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restauro
adeguamento liturgico
San Pietro di Legnago
Legnago
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Salvaro
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile; Cripta
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970); altare - aggiunta arredo (1965-1970)
XII sec. - XII sec.(origini e costruzione intero bene); 1526 ante - 1526(confraternita di San Salvaro carattere generale); 1610 - 1610(costruzione campanile); XVIII sec. - XVIII sec.(rinnovamento interno); 1903 - 1914(restauro filologico intero bene)
Chiesa di San Salvaro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Salvaro <San Pietro di Legnago, Legnago>
Altre denominazioni S. Salvaro
Autore (ruolo)
Trecca, Giuseppe (intero bene, restauro filologico)
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
architettura tardo-rinascimentale (campanile, costruzione )
architettura barocca (interno, rinnovamento)
architettura contemporanea (restauro filologico )
Notizie Storiche

XII sec.  - XII sec. (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Salvaro fu edificata nel corso del XII sec. su una preesistente cripta di epoca altomedievale, a sua volta costruita in sostituzione di una struttura di epoca romana. Secondo un'epigrafe rinvenuta in situ (ma da alcuni ritenuta non autentica), la chiesa fu edificata per volere di Matilde di Canossa nel 1117.

1526 ante - 1526 (confraternita di San Salvaro carattere generale)

Nel 1526, anno della visita pastorale del vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543), si registra la presenza della Confraternita di S. Salvaro (soppressa nel 1797 per decreto napoleonico).

1610  (costruzione campanile)

Risale al 1610 la costruzione della torre campanaria.

XVIII sec.  (rinnovamento interno)

Nel corso del XVIII sec. l’interno dell'edificio fu rinnovato in forme barocche con la realizzazione della soffittatura a vela, la costruzione di due altari laterali, l’apertura di quattro finestre e l’intonacatura delle pareti.

1903 - 1914 (restauro filologico intero bene)

Tra il 1903 ed il 1904, per iniziativa dell’allora parroco don Giuseppe Trecca, la cripta altomedievale e la chiesa superiore furono oggetto di un restauro in stile che portò l’edificio all'assetto attuale. In tale occasione fu demolito anche il campanile seicentesco, ricostruito in stile neoromanico nel 1914, su esempio del campanile della basilica cittadina di San Zeno Maggiore.
Descrizione

La chiesa di S. Salvaro fu edificata nel corso del XII sec. su una preesistente cripta di epoca altomedievale, a sua volta costruita in sostituzione di una struttura di epoca romana. Secondo un'epigrafe rinvenuta in situ (ma da alcuni ritenuta non autentica), la chiesa fu edificata per volere di Matilde di Canossa nel 1117. Nel corso del XVIII sec. l’interno dell'edificio fu rinnovato in forme barocche con la realizzazione della soffittatura a vela, la costruzione di due altari laterali, l’apertura di quattro finestre e l’intonacatura delle pareti. Tra il 1903 ed il 1904, per iniziativa dell’allora parroco don Giuseppe Trecca, la cripta altomedievale e la chiesa superiore furono oggetto di un restauro in stile che portò l’edificio all'assetto attuale. La torre campanaria fu eretta nel 1914 in sostituzione del preesistente campanile seicentesco demolito il decennio precedente. L’edificio si presenta con facciata a salienti in stile romanico. Orientamento ad occidente. Torre campanaria situata a lato del fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate, separate da due file di archeggiature sostenute da pilastri, e concluse ciascuna con abside semicircolare; la chiesa si sviluppa altimetricamente su tre livelli: l’aula dei fedeli, l’area sopraelevata del presbiterio e la sottostante cripta. Le pareti interne si presentano con tessitura muraria in mattoni di cotto alternati a filari in pietra calcarea e ciottoli a vista; lungo le pareti si conservano decorazioni ad affresco del XIV secolo; il catino absidale è decorato con affreschi realizzati nel 1539 dal pittore veronese Daniele Dal Pozzo. L’ambiente interno della chiesa è coperto dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature, capriate e manto in tavelle di laterizio a vista, a due falde lungo la navata centrale, ad unico spiovente in corrispondenza delle navate laterali; manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate articolate in sei campate, separate da due file di cinque pilastri a sezione quadrata, e concluse ciascuna con un’abside emergente a sviluppo semicircolare, di cui quella centrale di maggiore ampiezza. La chiesa si sviluppa altimetricamente su tre livelli: l’aula dei fedeli, corrispondente alle prime tre campate, l’area sopraelevata del presbiterio, raggiungibile risalendo un’alta scalinata centrale a sette gradini, e la sottostante cripta, suddivisa anch’essa in tre navatelle absidate, a cui si accede tramite due rampe di scale laterali a quattordici gradini. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; lungo entrambi i fianchi dell’aula è presente un’entrata laterale. La torre campanaria si eleva a breve distanza dal fianco settentrionale della chiesa.
Facciata
Facciata a salienti in stile romanico. Orientamento ad occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso sormontato da una lunetta. Una bifora sopra il portale e due monofore nelle ali laterali illuminano l’interno dell’edificio. Lungo i sottogronda degli spioventi corre una decorazione ad archetti pensili e a denti di sega (realizzate ex novo nel 1904).
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni di laterizio a tessitura regolare e legati con malta di calce, alternati a corsi in conci squadrati di pietra calcarea, tufo, trachite o filari in ciottoli disposti a “spina di pesce”; i setti murari che separano le navate interne sono sostenuti da pilastri in mattoni e conci squadrati di tufo. I paramenti murari esterni ed interni sono privi di intonacatura.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente interno della chiesa è coperto dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature, capriate e manto in tavelle di laterizio a vista. Le uniche strutture voltate sono presenti in corrispondenza dell’abside centrale e delle absidi minori laterali, coperte da semicalotte sferiche in muratura con decorazioni ad affresco.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde della navata centrale è costituita da cinque capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; la copertura delle navate laterali, ad unico spiovente, presenta un’ossatura di semplici puntoni inclinati; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti in pendenza con sovrapposte tavelle di cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio è realizzata in quadrotte di cotto; sono presenti lastre tombali in pietra calcarea bianco-rosata con iscrizioni. I gradini che conducono al piano rialzato del presbiterio ed al locale ipogeo della cripta sono realizzati in marmo rosso di Verona.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee architettoniche sobrie ed equilibrate caratteristiche del romanico veronese, frutto di un restauro filologico attuato agli inizio del Novecento, si articola in tre navate separate da arcate a tutto sesto sostenute da massicci pilastri, con il settore corrispondente al presbiterio impostato ad una quota sopraelevata; le pareti si presentano con tessitura muraria in mattoni di cotto alternati a filari in pietra calcarea e ciottoli a vista; lo spazio è pervaso da una soffusa illuminazione naturale che filtra dalle strette monofore che si aprono lungo i fianchi delle navate minori e nel settore sommitale della navata maggiore; lungo le pareti si conservano decorazioni ad affresco del XIV secolo; il catino absidale è decorato con affreschi realizzati nel 1539 dal pittore veronese Daniele Dal Pozzo: la parte superiore raffigura la Redenzione, il settore inferiore la Trasfigurazione, il tutto coronato da festoni e quindici medaglioni che incorniciano Profeti e Santi.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento murario in mattoni pieni di laterizio alternati a filari in conci di pietra calcarea e ciottoli a vista, si articolano lungo i fianchi longitudinali nei due registri corrispondenti alla suddivisione delle navate interne, entrambi coronati da una cornice modanata in cotto e con strette monofore strombate; il fronte orientale (presbiterio) è caratterizzato dalle strutture absidate semicilindriche dell’abside maggiore e delle absidiole laterali, cinte superiormente da una doppia cornice a dentelli in laterizio; sul fianco settentrionale si apre l’ingresso laterale, con architrave in pietra bianca e sovrapposto protiro pensile con nicchia.
Campanile
Torre campanaria situata a lato del fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto slanciato, edificato in corsi alternati di mattoni in cotto e conci di tufo. Cella campanaria a bifore. Copertura a pigna in cotto.
Cripta
Ambiente ipogeo a tre navate absidate, di cui la centrale di ampiezza maggiore, ciascuna articolata in due campate, separate da archeggiature impostate su pilastri in pietra e semipilastri realizzati in mattoni pieni di laterizio. Le strutture portanti sono costituite in muratura di laterizio a tessitura regolare con filari in blocchi squadrati di pietra calcarea o in ciottoli. L’ambiente è coperto da volte a crociera in mattoni di laterizio e conci di pietra. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto; sono presenti lastre sepolcrali in pietra calcarea bianco-rosata. Una debole illuminazione naturale filtra dalle piccole monofore strombate che si aprono nel settore superiore delle pareti d’ambito e nelle strutture absidali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conservano l’altare maggiore pre-conciliare e l’iconostasi lignea con crocifisso posta nel 1904 in sostituzione delle balaustre.
altare - aggiunta arredo (1965-1970)
Altare mobile in ferro battuto con mensa lignea rivolto verso l’assemblea.
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