono le case del borgo e la stradina che fiancheggia l’edificio.
Pianta
Il complesso architettonico dell’oratorio si sviluppa su due livelli distinti e ha un’ampiezza planimetrica di m 29,20 di lunghezza per m 12 di larghezza: l’altezza al colmo del tetto è circa 9 m rispetto alla quota del porticato. L’oratorio è composto da un’aula unica rettangolare, leggermente più larga dal lato della facciata, disposta ad Ovest, e più stretta dal lato del presbiterio, disposto ad Est. L’interno, definito da una volta a botte in canniccio, lunettata in corrispondenza delle sei finestre, tre per lato: l’interno è scandito da cinque copie di lesene e altrettanti controarchi che riportano la medesima scansione nella volta. L’Oratorio è la ricostruzione di fine ottocento di un precedente edificio religioso gravemente danneggiato dal terremoto del 1887. Restano tracce significative di un primitivo impianto medioevale nei locali sottostanti l’oratorio e di successive trasformazioni nelle strutture della parte basamentale del presbiterio. Il corpo di fabbrica adiacente, sul lato sud, ancora a pianta rettangolare, ora destinato a centro sociale, faceva parte dell’oratorio, nella sua ricostruzione ottocentesca. Il piano fondi, sviluppato sul primo livello, sotto l’oratorio e il centro sociale, si compone di ampi spazi voltati che si affacciano unicamente a sud, sulla piazza della scuola. Nella composizione strutturale dei due piani della costruzione si riscontra un’anomalia: infatti il muro che separa l’oratorio dal centro sociale non si appoggia alle strutture verticali del piano sottostante, bensì sopra le volte dei relativi locali, facendo pensare che si tratti di impianti distinti, cronologicamente slegati. A destra dell’altare si trova un piccolo disimpegno che consente l’accesso alla sacrestia, con copertura con volta a padiglione, e al campanile, sito sul lato posteriore destro.
Arredi
Sopra l’ingresso dell’Oratorio si trova un soppalco con organo
Elementi decorativi
In corrispondenza del muro di fondo del presbiterio, si riscontra la presenza di due monofore medioevali, tamponate, non compatibili con l’assetto attuale dell’oratorio, perché troppo basse rispetto alla quota del pavimento. Cornici e capitelli delle lesene mostrano uno stile corinzio.
Facciata
All’esterno il complesso architettonico presenta elementi distintivi della sua evoluzione storica. Sul portale di ingresso, con stipiti rifiniti in malta di calce, si trova un architrave cinquecentesco in pietra nero scolpito, col monogramma di Cristo inscritto in un cerchio a cordone, proveniente da un impianto precedente.
Pavimenti e pavimentazioni
Due gradini rialzano la quota di calpesto del porticato rispetto alla strada, un gradino consento l’accesso all’Oratorio. Il pavimento è in lastre di colore nero.
Coperture
Campanile
L’elemento più importante del complesso architettonico è costituito dal campanile, pregevole esempio di architettura del XIV secolo. Si trova sito sul lato posteriore destro: presenta ampie bifore in mattoni e una sottile colonnina in marmo, rifinite da elementi in cotto modellati in forme geometriche. Il campanile raggiunge l’altezza di circa 31 m rispetto alla quota della piazza della scuola. Il basamento, caratterizzato da possenti strutture, slegate dall’oratorio, con stretta feritoia strombata verso l’interno, costituisce una testimonianza della preesistente torre di difesa trasformata in torre campanaria a seguito della costruzione della primitiva chiesa all’interno del borgo fortificato. Si rileva una certa somiglianza tra i caratteri delle bifore e i caratteri della base della colonna che rimane nei fondi dell’Oratorio.
Adeguamento liturgico

nessuno
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