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Milano
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Maria Rossa in Crescenzago
Parrocchia di Santa Maria Rossa in Crescenzago
Pianta; Campanile; Impianto strutturale; Coperture; Cappelle laterali; Cappelle laterali; Cappelle laterali; Cappelle laterali; Opere d'arte; Opere d'arte; Altare maggiore; Pavimenti e pavimentazioni; Soffitto
presbiterio - aggiunta arredo (1989 (?))
X - 1140(preesistenze intero bene); XIV - XIV(completamento interno); XVI - XVI(ristrutturazione campanile); XVI - XVIII(ristrutturazione interno); 1503 - 1503(completamento interno); 1604 - 1604(ampliamento interno); 1722 - 1722(passaggio di proprietà intero bene); 1841 - 1841(ampliamento interno); 1922 - 1929(restauro intero bene); 1923 - 1923(consacrazione intero bene); 1974 - 1974(completamento interno); 1994 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Rossa in Crescenzago
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Rossa in Crescenzago <Milano>
Altre denominazioni S. Maria Rossa in Crescenzago
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

X - 1140 (preesistenze intero bene)

Una prima chiesa fu probabilmente già edificata nel X secolo, ma è solo nel 1140 che fu istituita l'abbazia dei Canonici regolari i quali, verso la fine del secolo, provvidero a ricostruire completamente il primitivo edificio.

XIV  (completamento interno)

Nel Trecento fu realizzato probabilmente l'affresco in parte conservato nel catino absidale, rappresentante Cristo benedicente.

XVI  (ristrutturazione campanile)

Il campanile, che si erge a destra dell’abside sull'ultima campata della navata laterale destra, fu sopraelevato alla fine del secolo XVI.

XVI - XVIII (ristrutturazione interno)

La chiesa subì una ristrutturazione significativa, dettata da esigenze funzionali ed estetiche: vennero allargate le aperture, intonacate le pareti, rifatto l'altare maggiore a cui fu anteposta una balaustra in marmo.

1503  (completamento interno)

Venne realizzata la prima cappella a sinistra dedicata a Santa Caterina. Sull'altare fu collocata un trittico attribuito alla cerchia del Bergognone (ora al Museo Diocesano) raffigurante santa Caterina, Sant'Agnese, santa Cecilia e Gian Marco Capponi in qualità di donatore. Oggi sulla parete destra della cappella destinata a Battistero è conservata una copia dell'opera.

1604  (ampliamento interno)

Fu costruita la cappella del Rosario, seconda cappella laterale sinistra.

1722  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1772 il cardinale Pozzobonelli, prese accordi con Clemente XIV e l'imperatrice d'Austria, Maria Teresa, sopprimendo la canonica di Santa Maria di Crescenzago, che divenne semplice parrocchia.

1841  (ampliamento interno)

Fu costruita la cappella del Crocifisso, terza cappella laterale sinistra. A metà del XIX secolo risale anche l'intervento di sopraelevazione della pavimentazione interna della chiesa.

1922 - 1929 (restauro intero bene)

La chiesa subì un intervento di restauro stilistico: vennero demolite in gran parte le aggiunte barocche, rimossi gli intonaci, vennero applicate alle pareti decorazioni in stile medievale. In particolare la facciata principale fu quasi interamente rifatta.

1923  (consacrazione intero bene)

La chiesa venne consacrata l'otto settembre 1923 da mons. Videmari, delegato del cardinale Tosi.

1974  (completamento interno)

Posa della lapide dei caduti nelle guerre mondiali nella cappella del Crocifisso, seconda cappella laterale sinistra.

1994 - 2002 (restauro intero bene)

A causa del compromesso stato conservativo degli interni, fu intrapresa una campagna diagnostica accurata che divenne la base conoscitiva per progettare l'intervento conservativo necessario. In tal modo furono analizzati i ricchi palinsesti stratigrafici della struttura.
Descrizione

La chiesa, orientata, si presenta anticipata da un ampio sagrato acciottolato e circondata da altri corpi di fabbrica. La facciata principale a capanna è interamente in cotto, come gli altri esterni, e scandita nella tripartizione interna da possenti contrafforti murari, dei quali i due centrali sormontati a metà sviluppo da semicolonne sempre in muratura. Al di sopra del portale centrale architravato con lunetta mosaicata superiormente, si aprono tre monofore fortemente strombate e al di sopra un oculo centrale. Sopra ai portali laterali, anch'essi con sistema misto (architrave ed arco a tutto sesto con lunetta mosaicata interposta) si aprono invece due ordini di monofore. Ad eccezione di alcuni piatti ceramici gialli e verdi inseriti nel paramento murario esterno e della fascia intonacata sotto la cornice sommitale in archetti pensili tutti gli elementi sono in cotto. Concludono la facciata due pinnacoli sopra i contrafforti angolari e una croce in mezzeria. I fianchi laterali e absidali sono scanditi da alti contrafforti che contrastano le spinte orizzontali delle volte. Internamente la chiesa è suddivisa in tre navate separate da otto massicci pilastri, di cui quattro in materiale lapideo naturale e quattro in laterizi su cui poggiano gli archi e le volte a crociera in parte costolonate. Sul fianco della navata laterale sinistra si aprono tre cappelle laterali: la prima dedicata a Santa Caterina; la seconda dedicata alla Madonna del Rosario, la terza del Crocifisso. La navata laterale destra non presenta vani delle dimensioni delle cappelle della navata sinistra, ma una serie di altarini e nicchie dedicate a diverse devozioni (San Grato, Sant'Antonio da Padova, la Madonna di Caravaggio, Santi Gioacchino e Sant'Anna). Il presbiterio, rialzato di qualche gradino e separato dalla navata da una balaustra marmorea, è sovrastato dall'imponente struttura dell'altare settecentesco, realizzato in muratura su un ampio e alto podio e rivestito in marmo. Ai lati dell'abside centrale, che conserva importanti lacerti di affresco sulle pareti e il Cristo benedicente nella catino, si aprono altre due absidi emicicliche contenenti a sinistra l'altare del Sacro Cuore di Gesù e a destra l'altare di San Giuseppe.
Pianta
Impianto basilicale a tre navate e cinque campate quadrangolari irregolari e terminazione triabsidata. Sul lato sinistro si aprono tre cappelle laterali con andamento rettilineo.
Campanile
Il campanile ad impianto quadrangolare si erge sull'ultima campata della navata laterale destra. Esternamente i prospetti si presentano in laterizi a vista fino all'altezza di sviluppo della chiesa. La parte superiore, sopraelevata successivamente, è completamente intonacata con cornici semplici ad inquadrare i vari ordini ed elementi presenti (oculi e orologio). Conclude il campanile la cella campanaria con monofore inquadrate in paraste di ordine dorico e una copertura superiore a quattro falde inclinate.
Impianto strutturale
Murature portanti in laterizio e malta; colonne e pilastri in muratura di laterizi e in materiale lapideo naturale, di cui i due in prossimità dell'abside hanno sezione composita; mentre i restanti hanno sezione cilindrica.
Coperture
Struttura di copertura presumibilmente lignea; manto in coppi.
Cappelle laterali
Prima cappella laterale sinistra: Battistero, cappella originariamente dedicata a Santa Caterina. Conserva alle pareti e sulla volta lacerti di affreschi attribuiti a Cesare da Sesto (1503) e una copia del trittico attribuito alla scuola di Bergognone.
Cappelle laterali
Seconda cappella laterale sinistra: cappella dedicata alla Madonna del Rosario. In una nicchia sopra l'altare è conservata una effigie lignea e dorata, seicentesca. La volta presenta una decorazione floreale, pure seicentesca, con false finestre e lucernario. Nel sottarco sono raffigurati i misteri del Rosario. Ai lati, due dipinti raffigurano la Natività e la Crocifissione opera del pittore Luigi Morgari.
Cappelle laterali
Terza cappella laterale sinistra: cappella del Crocifisso.
Cappelle laterali
Prima campata laterale destra: altare dedicato a San Grato, Vescovo d’Aosta.
Opere d'arte
Ultima cena del Morgari e figlio, dipinto conservato in controfacciata. Le pale degli altari del Sacro Cuore e di San Giuseppe sono anch'esse opere di Carlo Morgari.
Opere d'arte
Due acquasantiere, i pannelli della via Crucis e il pulpito, tutte opere novecentesche in marmo dello scultore Gualtiero Anelli (1929).
Altare maggiore
L’attuale altare maggiore è costituito da una struttura in muratura di laterizi e malta rivestita di marmi e conclusa da un tempietto. L'altare risale al 1785: pochi anni dopo l'affidamento della chiesa al Clero milanese (1772).
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in seminato alla veneziana con fasce e campiture geometriche
Soffitto
Le volte sono a crociera, ad eccezione di quella del presbiterio, a botte: a pianta rettangolare la prima e l'ultima della navata centrale e quelle mediane delle laterali; a pianta quadrata le altre.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1989 (?))
Fu realizzato un intervento provvisorio (ancora conservato) con la giustapposizione di un ambone e una mensa lignea.
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