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Abriola
Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo
santuario
sussidiario
Monteforte
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Impianto strutturale; Pianta; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
nessuno
XI - XI(inizio lavori intero bene); 1524 - 1524(completamento intero bene); 1580 - 1580(completamento intero bene); 1980 - XX(restauro intero bene)
Santuario di Monteforte
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario di Monteforte <Abriola>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna di Monteforte
Santuario di Santa Maria di Monteforte
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

XI  (inizio lavori intero bene)

Questo luogo di culto, che sorge sulla via Herculea, fu voluto dall'ordine dei Templari e le sue origini risalgono all'XI secolo. In origine era un eremo prima di monaci italo-greci, poi benedettini. Tale data è confermata dalla presenza, nell'abside del piccolo vano originario, di un affresco risalente al 1000, raffigurante il Pantocrator (Onnipotente), considerato l'elemento più antico ed attendibile da cui trarre indicazioni circa l'origine dell'impianto architettonico.

1524  (completamento intero bene)

Originariamente la struttura muraria ed architettonica comprendeva un solo vano rettangolare, ma nel 1524 fu ampliato con un innesto e con altri locali adiacenti ad uso sacrestia; questi lavori di modifica consistettero nell’abbattimento della parete frontale dell’aula absidata sostituita dall’arco che unì in un unico ambiente l’originaria aula rettangolare a quella quadrata costruita ex novo, che si arricchisce anche con degli affreschi e dei controsoffitti lignei. Questi lavori, come ricorda una lapide, furono eseguiti da "magister” Nicola Angelo Nigro e Giovanni Arnone ivi sepolti e segnano il passaggio del sito da luogo eremitico a santuario mariano.

1580  (completamento intero bene)

Nel 1580 fu costruita la torre campanaria, voluta dal procuratore dell’epoca, come attesta una lapide murata alla base della torre stessa.

1980 - XX (restauro intero bene)

A seguito del terremoto del 1980, la chiesa fu oggetto di lavori di restauro e ristrutturazione durante i quali sono venuti alla luce gli affreschi medievali, celati da lungo tempo da strati di calce, e che fortunatamente ne hanno conservato in parte la bellezza.
Descrizione

Ubicato a 1316 m di altitudine, il santuario di Monteforte è costituito da un insieme di vani aggregati in epoche successive, ai quali si accede da un ampio cortile quadrangolare chiuso da un alto muro. La chiesa si presenta all’esterno con una facciata lineare caratterizzata da un semplice ingresso, una piccola finestra rettangolare ed innestato sul lato est trova collocazione il campanile con un livello di finestre monofore sui tre lati e un livello su quattro lati. Al suo interno un'unica navata e abside finale semicircolare dove e` collocato un altare in pietra costituito da un blocco unico a parallelepipedo. La sala rettangolare, ampliamento realizzato nel periodo di massimo auge della storia del Santuario, comunica con la cappella originaria, la zona absidale, per mezzo di un arco affrescato dal Todisco, tagliato da un cassettone in legno dorato. La sala principale si caratterizza per la presenza di un soffitto ligneo settecentesco dipinto con la raffigurazione dell’Assunta e qualche residuo di affresco sulle pareti, l'area absidale, invece, presenta una serie di affreschi sulle pareti e sulla volta tra cui il Christo Pantocrator ripreso da Giovanni Todisco.
Impianto strutturale
Edificio in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente. Sia la tinteggiatura esterna che la interna non si trovano in buono stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare con soffitto a volta a sesto acuto che termina con il piccolo abside affrescato, in adiacenza al quale si trovano due piccole sale tra loro comunicanti, adibite a sacrestia.
Campanile
Campanile a parallelepipedo innestato sulla fiancata destra, con cella campanaria aperta da quattro monofore, cornicione aggettante modanato e copertura ad una falda.
Coperture
Tetto a due falde sull'unica navata e sull’area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in piastrelle di cotto.
Elementi decorativi
Affresco del Christo Pantocrator, del 1050 nel catino absidale, ripreso da Giovanni Todisco e una croce patente di colore rosso inserita all'interno di un cerchio sul lato sinistro della parete frontale dell'abside. Ulteriori affreschi del Todisco tra cui l’Incoronazione della Madonna col Bambino e l’Annunciazione che fanno parte della sua produzione giovanile e costituiscono il ciclo mariano.
Elementi decorativi
Soffitto ligneo settecentesco, nell'aula principale, dipinto a tempera con la raffigurazione dell’Assunta.
Elementi decorativi
Cassettone in legno dorato intersecante l'arco affrescato che divide la sala rettangolare principale con la cappella originaria.
Elementi decorativi
Due acquasantiere, a calice e a parete, del XII secolo collocate nella sala principale.
Adeguamento liturgico

nessuno
L'area presbiteriale presenta un unico blocco in pietra di forma parallelepipeda che costituisce l'altare
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