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Milano
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista alla Bicocca
Parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca
Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1981)
1927 - 1927(costruzione intero bene); 1928 - 1928(benedizione intero bene); 1970 - 1973(ampliamento intero bene); 1981 - 1981(completamento interno); 2001 - 2001(ristrutturazione interno); 2013 - 2014(ristrutturazione interno)
Chiesa di San Giovanni Battista alla Bicocca
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista alla Bicocca <Milano>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista alla Bicocca
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1927  (costruzione intero bene)

La chiesa fu costruita a partire dal 1927 ed andò a sostituire l'oratorio prima dedicato a S. Giovanni Evangelista, poi a S. Giovanni Battista, presso la Bicocca degli Arcimboldi, a circa mezzo kilometro dalla attuale parrocchiale.

1928  (benedizione intero bene)

Il 19 febbraio la chiesa venne benedetta.

1970 - 1973 (ampliamento intero bene)

Negli anni settanta del novecento fu ampliata con l'allungamento dell'aula di due campate, su progetto dell'architetto Arialdo Franzini.

1981  (completamento interno)

Progetto per l'adeguamento liturgico del presbiterio.

2001  (ristrutturazione interno)

Intervento di pulitura delle superfici interne.

2013 - 2014 (ristrutturazione interno)

A seguito di un incendio doloso al presepe posizionato sul lato destro in prossimità della controfacciata, furono intrapresi lavori di ristrutturazione degli impianti e degli interni per ripristinare la funzionalità della chiesa.
Descrizione

La chiesa, correttamente orientata, si presenta arretrata rispetto alla strada e rialzata da una gradinata in muratura. I prospetti esterni sono tutti in laterizio facciavista con alcuni elementi decorativi intonacati. La facciata principale a salienti presenta un unico portone di accesso con bussola lignea interna coperto da una pensilina ad andamento lineare spezzato a formare una cuspide in mezzeria. La pensilina si estende per tutta la larghezza della facciata andando a interferire con le aperture finistrate ai lati esterni della stessa. Sopra il portale un rosone esagonale vetrato permette l'ingresso della luce naturale; lo stesso è protetto da una scossalina con andamento spezzato che richiama la sottostante pensilina. La facciata è interamente in laterizi, ad eccezione delle cornici intonacate delle finestre e del rosone e di una fascia che perimetra la facciata anch'essa intonacata di bianco. Internamente la chiesa è a tre navate e sette campate; presbiterio con abside poligonale e due cappelle laterali all'altezza della sesta campata, dedicate a sinistra alla Madonna e a destra a San Giovanni Battista. Pilastri in muratura rivestiti in lastre di marmo sorreggono archi a tutto sesto intonacati a dividere le navate. Le superfici in laterizio faccia vista sono decorate con fasce a graffito a disegno geometrico. Stessa decorazione è presente nel catino absidale a volta ad ombrello. Invece risultano intonacate con finitura bianca le volte delle navate la fascia muraria della navata centrale al di sopra delle archeggiature. Oltre al rosone in controfacciata l'illuminazione naturale è garantita da oculi presenti nella parte sommitale delle pareti della navata principale e dalle monofore presenti nelle cappelle laterali e nel presbiterio. Sul lato destro del presbiterio si sviluppa la cappella feriale con andamento perpendicolare rispetto alla chiesa e in cui è conservato un paliotto in scagliola.
Pianta
Impianto basilicale a tre navate e sette campate con presbiterio e abside poligonale.
Struttura
Struttura portante presumibilmente in muratura di laterizi e malta.
Coperture
Volta a botte lunettata nella navata centrale; volta a crociera nelle navate laterali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in lastre di materiale lapideo, rosso di Verona e marmo bianco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1981)
Per adeguare la chiesa alle prescrizioni del concilio Vaticano II, sono stati anteposti nuovi polli liturgici in legno (ambone e mensa) all'altare maggiore lapideo, che è stato comunque conservato (Polimarm).
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